giovedì 31 gennaio 2008

BRUTO E CASSIO

Ma che storie son queste...? 2

13-11-2001, 17:52
shelburn

Battaglia di Filippi
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(42 aC.), tra Filippo Marco Antonio e Filippo Ottaviano (futuro Augusto), da una parte, e i Filippi cesaricidi: Filippo Marco Bruto e Filippo Cassio.
Uno di questi Filippi, un vero Bruto, non avendo capito un Cassio, e forse anche perché non sopportava di chiamarsi Filippo come tutti, si suicidò.
Nonostante fosse un Bruto, fu pianto perfino da un Cicerone che accompagnava i turisti fuori Roma, anche perché i tempora erano duri, e invece delle mores romane si vedevano in giro sempre più spesso certi brutti ceffi biondi o rossi…
Era il mese di Augusto, ed a Ottaviano, ridente cittadina della provincia napoletana, gemellata con Filippi, faceva caldo, tanto caldo, talmente caldo che a Filippo Ottaviano salì la temperatura, e gli venne la febbre del sabato sera. Così, nonostante fosse malato, forse per andare in discoteca, forse per timore che Filippo Cassio gli facesse la puntura, uscì dalla tenda e si salvò.

La vittoria fu così completa e gloriosa, che Cicerone, in onore di Filippo Marco Antonio, pronunziò una serie di veementi orazioni, dette, appunto, filippiche.
Pare che abbia esclamato, tutto entusiasta: “Cantami o divino Augusto, del Filippo Antonio l’ira funesta…”
Al che il triumviro, con una strana, enigmatica, espressione sul viso, si dice rispondesse:
“Bellissime, queste orazioni, roba da far perdere la testa…”

13-11-2001, 18:09
shelburn

Battaglia di Cinocefale
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(197 aC.), primo fulgido esempio di battaglia navale (i cefali sono pesci) combattuta per terra in diretta cinematografica.
Attori e interpreti furono:

Attori:
Tito Quinzio Flaminino, nella parte del vincitore
Filippo V di Macedonia, esperto di frutta, ma non abbastanza di guerre

Interpreti:
Tizio Caio Sempronio, valente conoscitore delle lingue greca e latina
Lucio Marrangio, conoscitore (e nemmeno tanto..) della sola lingua latina, ma super raccomandato

Ma che storie son queste...? 1

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=3560

13-11-2001, 17:25
shelburn

Ma che storie son queste...?
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Si declina ogni responsabilità se, in mezzo a tante notizie storiche improbabili, ne capitasse qualcuna vera…

La battaglia di Waterloo (18 giugno 1815), detta anche battaglia delloo Water, fu una terribile battaglia in cui si scontrarono 190.000 soldati, tra inglesi, comandati da Wellington, e francesi, comandati da Napoleone, che gridando “A la Gloire!! A la toilette!!” volevano andare a fare colazione a Brussel (colazione..come li capisco..). Per strada gli venne una urgenza bestiale. Ma il soloo water era stato occupato, con tipica perfidia britannica, dai tiratori scelti inglesi (incaricati di, almeno in questa occasione, farla dentro… e se non ci fossero riusciti loro, chi avrebbe potuto riuscirci?) …non ti dico le mazzate!…
..anche perché i francesi volevano far presto prima che arrivassero i Prussiani, se no…quando gliela avrebbero lasciata fare…?

13-11-2001, 17:34
shelburn

La battaglia di SalaMina
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(480 aC.), svoltasi per la sala di registrazione che non era secondo i gusti della nota cantante cremonese.


13-11-2001, 17:44
shelburn

La battaglia di Platea

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(479 aC.), è l’esempio di come possa degenerare uno spettacolo, quando danno un buon film e non ci sono abbastanza biglietti. Tutti volevano andare in Platea, nessuno in galleria, e la situazione era già grave; ma dopo la Pausania del primo tempo degenerò, tanto che Mardonio (centravanti di Serse Cosmi) gridò “Ahimè, siamo Persi!”, eppure, pur di vedere il film, erano venuti dal giorno prima, e avevano dormito in una tenda, che abbandonarono, e in cui fu dato un grande banchetto, per metà con cucina spartana, per quelli che avevano il biglietto ridotto, e per metà con cucina persiana, per i raccomandati. Di fronte a tanto ben di dio, a fronte del paninozzo con Salamino piccante dei Lace Demoni, qualcuno esclamò: “ecco, vedete, avevano tutta sta roba, e sono venuti a ce togliere ‘o ppane a nuje, sti fitienti!” (traduco dal greco antico: “sono venuti a togliere il pane a noi, questi discoletti”)

mercoledì 30 gennaio 2008

SQUISH, il terrore dell'Arizona

Il terrore dell'Arizona 1

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=2543

02-05-2001, 19:15
shelburn

Il terrore dell'Arizona

Ssalve, come va? Chi sso’ io? Calma, gente, non ve sspaventate troppo, non vorrei che qualcuno di voi fossse debole di cuore, e poi ve la pigliate con me:
Sso’ Squish, il sserpente a ssonagli più sspaventoso del West!
Come, non ve piace Squish? Ma guarda quessti! Mica potevo chiamarmi come quell’aristocratico di Ser Pent.
Io sso’ il più grossso, feroce, velenoso. Il mio morso (in inglese “ bite ”) è micidiale. N’azzannata, e ssiete fritti.
Che ssto a fa’? La mia occupazione principale, co’ ssto ssole:
me crògiolo, me giro, me rigiro, e me crògiolo ancora un po’. Che v’asspettavate da un feroce sserpentone come me?
Ah, che pace, non trovate?
In che conssisste il mio lavoro? Do una mano al turismo: appaio all’improvviso davanti a quessti ssprovveduti de turissti, e li sspavento da morire. Come gli piace! I turissti vanno ssempre in cerca di una forte emozione. Me vedono, sse sspaventano, me fanno un par de foto, e sse ne tornano a casa tutti contenti. Naturalmente, in tutto quessto la parte più importante la fa la mia coda. Io l’agito, i ssonagli ssonano, e i turissti ssbiancano, olé!
Fermi, fermi, ci vediamo più tardi, sso’ arrivati i turissti, tocca lavora’.
Eccoli, ora è il momento giussto, piombo in mezzo alla sstrada, agito i ssonagli, e..dovrebbero ssbianca’, dovrebbero..ma quessti forsse non hanno capito..
“Ehi, Fuffi, guarda che carino!”
“Carino”? A me? ..il feroce sserpente a ssonagli, ma proprio feroce, feroce, l’incubo del deserto, l’orrore delle Montagne Rocciose..Ma sso’ matti quessti? Quasi, quasi li mozzico un po’, così ssi danno una regolata
“Ehi, fermi, no! Lasciatemi sstare, fermi, la coda no, la coda! Ma lo volete capire che ssono il terrore dell’Arizona?” Ma guarda che mi tocca da vede’!
“Ehi, Fuffi, guarda come suona la coda”
Ma tu ‘an vedi che mancanza di risspetto? Per far divertire el pupo mi ssbattacchiano la coda, mica sse po’ fa’ così. Calma, calma, non posso farmi sstrappazzare così alla mia età, fermi!
Quasi quasi li mozzico davvero..però, il pupo ride..che carino!

Il terrore dell'Arizona 2

02-05-2001, 19:18
nutij
:-)

02-05-2001, 19:22
rossana

Bella, Shelburn,
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con tutte quelle s e pure i sonagli! Divertente!

Sscussami che colgo l'occassione per chiedere al forumisti una cosa seria: per caso qualcuno conosce l'arizona parente delle salmonelle? Se sì, potrebbe, per favore, scrivermi un'e-mail privata? Grazie fin d'ora.

Ciao, Shel!


04-05-2001, 09:37
shelburn

Intervista al terrore dell’Arizona.
Siamo nell’Arizona a seguito di una spedizione archeologica condotta dall’illustre archeologo May A. Atzec, alla ricerca di tracce della civiltà precolombiana.
Un certo trambusto nell’accampamento improvvisato ci segnala la presenza di un sedicente “terrore dell’Arizona”, ovvero di un grasso serpentaccio mal ridotto vistosi aggirare dalle parti della cucina.
Fatto oggetto di una decisa reazione, si è dichiarato “prigioniero politico”.
Ovviamente è stato immediatamente rilasciato, e gli abbiamo perfino rilasciato un’immeritata intervista, che vi presentiamo in anteprima.
- Lei si chiama?
- Squish
- A quale titolo un brutto serpentaccio come lei si aggirava in una zona ad alto interesse archeologico, forse è un ladro di reperti?
- Ma quale ladro! Ho ssempre avuto interessse per l’archeologia, anche a causa dei miei illusstri parenti
- Lei, con quella faccia, avrebbe dei parenti “illustri”?
- Non c’è nulla da ridere, a parte mio cugino architetto che ha progettato il laghetto Sserpentine di Londra,
- Ma per favore, ne racconti una più credibile!
- Mio zio McSserpent ha una catena di negozi a Londra e in tutta l’Inghilterra
- Mai sentiti, che sarebbero?
- Una catena di “ssnake-bar”
- Ma se ne vada, buffone!
- Conto fra i miei parenti il famoso Briyosh, quel feroce sserpente velenoso che fece colazione inssieme ad un bimbo, un po’ di latte a lui, un po’ al bimbo, da bravi amici. Pare che però Briyosh, un po’ ingordello, non abbia risspettato i turni e ssi ssia beccato una cucchiaiata in tessta dal bimbo, dopo di che abbia risspettato i turni con più cura..
- La conti ad un altro, conosco la storia, e non si trattava di un serpente a sonagli, ma di un cobra, pagliaccio!
- Gli antichi egizi veneravano la mia antenata Uadyet, che era rappresentata ssulla corona del faraone, per proteggerlo, e forsse intimorire le anime ssemplici. Dea del Bassso Egitto, inssieme a Nekhbet, la dea avvoltoio, dea dell’Alto Egitto, proteggeva il faraone disspiegando le ali a ssua protezione, perché era un sserpente alato..
- Guardi che anche quello era un cobra, non un serpente a sonagli
- Cobra, eh ?
- Si
- Ssenza manco un ssonaglio, eh ?
- No, nessuno
- E va bene, ma come ssiete pignoli, cobra, sserpenti a ssonagli, ssempre rettili ssiamo
- Ma se ne vada, buffone! Ed io che sto pure a perdere tempo con lei. Se ne vada, prima che le dia una bastonata in testa
- Ssuvvia, che modi, me ne vado, me ne vado.
Ssi sstanno facendo troppo ssofissticati, ssti turissti, dannazione!

Il terrore dell'Arizona 3

12-05-2002, 13:10
Pentothal

(casssarola!!!
come disse il serpente inc..zato perchè non gli passavano la pentola!)

19-05-2002, 22:01
shelburn

L'anziano serpentone si lamentava con aria afflitta:
- Povero me, povero me! -
- Che c'è, brutto serpentaccio? -
- A quessst'età, ormai il mio cervello non riussscirei nemmeno a sssvenderlo. I miei neuroni non funzionano più. -
- Oh, poverino! -
- Ssssi, prima ero davvero bravo, ma ora non mi sssento più un asssone... e non parliamo delle sssinassspidi... -
- Le sinaspidi? Vorrai dire le "sinapsi"! -
- No, no, noi ssserpenti sssiamo diversssi, e invece delle sssinapsssi, abbiamo le sssin-assspidi... -
- Ma va là buffone, tornatene nel tuo nido di vipere, fannullone! -
- Vedete, non c'è comprensssione con noi poveri ssserpenti... guarda quesssto, guarda, oh povero me... -
e si allontanò borbottando.


28-12-2002, 21:32
dodi
sssssssssssiii
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e mi tocca protestare ancora..
perchè non mi avvisi..ci devo arrivare per caso... a questi 3d del divertimento garantito

28-12-2002, 22:26
shelburn

Sssscusa ssse non ti ho avvisata.... pensssavo che, un ssserpente a sssonagli, sssai, poteva essssere pericoloso :-)


29-12-2002, 00:14
Plotino

Shel, questa poi dei ssserpenti, è di un comico che..
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ahahahahahahahah...il cobra che... eehehheh viene "suonato"...ahahaha...AAHAHAHAHAHAHAHAHA...insomma basta, Shel.....ho sbattuto anche nel bicchiere di grappa ahahahah...arrovesciandolo...AHAHAHAHAHA.!!!!!........(*) ssssssalve!..

