mercoledì 2 luglio 2008

ANCORA FOGLI SPARSI (per distrazione)

Mio Dio, non avevo guardato sotto il bancone ed ho ritrovato anche questa mezza paginetta un po' sgualcita. Ora abbiamo anche la data.

Cuore ed affari ? Come possibile ?!
Scriveva J.M. KEYNES, quasi settant’anni fa:

“.....Quando l’accumulazione della ricchezza non avrà più grande importanza sociale, avverranno grandi cambiamenti nel codice morale. L’amore del denaro come possesso, distinto dall’amore del denaro come mezzo per godere delle realtà della vita, verrà riconosciuto per quello che è : una morbosità alquanto disgustosa, di quelle tendenze semicriminali e semipatologiche che si affidano con raccapriccio agli specialisti nella cura delle malattie mentali.........”

Aggiunge Paul SAMUELSON, noto economista :

“......Nel concludere possiamo dire che, come Martin Luther KING, anche noi abbiamo un sogno: il sogno che la notevole efficienza dei mercati possa essere sfruttata per gli scopi della Società Umana. Si, il cuore ha ragioni che la ragione non conoscerà mai. Ma l’economia, in bilico fra un’arte ed una scienza, potrà meglio assolvere alla propria funzione combinando le ragioni che scaturiscono dai dati con gli scopi che scaturiscono dal cuore......”

Il cuore dunque quale frizione al motore dell’economia nel duemila.

D’altra parte non dobbiamo forse al cuore delle magliaie carpigiane l’inizio del miracolo economico di Carpi, nell’immediato dopoguerra?

Ed ancora, quante volte fra atleti di pari valore ha vinto colui che ha aggiunto il cuore nella competizione?

Il cuore, infine, affinchè la Chiesa, nella persona dell’ Arcivescovo di Bologna, Card. Giacomo BIFFI non abbia più a dover descrivere gli emiliani come...”ricchi fuori e morti dentro”.

Un cuore d’impresa.

Carpi,12/11/94

Sauro Mazzola

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