(*)ahaha...ahahahahahah....ahhahahahahahahahahahahahah!!!...ohioohi...mammamia..che risssssate!.....eheheheh.. eh

Il terrore dell'Arizona 4

23-01-2003, 02:56
shelburn

Poco prima di andare in letargo, come ogni animale dotato di sangue freddo, Squish e la sua famigliola erano a cena nella loro tana. Per chi non lo ricordasse, si tratta di una pericolosissima specie di serpenti a sonagli, e sonaglini, specializzata nell'intrattenimento di turisti e nel baby-sitting (in forza dei sonaglini, che piacciono molto ai bimbi).
Il figlio maggiore, Fairsquish, e la moglie Squishheart avevano già cenato e guardavano gli altri con occhi satolli e distaccati.
Squish stava cucinando dei würstel, cosa di cui si sentiva altamente capace. Dalla pentola proveniva un profumo appetitoso da far venire l'acquolina in bocca, mentre anche l'aspetto era sublime... una vera opera d'arte, gastronomica.
La figlia Squishett e il giovane rampollo Squishy aspettavano con impazienza.
Un'ultima girata, e i würstel furono pronti e furono portati in tavola.
Squish guardò quel bel piatto di portata pieno di würstel fumanti e gustosi, e avanzò una timida proposta:
- Possso assssaggiarne un pezzetto sssolo ? -
Ma la reazione della serpentella figlia fu tagliente e decisa:
- Perché, non sssai che ssssapore hanno ? - .. e si guardò bene da farglieli assaggiare.
Al povero serpentone goloso non rimase che rivolgersi alla moglie commentando amaramente:
- sssstiamo proprio allevando dei ssserpenti in ssseno... ! :-) -

LUPI DI TOSCANA

Il lupo di Toscana non perde il pelo, e nemmeno il vizio

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=1652

01-02-2001, 18:22
shelburn

Inverno di, ehm, qualche anno fa. I giovani lupi di Toscana scendono allegri e gioiosi su Foce Reno.
Si issano le tende militari, si va a dormire, tutto s’acquieta, nel silenzio della campagna. Tutto, meno il maltempo, che infuria.
Si parlerà della coda della bora, certo è che i venti si scatenano, e oltre a qualche tenda, crolla l’armeria, e l’infermeria, ed un camion viene scoperchiato dalla furia degli elementi.
Shelburn si sveglia in un frastuono isterico di grida, mentre pioggia e vento flagellano giovani smarriti, che seminudi cercano salvezza.
Sul suo petto è appoggiato, senza quasi toccarlo, un palo della grossa tenda da campo. Lui mantiene la calma (ormai, pensa tra sé, il peggio è passato) e si veste. Poi recupera la sua drop, e, visto che c’è, quelle degli altri, che le hanno abbandonate impauriti. Recuperate anche quelle, si occupa di vari oggetti lasciati in balia del vento; ma mentre sta recuperando questa roba altrui, lo chiamano perché un suo commilitone, che chiameremo Winters, si è rotto una gamba, e in quattro non riescono a tirarlo via dalla tempesta. Shelburn, che all’epoca è nel pieno della sua esuberanza fisica (30 chili fa), lo prende, da solo, e lo porta in salvo.
Winters gli resterà amico, e, divenuto cuoco, lo chiamerà spesso: “Shelburn, vieni a farti un panino!”
Mai riconoscenza fu più appetitosa.
Anche gli altri cuochi gli sono amici, e lo trattano bene a mensa; ma ogni tanto c’è qualcuno nuovo, che vuole sindacare sulle pantagrueliche quantità di cibo che è solito ingurgitare il nostro lupetto affamato.
Shelburn, che è un filosofo, non fa questioni, non si arrabbia, accetta quel poco cibo e va a mangiare. Quando ha finito, con altrettanta calma e serenità, fa un secondo giro.
Un giorno, però, un tenente lo prende in flagranza, e lo rimprovera; ma lui, con semplicità gli fa presente:
“Se dovessi mettermi lo stesso numero di scarpe degli altri, riuscirei ad infilarle? E allora perché dovrei mangiare come gli altri?”

Cavalieri mongoli nella steppa

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=6269

25-10-2002, 20:40
shelburn

Cavalieri mongoli nella steppa

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"Giovanni di Pian del Carpine,
nelle lande sconfinate,
che cerchi tu?"

"Le genti cerco, nostre
di salvare, innocenti;
le gioie, con tanto sudor stipate,
e la virtù.

Per questo
ho superato
altissimi monti austeri,
placidi fiumi,
e piane ostili ai forestieri

Per questo ressi
lo sguardo fero,
del mongolo spaventoso,
le tempeste e il gelo,
senza darmi riposo.

Sul giaciglio duro,
infin dormendo
cedevo al sonno,
avendo scritto con animo puro
delle orde il costume orrendo.

Per questo,
dopo aver descritto
ogni momento
ogni parola, ogni gesto strano,
ogni tenda al vento,

dopo tante domande,
dopo le risposte, tante
scrissi per voi
questo libro
crudele e appassionante."

etruschi e romani

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=273

12-10-2000, 03:02
shelburn

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C’è, per caso, qualcuno interessato alla storia antica?
Avrei molti dubbi da chiarirmi, e mi piacerebbe discuterne.
Per esempio vorrei capire l’influenza degli etruschi sui romani.

Sappiamo che Roma sta sul Tevere, e che l’Etruria andava dal Tevere all’Arno (anche se gli etruschi hanno occupato anche territori al di fuori di questa, come la valle padana, da cui furono cacciati dai galli nel 400aC.).
Quindi Roma stava proprio sul confine con gli etruschi, e questo spiega per lo meno tutti quegli influssi artistici, culturali e di costume (la divinazione, per esempio).
Che significato hanno Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo?
Furono romani di origine etrusca, o etruschi che dominarono Roma?
E Servio Tullio? Livio dice che fu un servo, fatto re da Tarquinio Prisco, che lo preferì ai suoi stessi figli. Dobbiamo credergli? O non sarà anche lui un segno di alternanza? (L’alternanza di re romani e sabini aveva caratterizzato i primi quattro re di Roma).

Il trattato romano cartaginese del 509 aC. ha qualcosa a che vedere con la cacciata dei re etruschi nel 510aC (un solo anno dopo, strana coincidenza)?

Come dobbiamo interpretare, trent’anni dopo, nel 480aC (nello stesso giorno, secondo gli antichi, in cui lo spartano Euribiade sconfiggeva, a Salamina, la flotta di Serse), l’alleanza etrusco cartaginese, sconfitta ad Imera dal greco (dorico) Gelone di Siracusa?

Perché durante la guerra di Roma con l’etrusca Veio, gli altri etruschi si tennero fuori? Forse consideravano, quella, una guerra interna? Una lotta tra etruschi?

Perché i Romani, pur avendo gli etruschi sul loro confine fin dalla loro fondazione, conquistarono prima tutto il resto dell’Italia, e solo per ultima l’Etruria?

E’ vero quello che dicono fonti toscane, che Mantova sarebbe stata un enclave etrusco? E quindi Virgilio (Mantua me genuit..) sarebbe stato etrusco lui stesso, come Mecenate?

Avrei tanti altri quesiti, ma l’ora è tarda, e non vorrei scrivere degli svarioni per il sonno.
Sperando di sentire qualcuno di voi (Nurgle, non hai detto che ami la storia? Intendevi anche quella antica? Lo spero)
Vi saluto tutti
Shelburn

l'alfabeto, ma che storia è ?

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=273

20-10-2000, 01:56
shelburn

alfabeto, storia un pò seria, e un pò scherzosa

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Com’è nato l’alfabeto? Mumble, mumble, argomento interessantissimo, ma troppo vasto.
Per quanto riguarda la preistoria, diremo solo che l’uomo ha sempre, e tuttora, mandato messaggi tramite l’arte, non sempre comunicativi, anche se belli. Credo che lentamente l’arte sia diventata comunicazione; tuttora il sistema di scrittura cinese è, anche, una forma d’arte. I due concetti di arte e comunicazione, non sono stati sempre concordi. I messaggi pittorici sono diventati sempre più standardizzati, sempre più comunicativi, sempre più pittogrammi, piutosto che simboli artistici.

Gli storici sono concordi nell’attribuire ai fenici l’invenzione dell’alfabeto. Il bello è che più di un passo avanti, fu un passo indietro. Infatti, prima di loro, gli egizi, nella loro smania faraonica di grandezza, non si erano limitati a rappresentare tutti i suoni alfabetici (o unilitteri), ma avevano anche rappresentato suoni bilitteri, come “st”, e trilitteri, come “ntr”.

Quando il grande scriba TuthTe-makkis (nome di fantasia shelburniana) si alzò, tutto sporco, sudato e stanco, dopo aver creato l’ultimo segno, disse:
“basta, le vocali le inventerò domani”
la notte stessa fu rapito da ignoti illetterati, e venduto agli ossimori, che non so che popolo sia, né se sia adatto a fare rima.
Pare che un giorno un suo discendente sarebbe stato venduto schiavo a dei mercanti greci.

Qualcun altro, più dotto di me, vorrà magari avvalorare quell’altra tesi fondata sulle particolarità linguistiche delle differenti lingue (tuttora i semiti fanno un uso molto parco delle vocali, cosa che renderebbe la lingua greca non intelleggibile)

Un giorno alcuni mercanti fenici comprarono in saldo alcune lettere dagli egizi, e per risparmiare, abbandonarono bilitteri e trilitteri, e rappresentarono tutti i suoni con i soli unilitteri. Quindi, quella fenicia, più che un’invenzione, fu una semplificazione, destinata a costituire una svolta fondamentale nella storia dell’umanità.
Infatti, sembra che le cose semplici siano meno complicate (eh eh), e quindi destinate ad un sicuro successo (ma pare che questo concetto non sia chiaro a tutti).

La lingua greca, poi, ricca di vocali, fu costretta a trasformare alcuni segni consonantici in vocali, fissando un tipo di modello da cui gli altri alfabeti, venuti dopo, si sono discostati per forma, ma non per concetto.

Tutti i popoli vennero a conoscenza di queste straordinarie invenzioni, ed elaborarono un proprio alfabeto, compreso etruschi e romani. Ad onor del vero dobbiamo dire che l’alfabeto latino costituisce solo uno di questi esempi, senza costituire alcuna particolare importante novità, se non quella di essere molto diffuso.

Catone

12-10-2000, 08:03
shelburn

Cari amici,
permettetemi di riportare un brano, scritto da una persona che vuole restare anonima, per cui, dato che lo condivido appieno, lo firmo io al suo posto, senza prendermi il merito di averlo scritto.
Ringrazio il giovane, gentile (e secondo me geniale) autore di questo pezzo, che sottopongo alla vostra attenzione:

L’economia schiavistica nell’Italia repubblicana
(da Il mondo antico e medievale, di E. Cantarella e G. Guidorizzi)
.. omissis ..
<< Il padrone, scrisse Catone nel De agricoltura, deve eliminare un arnese rotto, uno schiavo vecchio e uno schiavo malato >>

Catone fu disumano verso gli schiavi?
A giudicare dalla frase con cui finisce il paragrafo precedente, Catone fa la figura di un freddo e cinico serial killer autorizzato. Ma siamo sicuri che abbia veramente inteso dire quello che gli viene attribuito? La cosa non mi convinceva, non era nel carattere del personaggio. Per me, proiettato nel futuro, figlio delle tecnologie e di internet, Catone era il simbolo di un uomo ancorato al passato, quindi certamente diverso da me.
Catone fu un ostinato difensore del mos maiorum, delle tradizioni dei padri, censore per antonomasia, strenuo difensore della parca virtù romana contro l’inarrestabile avanzata dell’ellenismo, la cui cultura raffinata si opponeva alla rozzezza romana (a quei tempi la letteratura romana era quasi inesistente, dove c’era qualcosa non era romano de Roma, e comunque quella cultura era estranea al modo di essere romano) con la sua bellezza, la sua ricchezza, ma anche i suoi vizi, il malcostume, la corruzione.
Per capire cosa rappresentò Catone, bisogna pensare che Tito Quinzio Flaminino, ricco e potente patrizio romano, con grande abilità politica e militare, aveva trionfato in Grecia, contro il macedone Filippo, un risultato impensabile solo pochi anni prima. La vittoria contro la Macedonia, perfezionata poi da Paolo Emilio a Pidna, fu quella che più di ogni altra portò ricchezze a Roma. La Macedonia infatti, dopo le vittorie di Alessandro Magno, era lo stato più ricco e potente del mondo. Catone, plebeo di Tusculum, in qualità di censore, fece espellere dal Senato T.Q. Flaminino, il liberatore della Grecia! Questo non fermò l’ellenismo, però è difficile vedere il buon censore, simbolo di una virtù magari culturalmente inferiore a quella greca, ma saldamente ancorata ai valori tradizionali, nei panni dell’insensibile, freddo, disumano eliminatore di schiavi inservibili…
Quando una cosa non mi convince, mi documento.
Così mi sono procurato, e non è stato facile, il De agri cultura, dove, e ci voleva poco, ho subito capito il vero senso in cui fu detta quella famigerata frase. Basta leggere il paragrafo 2.7 che recita testualmente:
Auctionem uti faciat: vendat oleum, si pretium habeat; vinum, frumentum quod supersit, vendat; boves vetulos, armenta delicula, oves deliculas, lanam, pelles, plostrum vetus, ferramenta vetera, servum senem, servum morbosum, et si quid aliut supersit, vendat. Patrem familias vendacem, non emacem esse oportet.
(Faccia vendite all’asta: venda l’olio, se ha un prezzo; venda il vino, il frumento che sia di più; venda i buoi invecchiati, gli armenti e le pecore in cattivo stato, la lana, le pelli, il carro vecchio, i ferri vecchi, il servo vecchio, il servo che si ammala spesso, e se qualche altra cosa gli sia di più, la venda. Occorre che il capo famiglia sia venditore, non compratore.)
Si noti l’insistenza sul vendere; di eliminare non si parla proprio. Chi ha voluto subdolamente far apparire Catone come un mostro, forse per fare scandalo, oltre a trasformare il vendere in eliminare, che è tutt’altra cosa, si è ben guardato da far figurare parole come olio e vino, che non si buttano via, ma ha messo solo un arnese, e non lo ha definito vecchio, ed una cosa vecchia è comunque vendibile, ma rotto… chi compra un arnese rotto? Quindi la volontà di mistificare il pensiero di Catone è più che evidente!
Catone forse non fu un lupetto dei boy-scouts, e certamente il suo modo di pensare è più vicino al mondo imprenditoriale, che non a quello sindacale, ma quando si vende c’è un compratore, non la morte. E il senso del paragrafo è nel realizzo di qualsiasi cosa che si possa vendere, ma che comunque abbia un valore, almeno agli occhi di un compratore.
Non è molto diverso, credo, l’intento di quelle squadre di calcio che vendono giocatori vecchi o male in arnese… non mi sembra un crimine.
Nel De agri cultura si respira però tutt’altra aria, come si potrà vedere dagli esempi che citerò, e che chiunque può verificare sull’originale:
Par. 4.1, …omissis…Vicinis bonus esto: familiam ne siveris peccare. (Sii buono con i vicini: non permettere ai tuoi schiavi di comportarsi male [con loro]), seguono delle frasi che vogliono dimostrare che comportarsi bene con i vicini, in ogni caso, è conveniente; questo atteggiamento non implica falsità o malafede, anzi, è tipico di chi è buono di natura voler convincere chi non è buono che in fondo vale la pena di comportarsi bene, e che essere buoni ripaga.
Par. 5,1 Haec erunt vilici officia: disciplina bona utatur. Feriae serventur. Alieno manum abstineat, sua servet diligenter. Litibus familia supersedeat: si quis quid deliquerit, pro noxa bono modo vindicet.
(Questi saranno i doveri del massaro: sia di retti principi; sia osservante delle festività; tenga la mano lontana dalla proprietà altrui, curi con diligenza la propria; impedisca liti fra gli schiavi: se qualcuno avrà commesso una mancanza, lo punisca secondo la gravità della colpa, ma bono modo.)
Par. 5,2 Familiae male ne sit, ne algeat, ne esuriat: opere bene exerceat: facilius malo et alieno prohibebit. …omissis…
(Non sia fatto male agli schiavi, non soffrano il freddo, non soffrano la fame; li tenga sempre impegnati in qualcosa di buono: più facilmente [così] potrà tenerli lontani dalle cose altrui e dalle azioni cattive.)
Credo che tanto basti per dimostrare che lo spirito con cui è stato scritto il De agri cultura non è quello che si è voluto far credere. I militari moderni cercano di tenere sempre impegnati i soldati, e non credo che li si possa accusare di essere dei mostri per questo. Il ruolo degli imprenditori moderni illuminati non mi pare così lontano da certe frasi lette qui… il tutto è distante mille miglia dal concetto di eliminare lo schiavo non più utile…
Per quanto lontano da me su molte posizioni, ho scoperto così che Catone mi è vicino nel ritenere, e nel voler convincere gli altri, che vale più la pena di fare il bene che fare il male, anche perché il bene ripaga più del male. Non credo che Cantarella e Guidorizzi abbiano personalmente visto e tradotto l’originale di Catone, che come ho detto è di difficile reperibilità, ma hanno riportato la frase di non sappiamo chi, ignoto autore di questo falso scandalistico. Spero però che nelle prossime edizioni del loro libro, peraltro pregevole, vorranno tenere conto di questa mia fatica.

martedì 29 gennaio 2008

Orrore, orrore, hanno addomesticato il fuoco ! 1

14/10/2007 00:45
Algoran, il gran sacerdote, calpestò sprezzante gli ultimi residui del fuoco che aveva fatto spegnere.
Mai più ! Non sia mai l'umanità potesse progredire, e loro, la casta che detiene il potere, perderlo !
Alzò gli occhi al cielo, dove nubi vigorose e scure si addensavano minacciosamente.
Sorrise, col sorriso del malvagio che pregusta un crimine da attuare.
Un trambusto lo distolse però dai suoi pensieri; stavano portando colui che aveva imparato a domare il fuoco, a farne uso, e che avrebbe voluto insegnare quest'orribile cosa anche agli altri, Promètean !
Gli uomini si erano coperti il volto con cappucci che lasciano solo una piccola fessura per gli occhi. Non era conveniente che mostrassero il loro volto e le loro espressioni quando si accingevano ad uccidere.
Incappucciati, avrebbero avuto più coraggio e avrebbero potuto infierire senza teme di essere riconosciuti. E la pena doveva essere esemplare, tremenda, orrenda, quanto il peccato: aver voluto portare il progresso tra gli uomini, cibo migliore, calore, luce... orrore, oh, orrore !
Spingevano lo sciagurato e gridavano
- A morte, a morte ! -
E infine si levò un vento forte ed impetuoso, facendo tremare gli alberi e coprendo il cielo di nubi ancora più nere.
E il cielo incominciò a piangere lacrime grosse e copiose, grandi come non mai.
- Colpa dell'uomo ! Colpa dell'uomo ! -
Il corteo di incappucciati cantava quella cantilena agghiacciante:
- Colpa dell'uomo ! Colpa dell'uomo ! -
E al momento del massimo parossismo, mentre le frasi si susseguivano frenetiche e serrate, gli dei dettero il loro fragoroso ed abbagliante consenso; un verdetto di morte annunciato da un bagliore sinistro ed intenso.
Tutto il villaggio tremò.
Il tuono fece gelare i loro cuori, mentre ancora ripetevano
- Colpa dell'uomo ! Colpa dell'uomo ! -
così forte non s'era mai sentito un tuono, e il gran sacerdote, con voce imperiosa, che non ammetteva repliche, esclamò:
- L'han detto gli dei, deve morire ! -
L'uomo fu portato ad un palo, e lì legato brutalmente, straziandogli le carni con corde serrate più strettamente che mai.
Algoran, il gran sacerdote, gli si avvicinò col coltellaccio sacro in mano.
- L'hai ben sentito, l'hai sentito anche tu, gli dei ti hanno condannato, infame traditore, che hai rubato il loro fuoco, turbando l'armonia della Natura, violandone i segreti, deturpandola con l'uso di ciò che è riservato agli dei, e a loro solo ! -
Promètean ebbe la forza, ma, più che la forza, l'orgoglio di alzare la testa, guardarlo in faccia e proclamare con convinzione:
- Il fuoco ha portato calore, ha reso il cibo più buono, ha illuminato l'oscurità, e ci ha difeso dalle belve.
Il fuoco è buono, e tu lo sai, e tutti ormai lo sanno.
Potrai anche uccidermi, ma il fuoco sopravviverà, e per quanti fuochi tu possa spegnere, ne accenderanno sempre altri, perché gli uomini sanno che esso li aiuterà a vivere meglio ! -
- Taci, infame traditore, taci bestia sacrilega, vituperio degli dei ! -
Si voltò indicando il cielo
- Senti la loro ira ? -
Un tuono sembrò confermare le parole del gran sacerdote, che ebbe un sogghigno soddisfatto
- Vedi, vedi ? Essi rivogliono il loro fuoco, che tu gli hai rubato !
Tu hai violentato la sacra Terra, tu hai rubato il fuoco per donarlo agli uomini, pazzo scellerato ! Ma il tuo sacrilegio sarà la tua rovina.
Tu devi morire, e morirai tra i tormenti, Promètean ! -
Il coltello si piantò con inaudita forza e ferocia nelle carni dello sventurato, che urlò di dolore, ma, mentre la vista già gli si cominciava ad offuscare, e tutto diventava più oscuro, più nero, e più gelido, cadde un altro tuono... la pioggia era finita, intensa ma brevissima, e un albero prese fuoco....

Orrore, orrore, hanno addomesticato il fuoco ! 2

14/10/2007 01:04
Promètean ebbe ancora la forza di guardare quell'albero che bruciava, e riuscì a sorridere
- Si, esso mi sopravviverà, né lo fermerà il gran sacerdote Algoran, né lo fermeranno tutti coloro che, come lui, vorrebbero che gli uomini restassero a livello delle bestie, e non si evolvessero.... tutti coloro che sono contro il progresso, e odiano l'uomo, e odiano chi produce, chi lavora, chi si dà da fare per migliorare le condizioni di vita proprie ed altrui...
odiano il genere umano, perché odiano sé stessi, e ne hanno ben donde, perché se guardano nel profondo delle loro ipocrite anime, non hanno che da inorridire.
Ora però lo so, il fuoco continuerà a bruciare, anche se essi tenteranno di spegnerlo, perché se lo spegneranno qui, dove lo hanno spento, si accenderà, o qualcuno lo accenderà, un po' più in là...
Nessuno può fermare il fuoco, e il progresso, per sempre ! -
Il dolore lancinante gli spense il sorriso, e la testa cadde sul petto, priva ormai di vita.
Ma neanche il gran sacerdote Algoran sorrideva...
Il fuoco aveva vinto, mentre lui aveva solo ucciso un uomo, Promètean, ma non aveva potuto congelare il progresso, come sperava.
Capì che non avrebbe potuto facilmente fermare il futuro, e gettò il coltello via, con stizza.
Si guardò intorno... avrebbe potuto ancora dominare quegli uomini ignoranti ?
Avrebbe potuto conservare a lungo il potere ?
Ah, certo avrebbe ucciso chiunque si fosse avvicinato al fuoco, ma in troppi avevano visto.
Il calore dell'incendio riscaldava ed affascinava quegli uomini. Nessuno si avvicinava, ma l'eccitazione era palese.
Uno, più coraggioso, raccolse un ramo che aveva preso fuoco, ed esclamò:
- Questo... questo, è il dono degli dei ! -
Algoran raccolse il coltello, ed ordinò
- Portatemi quell'uomo, subito. Che egli sia ucciso come Promètean ! -
Ma nessuno si mosse.

Orrore, orrore, hanno addomesticato il fuoco ! 3

14/10/2007 01:33
Algoran guardò gli uomini, immobili, mentre gocce di sudore freddo incominciavano a scendere dalla sua fronte
- Sono io - riprese con foga, per mantenere l'autorità con l'imperiosità della voce, che però non era decisa e sicura come sempre - sono io, il nobile Algoran, che ve lo comanda. Portatemi quell'uomo. Dobbiamo sacrificarlo per placare l'ira degli dei ! -
Ma un guerriero forte e deciso, che si chiamava Swatean, gli puntò la lancia contro
- Gli dei ci hanno regalato il fuoco, e tutti l'abbiamo visto.
Tu non potrai fermarci, questa volta.
Ti sfido, Algoran. Se le mie parole sono ad essi sgradite, mi inceneriscano in questo stesso momento.
Ma, se gli dei mi saranno favorevoli, sarai tu, Algoran, a dovertene andare ! -
Il gran sacerdote lo guardò, fremente di rabbia. Se avesse potuto lo avrebbe incenerito lui stesso, ma il temporale, intenso ma brevissimo, era passato, e nessun tuono gli veniva in aiuto.
Allora gridò, più minaccioso che mai:
- Come osi tu opporti alla volontà degli dei ? Fuggi, fuggi, prima che essi ti inceneriscano, fuggi.
Io li invoco, ma se tu fuggirai, essi saranno clementi.
Se invece rimarrai, e prolungherai l'insolenza e la sfida sacrilega, essi ti avvolgeranno nello stesso fuoco che tu vorresti rubare loro. -
Ma, per quanto cercasse di dare credibilità ed autorità alle sue minacce, Swatean, il fiero guerriero, sicuro delle proprie idee, non si mosse di un millimetro, ed anzi sorrise sornione, adocchiando il cielo, dove ormai si stavano aprendo le nuvole, ed un raggio di sole si stava infilando in quello spiraglio, creando un suggestivo effetto di compiacimento divino.
- Guarda, Algoran, come ti parlano, come parlano a me, e a tutti gli altri uomini del villaggio !
Guarda come mostrano chiaramente il loro gradimento per le mie parole !
Guarda, hanno mandato un raggio di luce per suggellare un patto divino col l'uomo, e son certo che d'ora in poi manderanno tanti altri doni agli uomini, che permetteranno a noi di vivere una vita migliore, a dispetto di quelli che, come te, vorrebbero che vivessimo come trogloditi nelle caverne !
Sappilo, dunque, che il fuoco d'ora in avanti rimarrà con noi ! -
La punta della lancia premette sulla carne del gran sacerdote
- Sei tu, dunque - continuò Swatean, il guerriero - che te ne devi andare, addio ! -
Algoran ebbe un gesto di stizza, si guardò intorno, cercando consensi, ma trovò solo sguardi duri, impietosi, ed allora raccolse le sue cose e si allontanò rabbiosamente, accompagnato da un fascio di raggi di sole sempre più ampio.
Mentre si allontanava, il bel tempo vinceva la sua battaglia colla tempesta, e la luce metteva in fuga le tenebre.
Il fuoco, e con lui il progresso, aveva vinto.

Orrore, orrore, hanno addomesticato il fuoco ! 4

14/10/2007 12:37
Il mito di prometeo, qui rielaborato, ci offre interessanti spunti di riflessione.
Guardiamolo, ora, con riferimento alla sua insospettata attualità, e ci accorgeremo come gli Algoran sono tra noi, e magari si premiano tra di loro per la loro accanita lotta contro il progresso e contro tutto ciò che potrebbe servire all'uomo, come la conoscenza (orrore !), come il miglioramento delle condizioni di vita (orrore !), come la capacità di produrre di più (orrore !) e di sfamare più gente (orrore !).
Non a caso proprio ieri c'era a piazza Carità, a Napoli, un gruppo di ambientalisti che faceva firmare per un mondo "libero dagli OGM" ...., ma non dalla fame.
Gli OGM hanno due principali "difetti" che li rendono odiosi al movimento ambientalista:
1. consentono produzioni maggiori di cibo che permetterebbe di combattere la fame nel mondo
(cosa inaccettabile per chi odia l'uomo)
2. vengono identificati come un prodotto principalmente americano
(oh, gli odiati Stati Uniti.... non sia mai !)
In realtà i miglioramenti nutrizionali consentiti dagli OGM sono a disposizione del mondo intero, e se ne avvantaggerebbero molto quei popoli che attualmente soffrono la fame, ma proprio per questo gli "dei" vi si oppongono e vorrebbero, se potessero, punire il prometeo che li ha portati all'uomo, all'odiato uomo, oh scandalo !
Non a caso l'Europa, dominata da una mentalità che ha solo procurato fame e miseria, punisce chi produce troppo (non sia mai.... e non sia mai regalare le eccedenze ai popoli che soffrano la fame... meglio - per gli ambientalisti europei - lasciarli morire).
Quote qua, e quote là, consentono il prolungamento del potere di chi ha già il potere. Non sia mai si arricchisca chi produce di più.... il prometeo che produce meglio e di più va punito !
Questa Europa comunitaria si inquadra dunque perfettamente nel mito di Prometeo, nella parte di chi si oppone a conoscenza e progresso.
E dunque ecco la necessità di dominare la Scienza - che potrebbe portare a più conoscenze e a migliori condizioni di vita per l'uomo (orrore !) - ecco la necessità di trasformare chi pensa liberamente e vuole il progresso, in un rigido politico che non pensi più con la sua testa e si opponga al progresso.
Ecco dunque il global warming, evidenza dell'attualità del mito di Prometeo.
Chi pensasse che l'ambientalismo sia nato oggi come reazione ai danni causati dalle industrie (e pure ce ne sono, come anche il fuoco, oltre al tanto bene, può causare danni anche gravi, lo sappiamo bene) sbaglia fortemente.
Il mito di prometeo è un mito ambientalista, scritto da un ambientalista di migliaia di anni fa, con la stessa mentalità degli ambientalisti di adesso:
ammonire l'uomo a non cercare la conoscenza, a non cercare il progresso, a non cercare di migliorare le proprie condizioni di vita !
Questo era allora, ed è ora, il mito di Prometeo !
Secondo me.

lunedì 28 gennaio 2008

H ARYA

Non sarà facile che Patrizia possa capire e perdonare, anche se Shelburn Kenderman è altra cosa da Guido-duepassi

domenica 27 gennaio 2008

Lindisfarne 793 1

Inviato da duepassi
il 10/01/2007 01.51.52 Lindisfarne 793

Me ne stavo tranquillo in camera mia, leggendo un bel romanzone di quelli che raccontano di maghi, orchi e via dicendo:
da
http://www.eldalie.ch/~earendilyon/prim1.html
Dominus Anulorum
Comitatus Anulorum
Liber Primus
Caput Primum. Festum exspectatum diu
Cum Ds. Bilbo Perans de Pera Extrema nuntiaverit, ut brevi festo specioso maxime diem natalem undecimagesimum primum ageret, in Hobbituvico sermo magnus commotioque magna fuit.
Bilbo praedives et peculiaris magnopere fuit, et sexaginta annos miraculum Pagi fuerat, post abitum notabilem et reditum inexspectatum. Divitiae itineribus quae reportaverat fabula loci factae erant et generaliter creditum est, quaecumque vetusti dicebant, ut Collis in Pera Extrema plenus cuniculi thesauris referti fuit.

ma su quel "fuit" si udì un boato, seguito da un turbinìo di vento, e il libro mi fu strappato di mano...
- che diavolo.... ! -
mi girai e vidi che la parete dietro di me si era orrendamente squarciata, e qualcosa turbinava fin nella stanza.
Istintivamente nascosi il pacchetto di torroncini, non si sa mai,
quando un uomo, vestito come se dovesse andare ad una festa in costume, da medievale, con uno spadone al fianco, irruppe nella stanza gridando
- Harya, Harya ! -
Mi domandai come facesse a mancargli l'aria con tutto quel vento... ma non feci in tempo a rispondermi che il tizio, dopo avermi lanciato uno sguardo deluso, si rituffò nel turbine, che però rimase aperto.
- Oh bella, non devo essergli piaciuto - osservai - poco male, non era nemmeno il mio tipo -,
e lanciai un'occhiata alla foto della mia dolce mogliettina, sospirando dolcemente.
Neanche il tempo di staccare gli occhi dall'immagine della mia bionda metà, che, furiosamente come l'uomo di prima, mi piombò nella stanza una donna molto giovane e bella, probabilmente una top model diretta alla stessa festa dell'uomo di prima, ma con una scollatura da togliere il fiato.
Cercai di mantenere un tono neutro e distaccato
- La signorina Aria, immagino ? -
- Harya, aspira bene l'acca, Harya ! -
- Haria -
- e con la ipsilon -
qui divenni rosso, senza riuscire a nasconderlo "come avrà fatto ad accorgersi che l'avevo detto con la i invece che con la ipsilon ?
balbettai quasi meccanicamente
- buona sera -
- Skatuan Tamis è stato qui, vero ? -
- Scatuan ché ? -
- Skatuan Tamis, si scrive con la cappa, un uomo giovane ed atletico, non può esserle sfuggito -
- oh, sa, immagino che sia quel tizio arrivato un istante fa.... sa, con tutta la gente che mi piomba nella stanza attraverso le pareti, non ci avevo quasi fatto caso...-
- spiritoso, ma è una cosa importante, il tunnel spaziotemporale sta per chiudersi, mancano pochi istanti -
- oh, cosa posso... -
in quel momento arripiombò Skatuan, tutto rosso e in preda ad un'evidente fretta.
- presto, presto ! -
mentre la ragazza gli tendeva la mano, educatamente volli salutarlo anch'io e stesi anche la mia.
L'uomo afferrò la mano, girandosi al tempo stesso per tuffarsi nel gorgo che stava inesorabilmente chiudendosi, strattonando la mano che aveva afferrata, la mia, mentre la ragazza urlava disperata
- ah imbranato, che stai a fa' ? -
così mi trascinò nel tunnel spaziotemporale, con sorpresa tanto sua che mia....
ma di questo vi racconterò la prossima volta.
:)

Lindisfarne 793 2

Inviato da duepassi
il 10/01/2007 01.54.41 RE: Lindisfarne 793

ah ragazzi, finché non riesco a tornare dal 793, spiegatelo voi, a mia moglie, che io non c'entro con quella ragazza, Harya. Che mi è capiatata nella stanza attraverso la parete, e non so manco chi sia, solo il nome.
Oh povero me, mentre lo dico, mi domando come farò a farmi credere !
:(
Inviato da duepassi
il 10/01/2007 10.42.09 RE: Lindisfarne 793
Avrei potuto facilmente liberarmi di quella presa alla mano (conosco bene le tecniche) ma dove sarei finito, una volta libero ?
Trascinato in quel vortice ebbi paura che, se non mi fossi lasciato guidare da lui, sarei finito chissà dove, e come avrei potuto tornare a casa mia, dopo ? L'unica cosa era rimanere ben stretto allo mio duca....
pensai a Dante, temetti che il mio accompagnatore mi stesse portando all'inferno.... a me ? beh, almeno mi fossi confessato, ultimamen... oh dio, son quasi trent'anni che non lo faccio !
Che poi non mi pare di avere peccati così gravi.... ma, preso così alla sprovvista, portato all'inferno, chissà se ne avrei potuto uscire....
e mia moglie, immaginati tu quando entrerà in camera e ci troverà quella bella guagliona procace, più svestita che vestita.... speriamo che non cambi le chiavi di casa !
Diteglielo voi che sono innocente, che non c'entro...
Non ebbi, a dir la verità, tempo di pensare a molte altre cose, strizzato, spremuto e sballottato peggio che durante l'uragano "Cloe" nell'Atlantico, quando ero un pivolo dell'Accademia Navale di Livorno....
peggio che nel Luna Park di Bruxelles, quando mio figlio mi costrinse ad andare con lui in una di quelle attrazioni che ti sballottolano e ti fanno impallidire facendoti cadere da un'altezza impressionante....
peggio che durante lo tsunami,
peggio che farsi un bagno nella lavatrice...
peggio che in autobus per via Sanfelice.... beh, no, questa volta ho esagerato davvero,
non c'è nulla di peggio di quella pavimentazione sconnessa, che fu usata da Torquemada per torturare le streghe, e che ora usa il Comune di Napoli per torturare gli innocenti cittadini....
sia come sia, dopo un periodo che mi sembrò interminabile e mise a dura prova le mie capacità di resistenza e sopportazione, rotolammo su una spiaggia molto bella, dalla sabbia bianca come la neve, ma assai fredda...
ci guardammo, e non saprei dire chi di noi due era il più stupefatto, il più sbalordito
- ma tu, chi sei ? -
- no, no, le domande le faccio io, chi sei tu, invece !
Chi sono io lo so, e sei tu che sei piombato in camera mia, e mi hai trascinato qui ! -
- Oh bella, io pensavo di aver preso la mano della mia fidanzata, Harya, tu che c'entri, perché ti sei messo in mezzo ? -
- Ma quando mai ? Io ti ho semplicemente, ed educatamente, dato la mano in segno di benvenuto.... e avrei potuto, e forse dovuto, invece buttarti a calci nel sedere nel buco da cui sei venuto ! -
Skatuan rise, e si calmò
- va bene, va bene, ti devo delle spiegazioni, ma dimmi, Harya corre qualche pericolo da te ? -
- Harya con l'acca aspirata e la ipsilon ? Quello che correrà qualche pericolo, quando tornerò a casa, sono io, se non spiegherai bene a mia moglie quello che è successo -
- Beh, immagino che ci penserà la mia fidanzata, nel frattempo che stiamo qui -
- Nel frattempo ché ? Tu adesso mi riporti immediatamente a casa mia ! Qui non ci rimango un secondo di più ! -
L'altro mi guardò con nelle labbra uno strano sorriso
- Vedi forse qualche apertura spaziotemporale in giro ? -
Mi guardai stizzosamente intorno, ero furioso, e preoccupato allo stesso momento per non averla potuto almeno avvisare, e mia moglie non legge LS....
ma effettivamente di aperture di passaggi spaziotemporali, non se ne vedeva nemmeno l'ombra.... il paesaggio era bello, ma normale, senza il minimo vortice....
- Credevi forse che fosse facile trovare un'apertura spaziotemporale... che fosse come prendere l'autobus ?
Neanche l'autobus passa quando vuoi tu...-
- Perché ? Sei stato a Napoli ? -
pensai, desolatamente a quanto fosse vero quello che aveva detto, e mi augurai che l'apertura dei passaggi spaziotemporali non fosse così rara come il passaggio a Napoli dell'autobus R1 !

Inviato da Interceptor
il 10/01/2007 11.19.40 RE: Lindisfarne 793
E ti è andata pure bene!
Anche Bertinotti vorrebbe entrare nelle case degli italiani...
...E al posto della bella Harya ti piazzerebbe fra i cojoni una cinquantina di extracomunitari o, a scelta, un bel gruppetto di 'bravi ragazzi' dei centri sociali!!!

Inviato da Interceptor
il 10/01/2007 11.22.54 RE: Lindisfarne 793
Beh.
Forse non siamo poi tanto fortunati, a pensarci bene.
Quel marrano di Prodi entra quotidianamente nelle NOSTRE case, attraverso la TV, l'ICI, la RAI e la successione...

Lindisfarne 793 3

Inviato da duepassi
il 10/01/2007 22.26.26 RE: Lindisfarne 793

- Non mi hai detto chi sei -
- Ma come, mi piombi in casa, e non sai nemmeno come mi chiamo ? -
- No, non lo so, è stato un errore.... lungo a spiegare....-
- E dove pensavi di andare ? -
- Non lo conosci, un certo Elleboro.... -
- Elleboro ? Certo che lo conosco ! Sei un suo amico ? -
- Mai visto....Ma tu, mi vuoi dire chi sei ? -
- Mi chiamo Shelburn Kenderman -
- Shel.... ché ? Che razza di nome ! -
- Come se fosse bello il tuo, Skatuan Tamis, che roba è ?
Per non parlare della tua fidanzata, senza offesa, ma, pensa un po', uno la chiama, Harya, Harya !, e sembra che la sta mandando via.... -
- E tu, non potevi chiamarti John Shelburn, o Hans Kenderman... no, Shelburn Kenderman, un nome mezzo inglese, mezzo tedesco, figurati ! -
Non gli risposi nemmeno, ero furioso, furioso per quella situazione incredibile, infreddolito, nervoso.... ah, se avessi avuto l'autore tra le mie mani....
- Su, dobbiamo muoverci, ti spiegherò qualcosa per strada -
- Ma dove siamo... ? -
- La domanda giusta sarebbe "in che anno siamo ?" -
- Oh bella, perché, non è appena iniziato il 2007 ? Ho pure fatto gli auguri a Gianniguelfi.... -
- Te lo dico brutale, brutale, siamo nel 793 ! -
- 793 ? Stai scherzando ? -
- Niente affatto, mai stato più serio.... -
- Cioè.... vorresti dire che.... siamo nel... -
- 793 -
- ....a Lindisfarne ? -
- Bravo, come l'hai capito ? -
- oh, è stato facile, purtroppo: dal titolo -
e qui feci l'occhiolino al pubblico di LS
- Hai indovinato, siamo a Lindisfarne, nel 793, nelle immediate vicinanze spaziotemporali della sanguinosa incursione vichinga, quella che dette inizio all'era vichinga. -
- Oh, Madonna del Carmine, ma tu sei incosciente ! Quelli ci ammazzeranno tutti ! -
- Cercheremo di evitarlo. Ma intanto tu devi cambiare abito, con questi blue-jeans e questa specie di camicia ti prenderebbero per un posseduto dal diavolo. -
- "specie di camicia" ? Vuoi scherzare ? Questa camicia l'ho comprata nella famosa camiceria Botteri di Trieste, e m'è costata 75 euro ! -
- Non sto dicendo che sia "brutta", dico che non è adatta all'epoca...-
- Mica la vuoi buttare ? -
- Tranquillo, la nascondiamo qui. Anzi, resta qui anche tu. Io vado a trovarti degli abiti più adatti. Tu nasconditi tra quegli alberi, e non ti muovere per nessun motivo -
-E tu dove vai ? A Londra ? -
- Cair londein, semmai. No, no, eventualmente saremmo più vicini a Cair ebrauc, quella che tu conosci come York.
Tranquillo, non mi allontanerò così tanto, cercherò negli immediati paraggi e tornerò molto presto. -
- E se mi imbattessi in un serpente, un leone.... ? -
- Non ci sono né serpenti, né leoni in Inghilterra.... al massimo potresti essere derubato e massacrato da una banda di assassini -
- Ah, meno male ! -

Lindisfarne 793 4

Inviato da duepassi
il 11/01/2007 00.33.18 RE: Lindisfarne 793

L'episodio che vi narrerò adesso, per quanto sia vero quanto gli altri.... voglio dire, allo stesso modo, mi ha creato un problema.
Sapete bene che siamo prima della battaglia di Hastings, del 1066, che avviò le profonde trasformazioni linguistiche che portarono l'Old English, lingua anglosassone fortemente germanica, con ben pochi influssi latini, a diventare nel tempo l'inglese attuale, dove il 60 percento del lessico è di origine latina (soprattutto attraverso il francese) o greca.
Ma tutto questo era ben lontano, nel 793.
Mi sarebbe stato impossibile riportare le autentiche frasi in Old English, e così ho deciso di trascriverle in inglese.

Dunque, riprendendo la mia narrazione, stavo tranquillo tranquillo a meditare sotto un albero, e meditavo così profondamente che m'ero messo a russare, quando qualcuno si mise a scuotermi per la spalla
- Please, may I have your attention, sir ? -
- eh ? Chi è ? Mi avete portato il caffè ? -
- Certainly a stranger, brother Egbert. Look at the trousers, at the shirt... - e guardavano i miei vestiti, strani per loro.
- You're right, brother Higbald - evidentemente i due erano d'accordo che lo "strano" sarei stato io, e non loro...
Aprii i miei occhi...
- Don't be afraid, sir. We are people of faith, people of peace, we'll give you a room in our priory, and something to eat.... are you hungry ? -
il loro tono era premuroso, e mi chiedevano qualcosa, ma non capii cosa
- I do not understand.... -
- What did I tell you ? A stranger, he doesn't understand us. - il tono era di come se avessero capito le mie difficoltà
- He was trying to understand.... perhaps we should speak slowly... - qui non ci avevo capito niente, ma alla fine mi parve di capire che si proponevano di parlare lentamente
- Yes, speak slowly, please -
- Wait a moment - uno dei due interruppe l'altro
- We could ask him if he knows anything about the dreadful fore-warnings that came this year over the land of the Northumbrians, terrifying the people most woefully... -
Li guardai un po' preoccupato senza capire.
Quello che era stato chiamato Egbert, si rivolse a me
- Do you know anything about these immense sheets of light rushing through the air, and whirlwinds, and fiery, dragons flying across the firmament ? -
Lo guardai con occhi sbarrati, aveva forse detto che avrebbe parlato lentamente, e invece era stato troppo veloce e non avevo capito una parola.
L'altro incalzò
- You know...These tremendous tokens were soon followed by a great famine.... -
Ma la mia faccia era assai espressiva, ero assolutamente incapace di capire cosa dicessero
Allora, rinunciando a parlare, Higbald mi fece cenno di seguirli, facendomi capire che mi avrebbero dato da mangiare, ma io mi schernii e dopo qualche insistenza, mi salutarono con un sorriso e ripresero il loro cammino.
Mentre si allontanavono ripensai alle parole che mi avevano detto e capii che i "draghi" che avevano visto in cielo dovevamo essere stati noi....
da toro zodiacale a drago.... chissà se ci avevo guadagnato.
Mentre ero ancora immerso in questi pensieri, arrivò il mio amico
- Presto, mettiti questi abiti -
- Oh ciao, finalmente. -
Guardai gli "abiti" diventando di tutti i colori
- Cooosa ? Mi dovrei mettere quella roba ? -
- Per non destare sospetti o allarmi -
- Sospetti, allarmi ? Ma se mi hanno già visto, e non hanno fatto tante storie -
- Ti hanno visto ? Chi ? -
- Due monaci, si chiamavano brother Egbert e brother Higbald -
- Cosa ? Ma quelli sono i vescovi di Lindisfarne. Higbald è quello attuale, ed Egbert gli succederà nell'803.... Non ti sei nemmeno reso conto che uno era un vescovo ? -
- Non ne capisco di queste cose, scusami. Comunque sono stati gentili con me. -
- Comunque mettiti lo stesso questi abiti d'epoca, non ci sono solo vescovi e futuri vescovi in giro, da queste parti -
- Ah, no ? Però li ho trovati simpatici -
Mi cambiai in fretta. Lui si affrettò a seppellire i miei abiti, ed io rabbrividii al pensiero del cazziatone che mi avrebbe fatto mia moglie vedendo com'erano sporchi i vestiti.... brrrr, forse era meglio cadere eroicamente sotto le asce dei Vichinghi....

Lindisfarne 793 5

Inviato da duepassi
il 11/01/2007 16.13.09 RE: Lindisfarne 793

- Ora che sembri un contadino della Northumbria, ti servirà un'arma -
- Aspetta un momento. Non avevi detto che stavamo in Inghilterra ? Che c'entra l'Umbria del Nord ? -
- Razza d'ignorante, la Northumbria è uno dei regni in cui è divisa attualmente l'Inghilterra. -
Lo guardai poco convinto, ma se lo diceva lui....
Skatuan proseguì
- ti ci vorrebbe una spada.... sai tenere in mano una spada ? -
- Mi hanno detto di non stringerla troppo, perché il mio braccio sarebbe rigido e i miei movimenti lenti, e di non stringerla troppo poco, perché potrebbero farmela volar via di mano. E che la devo pensare come una parte del mio corpo...-
- Bene ! -
- Eh sì, ne ho visti di film....-
- Film ? Non hai mai preso una spada in mano ? -
- All'Accademia, mi hanno dato qualche lezione di fioretto, e per un mese mi sono allenato col boken, la spada di legno giapponese da allenamento"
- Mi pare poco -
- Effettivamente -
- E col bastone, come te la cavi ? -
- Qualcosina so fare, sta a vedere -
Presi il bastone che mi porgeva, e, usandolo come un bo (bastone giapponese alto come la persona) mi arrischiai in un kata che ricordavo male.... il risultato non fu entusiasmante
- ehm, ehm, magari nella pratica te la cavi meglio -
- vuoi fare un kumite (=combattimento) col bastone ? -
- perché no ? vedo che non sei un novellino - disse con un tono di voce che mi parve vagamente sarcastico. Decisi allora di fargliela vedere
- D'accordo, " ajimè " ! - e afferrato il bo con due mani, lo misi in posizione di guardia, partendo poi decisamente all'attacco.
Ancora prima di rendermi conto di cosa stesse succedendo, mi trovai per terra, un po' dolorante.
- Ohi, ohi - commentò lui - il primo attacco non è stato fortunato, ma riprova, sarai più fortunato -
- Ok, ok, ho capito tutto. Sono un po' fuori forma, ma dammi un po' di tempo e ti faccio vedere -
- Non abbiamo tempo, i Vichinghi stanno arrivando....-
un brivido scorse lungo il mio corpo.... il forte e gelido vento del Nord investì il mio viso.... lontano, nella foresta, si udì la voce di un corvo.

Inviato da Interceptor
il 11/01/2007 16.47.02 RE: Lindisfarne 793
Aiuto aiuto!
Sento che sto per essere trascinato nelle pagine di questo racconto!
In cosa mi tramuterò? In una pecora? Una spada?
Svelto Dupont! Metti un punto, un punto e virgola, cerca di chiudere il paragrafo, sbrigati!
Aiut...
[System message: user Interceptor has been trapped into the thread]

Lindisfarne 793 6

Inviato da duepassi
il 11/01/2007 17.23.12 RE: Lindisfarne 793

Mentre a Lindisfarne avvenivano questi accadimenti, alcune navi vichinghe solcavano il mar del Nord.
Per abbellire il racconto faremo finta che si trattasse di drakkar, ben sapendo che "drakkar" era solo la nave ammiraglia, tra i Vichinghi, ma tanto a noi....
Eppoi potremmo sempre pensare che quest'incursione, che è considerata la prima, ma proprio prima non è, facesse seguito all'alleanza di tre re (la Norvegia allora non era un'unica nazione e a volte di re ce ne erano più d'uno, in zone diverse).
Il primo re è stato appena catturato dallo spaziotempo, Yntherkaeptur I in persona, che, in piedi presso la sua prua a forma di drago, alza il corno, pieno di bionda birra, al cielo, sghignazzando crudele...
Dietro di lui i suoi uomini cantano orrendamente (nel senso di incutere terrore) la sua canzone:

Eg heitar Yntherkaeptur
Og er så vein ein kar
Nå vil eg bort å gifta meg
Og rydja meg en gard
Eg bor oppunder fjell
Og jenta hev eg lova
Eg svik hå inkje hell
Eg heitar Yntherkaeptur....

che tradotta, fa più o meno così:

Mi chiamo Yntherkaeptur (notate il nominativo in -ur)
e sono un così bel giovine
ora voglio andarmi a sposare
e spianare un posto per farmici una fattoria
vivo su sulle montagne (per l'esattezza, lui vive sui colli, sette)
e la fidanzata che amo
non me la faccio sfuggire
Mi chiamo Yntherkaeptur ....

Senza vocabolario non so fare meglio di così. Se volete una traduzione più precisa, non c'è che da sperare in un intervento dell'ottimo Sirro.
Così cantavano gli uomini del primo drakkar, solcando spavaldi le onde del mare del Nord, ormai sempre più vicini alla costa della Northumbria...

Lindisfarne 793 7

Inviato da duepassi
il 11/01/2007 18.32.49 RE: Lindisfarne 793

Sul secondo drakkar, col viso sferzato dal vento, Jaesonur I accarezzava nervosamente l'elsa della sua spada, che aveva chiamato Silviur. Ogni Vichingo che si rispetti dà un nome alla sua spada.
E intanto pensava
"Se lo prendo, a shelburn, sai che gli faccio ! Ora che non sono in servizio, invece di riposare e farmi una birretta in santa pace, mi manda qui, in questo inferno di mare, a comandare una banda di teppisti.... io, onestissimo ed inflessibile tutore della legge, a capo, anzi a re, di una marmaglia sporca e rumoreggiante, pronta a far disastri, violenze e quant'altro.... ah se lo piglio, all'autore....!"
Guardò sprezzante e con disgusto i suoi fedeli uomini
"mamma mia.... che gente ! "
E senti Yntherkaeptur come se la spassa, a cantare una canzone scopiazzata dagli Storm...."
- Ehi, maestà ! -
- Che c'è ? -
- Quelli della nave di Yntherkaeptur stanno a cantà e divertirse.... fàmose 'na cantata ppure noi ! -
- E che canzone vorresti cantare, uno stornello romano, una canzone di Vasco Rossi o di Mina? -
- Me sembra poco in tema. Piuttosto avrei pensato a "Welcome To Hell" dei Mayhemur.... tratta dall'album "Dawn Of The Black Hearts".... forte no? "Alba dei cuori neri" ! -
- Perché, ti senti africano ? -
- Africano ? Maestà, ma qui se parla di "nero" nel senso di "gothic" e se non siamo "gotici" noi Vichinghi, chi lo è ? -
Jaesonur I guardò il suo suddito con malcelata insofferenza
- Mayhemur, eh ? E che sia. Cantate quel che vi pare, che io mi faccio l'aereosol con la salsedine del mare del Nord. -
E mentre lui volgeva le spalle ai suoi, quelli intonavano le famose note di "Welcome To Hell" (Benvenuti all'inferno)

Fight, we will fight right,
Living low in a world of our own,
Destined to live right, fight,
We're taking hell as our home,
Burning lives burning,
Asking me for the mercy of god,
Ancient cries crying,
Acting fast upon the way of the dog,
Welcome to hell,
Welcome to hell,
Welcome to hell,
Welcome to hell.

I gabbiani volteggiavano curiosi intorno alle navi di quegli uomini urlanti...

Inviato da duepassi
il 11/01/2007 19.07.27 RE: Lindisfarne 793

Sulla terza nave vichinga, una langskip, Burzumur non era meno scontento di Jaesonur I
- "langskip"... dice:
"Langskipet var et fullblods krigsskip. Det var vanligvis ca 25 meter langt"
cioè, dico io, salgo su un'autoambulanza, e dove mi trovo ? su una nave da guerra di 25 metri ?
eppure avevo letto bene sulla vela, scritto alla rovescia, in lettere runiche:
" Ansuz mannaz berkana uruz laguz ansuz nauthiz algiz ansuz", cioè "ambulanza"
così sono salito a bordo per fare il mio dovere di volontario, e mi trovo qui, coinvolto in una incursione vichinga.... grrrr ! -
Avrete già capito che dietro il nome vichingo di Burzumur si cela un forumista di LS assai noto, che non cito per paura che mi meni.
Vista la faccia nera del loro capo, gli altri guerrieri cercarono di tenerlo su cantandogli la canzone che porta il suo nome

When night falls
She cloaks the world
In impenetrable darkness
A chill rises
From the soil
And contaminates the air
Suddenly...
Life has new meaning

Burzumur si girò verso di loro, esclamando
- Almeno potevate cantarmi questa, che Sirro vorrà tradurre e che parla di Odino, dell'albero sacro Yggdrasil, degli Asi e di Jotunheimr, dove dimorano Menglad e Þiazi, ecc ecc

Móti Ragnarokum
I
Hátt blæss Heimdallr horn er á lopti.
Mælir Óðinn við Míms hofuð.
Skelfr Yggdrasils askr standardi, ymr it aldna tré en jotunn losnar.
II
Hwat er með Ásum?
Hvat er með álfum?
Ymr allr Jotunheimr.
Æsir ró á þingi.
Sty nja dvergar fyrir steindurum, veggbergs vísir.
Vituð ér enn eða hvat?
....

Intanto, a MIlano, gli addetti all'ambulanza si domandavano, increduli, dove fosse sparito Pierluigi....

Lindisfarne 793 8

Inviato da duepassi
il 11/01/2007 19.08.46 RE: Lindisfarne 793

Mentre camminavamo verso la nostra meta, chiesi al mio compagno d'avventura:
- Faremo in tempo a tornare per essere presenti a Lerici ? -
- Cheee ? -
- Capisco, qui si fa la Storia, ma a Lerici si riuniscono gli amici di LS, e mi hanno detto che faranno un sacco di storie se non ci vado -
- I viaggi spaziotemporali sono indipendenti dal tempo, proprio perché viaggiamo nel tempo, capisci ? -
- No -
- Se fossimo dipendenti dal tempo, non potremmo viaggiarci, sarebbe come se uno legato ad un posto, se ne volesse allontanare.... -
- Eh, già.... ma noi come facciamo a viaggiare nel tempo ? -
- Eeeeh, vuoi sapere cose difficili che neanch'io so -
- Ma come, viaggi nel tempo e non sai nemmeno come ? -
- Quando ho fatto il corso di avuronica,.... -
- Avu.... ché ? -
- Avuronica. E' la scienza su cui sono basati i viaggi spaziotemporali -
- Mai sentita -
- Infatti, la tengono molto segreta, sai. Roba che scotta, sai i danni che potrebbero fare persone maligne che scorazzassero su e giù per il tempo. -
- Uhm, al momento non ho le idee chiare, ma stasera, dopo cena, ci medito su.... però, a spanne, penso che tu abbia ragione....-
Rimasi in silenzio per un po'. Poi cercai di dominare quell'imbarazzo crescente che mi bloccava quasi la voce
- ....vuoi dire che.... -
- Si ? -
- ....che io non dovrei sapere queste cose ? -
- Ma perché mai ? -
- Perché non hai completato il tuo pensiero.... il corso di avuronica...-
- Ah, quello ? Hai ragione, mi sono distratto, perché ho visto quello - e mi indicò qualcosa col dito:
- Bello, bello.... fantastico il castello, poi....
ma che sono quei pali, e quelle torri nella sabbia, servono per i baywatch ? Chissà se c'è Pamela Anderson da queste parti.... - e qui mi guardai intorno, in cerca di una formosa figura in costume da bagno rosso.
- Ehi, datti una calmata, quei pali servono per aiutare i pellegrini a raggiungere il monastero, e le torri danno soccorso quando vengono sorpresi dall'alta marea che qui, due volte al giorno, rende quel luogo un'isola. Oltre al fatto che spesso tirano venti molto forti, da queste parti, e non è male avere un solido palo, vicino, a cui aggrapparsi quando il vento soffia troppo forte -
- Oh oh, e che farebbero se avessero la bora, come a Trieste, da queste parti.... -
Rise forte e schietto
- ... la bora.... ma sentilo questo qua.... la bora... ! -
- Ma, per riprendere il discorso di prima, quel corso.... ? -
- Ah sì, volevo dire che io sono un uomo d'azione. E poi ero stanco morto, così mi son perso molte spiegazioni, e poiché sono pure timido , a scuola, non ho osato chiedere, spiegando che durante le spiegazioni stavo dormendo. -
- Così non sai niente ? -
- Proprio niente, no, ma le mie conoscenze sono confuse e frammentarie -
- Come facciamo a vivere nel passato ? E se cambiamo qualcosa, non rischiamo di interrompere la catena che ci ha messo al mondo, e scomparire ? -
- No, no.... non siamo nell'universo che conosciamo, siamo in altre dimensioni -
- Le famose dimensioni parallele ? Ma che senso ha.... quello che dici è illogico ! -
- Non tanto, visto che ci siamo -
- Si, ma non capisco -
- Incomincia allora a pensare a quelle cose che si duplicano, come certe cellule, come il DNA, e via dicendo -
- Vuoi dire che siamo in un universo duplicato ? -
- più o meno -
- E quindi non rischiamo di uccidere noi stessi -
- Esattamente -
Tirai un sospiro di sollievo.... fino ad allora il pensiero di uccidermi involontariamente mi aveva angosciato.
Mentre camminavo tirai allegramente un calcio ad un sassolino, che volò via.... l'aria mi sembrava più leggera.

Lindisfarne 793 9

Inviato da duepassi
il 12/01/2007 15.17.23 RE: Lindisfarne 793

- Ah quest'aria leggera, questi odori di natura incontaminata, altro che il caos ad alto livello di inquinamento acustico, ambientale di Napoli....
senti che silenzio....
nessuno grida,
nessuno scorazza in moto.... -
- nel medioevo ? -
- si, appunto, non sono state ancora inventate e quindi nessuno le usa....
nessuno ti fuma adosso,
nessuno ascolta la radio,
nessuno legge... -
- questo, però, è colpa tua,
che speravi di ottenere con quel titolo che sembra il nome di una medicina:
Lindisfarne 793...? -
- perché come avrei dovuto intitolarlo, per attirare lettori, secondo te ? -
- Che ne so, "prima incursione Vichinga",
oppure
"peggio che a Caserta"....
ahò, lo scrittore sei tu -
Lo guardai sbuffando, mica potevo cambiare il titolo, ormai
- Evidentemente "Lindisfarne" non dice niente a nessuno -
- Invece dice qualcosa, senti senti...-
dal monastero si sentivano infatti i monaci pregare:

Leave me alone with God as much as may be.
As the tide draws the waters close in upon the shore,
Make me an island, set apart,
alone with you, God, holy to you.
Then with the turning of the tide
prepare me to carry your presence to the busy world beyond,
the world that rushes in on me
till the waters come again and fold me back to you.

- ma che preghiera è ? -
- è una preghiera creata da St. Aidan, che era il fratello di Corman, il monaco del monastero di Iona, che fu mandato da re Oswald di Bernicia a fondare qui un monastero.
(C'è chi dice che Oswald fosse re di Northumbria, ma nel 635, anno in cui pare accadde ciò, la Bernicia non era ancora diventata Northumbria)
Pare che Corman abbia detto al fratello qualcosa del genere
"Sti anglosassoni so' tutti barbari, e non ne vogliono sapere di farsi convertire, peggio di Lancillotto di LS !"
Pare che il brav'uomo, per una volta, abbia addirittura sbattuto il pugno sul tavolo di quercia, dove c'era una noce, beccata in pieno nella parte più delicata di quella mano gentile.. E poi, per il dolore abbia saltellato in giro per la stanza, maledendo il povero Lancillotto e perfino quell'anima pia di Fabientaurin, giovane cavaliere italiano che si accompagnava al più famoso cavaliere della tavola rotonda"
Aidan aveva tentato di calmarlo, e appena il dolore alla mano di Corman si fu calmato, si tramanda che abbia detto queste esatte parole:
"it seems, brother, that you have been too hard on your ignorant hearers. You should have followed the practice of the Apostles, and begun by giving them the milk of simpler teaching until title by little, as they were nourished on the Word of God, they grew capable of greater understanding."
"beh" aveva replicato stizzito il fratello "se ne sei così convinto, covertili tu, fratellino" e si era allontanato sghignazzando. -
- niente meno ? -
- beh, più o meno -
- E tu pensi che i nostri lettori si commuoveranno per la preghiera di St. Aidan ? -
- Commuoversi, non credo, ma è una pillola di cultura, tanto per non far sempre e solo politica ! -
Lo guardai pensieroso.... avevo delle domande da fargli, ma mi trattenni perché il post si era già fatto troppo lungo...

Lindisfarne 793 10

inviato da duepassi
il 19/01/2007 23.45.29 RE: Lindisfarne 793

A questo punto era prevista la pubblicità.
I miei sponsor hanno minacciato di portarmi in tribunale per non aver mantenuto gli impegni, e allora, va bene, mandiamo in onda sta benedetta pubblicità:
messaggio pubblicitario
Accattatevi il vostro troll personale.
Sono carini, ben vestiti, puliti, poco costosi, e si possono comprare anche a rate o via internet.
Potete metterli nel vostro 3d sull'ultimo episodio di cronaca, o in un post di maggiore spessore.
Vanno benissimo anche in un 3d di carattere leggero, ma mi raccomando, non mancate di procurarvene uno, personale, a cui dare un bel nome adatto
"fido, baubau, fuffi..."
a vostra scelta.
Il troll non può mancare nei vostri post
Accattatevèllo !
:)

Inviato da adalberto
il 20/01/2007 00.09.20 Mio carissimo Duepassi!
Dovresti cautelarti quando leggi libri di fantascienza! E' sufficiente un semplice errore di stampa per scatenare un inferno!
Quel boato seguito da un turbinio di vento quando scorresti la riga ..."cuniculi thesauris referti FUIT" è dipeso dal fatto che non FUIT, ma FUTUIT (!) doveva essere scritto!
E ringrazia Iddio per quel boato di avvertimento! Te lo immagini se la tua distinta consorte ti avesse poi sorpreso a "FUTUITARE " con Haria?

Lindisfarne 793 11

Inviato da duepassi
il 21/01/2007 02.24.50 RE: Lindisfarne 793

- Toh, un usignolo ! -
- Un usignolo ? E da cosa lo riconosceresti ? -
- Non vedi che bel petto rosso che ha ? -
- Già, come i "pettirossi" -
Divenni rosso in viso come il petto del pettirosso sedicente usignolo .
Ecco un'altra occasione persa per starmi zitto... detti un'altra occhiata a quell'antipatico uccelletto che mi aveva fatto fare la brutta figura, e per guardare lui, non vidi una grossa radice per terra, inciampai e finii dritto disteso.
- Ti sei fatto male ? -
- Si, nell'onore -
- Eh già, questi pettirossi che si fanno passare per usignoli... -
Deciso a cambiare argomento per non farlo infierire sulla mia ignoranza, gli chiesi
- Ma come facciamo a passare da un universo all'altro ? Voglio dire... mi aspetterei che gli universo vivessero un tempo contemporaneo... -
- Se ti dicessi che viaggiano a velocità temporali diverse, ti basterebbe ? -
- Non capisco -
- Immagina un universo come una pellicola, un film -
- Vuoi dire che l'universo sarebbe un fotogramma ? -
- Qualcosa del genere, chiamiamolo "universigramma" -
- "universigramma" ? Non era meglio chiamarlo "pasquale" ? -
- Be', potevamo chiamarlo in qualsiasi modo, anche "pasquale", ma "universigramma" mi sembra più adatto -
- E va bene. Ma come faccio a passare da un universigramma, diciamo, del primo tempo ad uno del secondo tempo ? -
- Bene, immagina che un film sia proiettato in un certo momento, e che l'altro viaggi a velocità diversa. Dopo un certo tempo tra i due ci sarebbe una certa distanza temporale... non trovi ? -
- Non mi convince -
- Perché ? -
- Perché se viaggiano a velocità diverse, una volta passati nell'altro pasquale....ehm, pardon, "universigramma", non potremmo più tornare indietro, e invece tu mi hai detto che torneremo indietro -
- Giusto. La mia era una semplificazione, che si rivela inaccettabile se pensi ad una velocità costante -
- Cioè ? -
- Il moto degli universigrammi e i loro "incontri" sono paragonabili più alla meccanica quantistica che al moto costante e rettilineo -
- Parla più semplice -
- Voglio dire che il moto è complesso, con dei salti spazio-temporali che si trovano sempre in numero pari. E quindi quando si passa in un altro universigramma, c'è sempre almeno una possibilità di ritorno. L'importante è però che lo scostamento dell'asse del tempo sia zero. -
- Stai parlando arabo -
- Senza entrare in dettagli difficili, ti dirò semplicemente che lo scostamento è simile a quello che, per una parabola con l'asse paralello all'asse delle ordinate, è la distanza del suo asse dall'asse, appunto, delle ordinate, ovvero "meno b su due a".
Se "b" è zero, ovvero l'asse di simmetria della parabola coincide con l'asse delle ordinate, le due soluzioni sono uguali e simmetriche.
Questa è la condizione, nello spaziotempo, per poter tornare indietro senza trovarsi in un tempo o in un luogo diverso, a causa delle diverse velocità degli universigrammi.
Hai capito ? -
Mi guardò sconsolato
- Non hai capito un cavolo, vero ? -
- E' grave ? -
- No, no, non fa niente. Comunque, fine della lezione per oggi. -
- Professore, come sono andato ? -
Si girò a guardare il mare, per evitare di rispondermi.... e fece finta di interessarsi al moto delle onde. Lontano, lontano cantavano i gabbiani.

Lindisfarne 793 12

Inviato da duepassi
il 21/01/2007 14.12.08 RE: Lindisfarne 793

Incespicai su un'altra radice, e buffamente feci qualche saltarello in avanti, faticando a riprendere l'equilibrio.
Subito il bastardo ne approfittò per rilevarlo con una sguaiata risata.
- Che c'è da ridere ? Tu non incespichi mai ? -
- Mai -
- Beato te. -
- Prima che incespicassi, ti ho visto molto pensieroso. Sei incespicato per quello ? -
- Eh sì, sai.... ho i miei pensieri -
- Posso sapere quali ? La tua bella mogliettina, forse. -
- Mi manca tanto, ma, pensando ai pericoli di questa impresa, preferisco saperla al sicuro. -
- Nobili sentimenti. Ma credo che ci sia dell'altro. -
- Si, questa storia del tempo che percorrebbe una specie di orbitale, non mi convince. -
- Tu come hai pensato al tempo, finora ? -
- Come un asse percorso a velocità costante -
- Velocità "costante" per chi vive in quell'universigramma. Costante rispetto agli altri che vivono nello stesso universigramma.... senza tener conto della relatività.
Come faresti a dimostrarmi che gli altri universigrammi procederebberpo alla stessa velocità, rimanendo nel tuo universigramma, senza conoscere l'avuronica ? -
- Già, come farei ? Dimmelo tu. -
- Io ti dico che le velocità degli universigrammi è diversa e non ci sarebbe nessuna ragione per crearli alla stessa velocità. -
- Uhm....-
- Ti vedo poco convinto. Secondo me hai una visione troppo classica del procedere del tempo. -
- Che vuoi farci? Sono un tradizionalista. -
- Tu pensi ad una retta orientata, lungo la quale il tempo procederebbe a velocità costante -
- Esattamente. Non riesco ad immaginare niente di diverso. -
- Allora dimmi, come si muove la Terra nello spazio ? -
- Ruota intorno al Sole. -
Subito volli dimostrare quant'ero bravo e aggiunsi in gran fretta
- E percorre un'elisse intorno al Sole. -
- La traiettoria di questa che tu chiami "elisse" è immobile nello spazio ? -
Divenni rosso dalla vergogna e dalla rabbia per essere stato preso in contropiede.
- L'intero sistema solare - continuò - si muove (trasla) verso un punto della costellazione di Ercole a circa 20 km/sec.
Quindi la tua "elisse" non ripercorre gli stessi luoghi, ma trasla, e assai velocemente. Tu quanti km fai al secondo ? -
- Faccio cento metri in circa 30 secondi, quindi vado a 12 km/ora, non secondo....
ma c'è gente più veloce di me.... quelli che i 100 metri li fanno in 10 sec vanno a 36 km/ora -
- Km/ora, non km/sec... stiamo dunque parlando, per la Terra, di una velocità elevatissima, circa 70 mila km/sec -
- Vorrai dire 72 mila - lo corressi io
- Hai calcolato 20, ma era una mia semplificazione. La velocità è un po' inferiore, sapientone -
- Va be', mi devi bacchettare sempre, e cche ccàvolo ! -
Il mio amico tralasciò il mio indispettimento e proseguì
- Dunque la Terra percorre una traiettoria che è la combinazione di un moto elittico e di una traslazione- -
- Si -
- Tenendo questo in mente, trascuriamo la traslazione, e pensiamo al solo moto relativo tra Terra e Sole -
- Allora possiamo parlare di elisse ! - esclamai trionfante
- Si. Alcuni studiosi avevano paragonato l'atomo al sistema solare -
- Questo lo so. Era una buona idea per incominciare a immaginare qualcosa, ma poi si son viste tante differenze. Per esempio i pianeti, a differenza degli elettroni, hanno masse anche molto diverse -
- Esattamente. Finché si è arrivati a descrivere le orbite degli elettroni come degli orbitali. Ora, immagina un moto complesso, combinazione di qualcosa di simile agli orbitali, oltre al moto di traslazione.... e ti sarai avvicinato un altro passo verso la comprensione dell'avuronica....-
- A proposito di avvicinamenti.... si sta avvicinando l'ora del pranzo. Che c'è da mangiare ? -
- Oh, duepassi, ingordone, pensi sempre a questo ! Quando dimagrirai ? -

Inviato da Lupo Solitario
il 21/01/2007 14.25.15 Questo...
...é lo Shel che amo. Le cose terrene e incombenti non consentono di volare alto e la sua fantasia é molto più reale delle promesse di Prodi di abbassare le tasse...
So long.

Lindisfarne 793 13

Inviato da duepassi
il 21/01/2007 14.32.07 RE: Lindisfarne 793

Lo guardai indispettito
- Secondo me tu non me la conti giusta. Quali sarebbero le prove di tutto questo ? -
- Non ti basta la constatazione di aver davvero viaggiato nel tempo ? -
- A me sì, ma quando la racconto, che gli dico ? Sembra che spacci la fantascienza per scienza ! -
Aprì bocca per replicare, ma fu interrotto da un perentorio
- Stay there, don't move ! - (Fermi lì, non muovetevi !).
Il monaco che ci aveva interrotto, esclamò con ansia
- There's a wolf, here around, a lonely wolf - ("c'è un lupo da queste parti, un lupo solitario")
- Take it easy, he's a friend of mine . ("rilassati, è un mio amico")
Detti un'occhiata al mare. Temevo più i pericoli da quella partte, che nella foresta.
Ma il mare, per il momento, era tranquillo, e non si vedeva nessun drakkar vichingo.

Lindisfarne 793 14

Inviato da duepassi
il 22/01/2007 00.01.29 RE: Lindisfarne 793

Il monaco mi guardò incuriosito. Nel 793 era ancora presto perché sapesse di San Francesco e il lupo, visto che quel santo è nato nel 1182.
Lo vidi perciò perplesso, ma per fortuna le difficoltà linguistiche mi salvarono da complicate spiegazioni.
Lupo Solitario si era momentaneamente allontanato in cerca di "squinzie", che non so cosa siano, ma posso immaginarlo.
Così ci avviammo al monastero, insieme al giovane monaco, che rivelò di chiamarsi brother Heathored, e si rivelò un compagno di viaggio assai disponibile.
Skatuan che conosceva molto bene l'Old English, manteneva il discorso con lui, soddisfacendo anche qualche mia curiosità.
Così mi spiegò che Lindisfarne era, sì, la data accettata come inizio dell'era vichinga, ma che già nel 789, l'anno in cui era stato assassinato re Aelfwald I di Northumbria, i Vichinghi avevano attaccato con tre navi l'Inghilterra (e sembra che sia stata la prima volta).
- Immagina la scena - mi raccontò - Siamo a Portland... -
- Non eravamo a Lindisfarne ? -
- "Siamo" a Lindisfarne, ma per un momento immagina di essere a Portland nel 789 -
- ok -
- E' una giornata serena, piena di sole, con un po' di vento. L'acqua del posto è limpidissima e trasparente.... come questa che vedi qui a Lindisfarne -
- Altro che Caraibi.... ragazzi, vedeste che acqua....! -
- Gli uccellini cinguettano negli alberi tutti intorno, perfino qualche animale del bosco fa capolino curioso e prudente. Qualche nave riposa tranquilla nel porto mentre le persone lavorano tranquille.
Alcuni si fermano a vedere con allegra curiosità l'arrivo di tre navi sconosciute, di cui la prima ha un drago come prua.
Chiamano High-Reeve Beaduheard di Dorchester
"Eccellenza, eccellenza, venga ad accogliere dei commercianti che stanno arrivando al porto. Sono ben tre navi, chissà quante mercanzie porteranno.... chissà che affari potremmo fare, sete d'oriente, spezie rare, profumi, e chissà quali altre preziose mercanzie che potremo portare alle nostre belle, e che potremo usare per arricchire le nostre mense !"
"Avete ragione, prendo il cavallo e corro ad accoglierli"
e così il poveraccio, sicuro di avere a che fare con pacifici mercanti, si avvia senza precauzioni ad accogliere quella gente sconosciuta.
Nessun timore, nessuna paura dello straniero.
Eccolo con passo deciso e frettoloso avvicinarsi alle navi, con grandi gesti di pace e con larghi sorrisi.
Anche i Vichinghi sorridono, ma c'è qualcosa di più subdolo in quel sorriso....
L'Inglese porge la mano, e quelli scendono urlando, con le asce in mano, e fanno una strage orribile, proprio cominciando da lui...
era il 789, quando si compì quell'orribile delitto.... -
Skatuan mi guardò severo, ed io abbassai lo sguardo, come se fossi colpevole di qualche cosa.
La storia mi aveva messo di malumore.... guardai il mare, ma non si vedeva ancora nessuno.
Cominciai a sentirmi inquieto.

Lindisfarne 793 15

Inviato da duepassi
il 22/01/2007 01.54.15 RE: Lindisfarne 793

- C'è una cosa che non capisco. Perché proprio Lindisfarne ? Un posto dove sarà successo solo questo in tutta la sua storia -
- Scherzi ?
Già nel 590 Lindisfarne fu assediata. Era il momento in cui la Northern British Alliance, composta da North Rheged, Strathclyde, Bryneich ed Elmet pose l'assedio a re Hussa di Bernicia e sterminò quasi tutti i Northumbriani dalla Northern Britain. Si salvarono solo perché re Urien di North Rheged fu assassinato dal suo geloso alleato re Morcant Bulc di Bryneich. Così i Northumbriani si poterono riprendere mentre le liti interne smembravano l'alleanza.
Nel 737 un re, Ceolwulf di Northumbria abdicò in favore di suo cugino, Eadberht, e divenne un monaco del monastero di Lindisfarne.
Nel 750 re Eadberht di Northumbria imprigionò il vescovo di Lindisfarne, Cynewulf, a Bamburgh e assediò il principe Offa, figlio dell'ultimo re Aeldfrith nel monastero di Lindisfarne.
Si dice che, quasi morto di fame, mentre lo portavano via da quel santuario, esclamasse. "Offa, sono frith !" (ma questa frase è riportata solo da storici da strapazzo come shelburn).
Nel 764 l'ex-re Ceolwulf di Northumbria morì e fu sepolto nel monastero in odore di santità.
Nel 796 ... -
- Fermo là, siamo nel 793 -
- Ah, già, hai ragione.
Comunque, da questi fatti avrai potuto capire che non si tratta di un monastero minore, ma di uno in cui hanno pregato e vissuto dei santi. -
Assunsi un'aria conveniente alla notizia
- Questo significa - continuò lui - che molta gente lascia e ha lasciato le proprie ricchezze a questo monastero, che, quindi, in questo momento è assai ricco e famoso, e questa fama, compresa la notizia sulle ricchezze, si è diffusa in Paesi molto lontani, fino ad arrivare sulle coste scandinave... -
- Ora comincio a capire perché i Vichinghi stanno venendo qua -
- E certo, tra l'altro sono pagani, vengono qua per la fama delle ricchezze, non per quella della santità, visto che sono pagani. -
Mi guardai intorno, sempre più sospettoso ed inquieto, e la vidi, la nave vichinga, non così grande come me l'aspettavo, che stava arrivando, ormai più vicina di quanto mi aspettassi...
Il canto dei gabbiani mi sembrò lugubre, questa volta, e un brivido mi corse su per la schiena.

Lindisfarne 793 16

Inviato da duepassi
il 22/01/2007 13.17.51 RE: Lindisfarne 793

Dalla nave "vichinga" giungevano ormai i canti di quei rudi guerrieri.
Uno di loro, che si chiamava Alan Hull, alzando il suo corno colmo di bionda birra, acclamato dai suoi, esclamò:
- Vi invito a cantare con me, una canzone che mi pare proprio adatta:
"All in the same boat" (="tutti nella stessa barca") da: Dance your life away (=bàllati via la vita)

Don't do much working but I pass my time
don't do much thinking but I use my mind
don't get much exercise can't find the time
I'm floating down the river, and it's fine."

e mentre i "Vichinghi" così cantavano, feci la mia contromossa
- e incominciai a cantare a squarciagola "Con te partirò" -

- Con te partirò:
navi che non ho mai
veduto e vissuto con te
adesso sì le vedrò.
Con te picchierò
i cari vichinghi
che, io lo so,
no no non esistono più.
Con te io li pesterò.

Skatuan Tamis impallidì
- fermati, amico, ti prego ! -
borbottai qualcosa, deluso, ma ormai dalla barca, inferociti dal mio sireneo canto, i "Vichinghi" puntavano decisamente a terra.
Skatuan sembrava incerto e perplesso, ma, visto che quelli della nave puntavano decisamente e irosamente verso di noi, si mise in posizione di guardia, e, rivolto a noi, comandò:
- Andate via, questa è una faccenda che è meglio che sbrigo da solo. Un uomo di pace, e un valente guerriero mi sarebbero più di impaccio che d'aiuto. -
- Io non ti abbandono. L'unione fa la forza. -
- Anch'io, sono uomo di pace, ma ho con me un bastone per difendermi dai briganti - esclamò il monaco (in un Old English che ho tradotto per voi), piantando i piedi per terra, ben larghi.
- Andate via voi due, vi prego -
- No -
- Non se ne parla nemmeno -
Ormai non era più il momento di far storie, il gruppo era ormai a contatto con noi, e il mio accompagnatore si prese il grosso di loro, mentre uno aggrediva il monaco, che però dimostrò di non essere una preda facile, e un altro aggrediva me.
Riuscii a difendermi egregiamente col bastone, finché li vidi scappare terrorizzati.... alle nostre spalle era apparso un lupo feroce.
Nessuna paura, era il mio amico venuto in nostra difesa.
Esultai
- Abbiamo messo in fuga i feroci guerrieri vichinghi dell'incursione su Lindisfarne ! Evviva ! Evviva ! Siamo stati grandi ! -
Skatuan non sembrava condividere il mio entusiasmo
- Che c'è, amico ? Qualcosa non va ? -
- Mi è sembrato un combattimento troppo facile -
e qui mi offesi perché sminuiva il mio coraggio e la mia valentìa e maestria bellica.
- Quelli - continuò - erano Inglesi, non Vichinghi -
- Ma come... - iniziai a protestare io, ma il monaco mi interruppe
- Visti da vicino, sono persone che conosco, persone magari un po' strambe, ma di qua.-
Ah, l'avessi saputo che quelli erano quelli del complesso "Lindisfarne", con qualche amico....
Chiusi gli occhi e strinsi con forza le mani.... ah che rabbia !

Inviato da gianniguelfi
il 22/01/2007 13.29.31 RE: Lindisfarne 793
Bello, ma quand' è che entra in scena Guelfisson?
Io mi diverto solo quando c' è lui.
Le sue avventure erotiche con numerose "dottir" vichinghe mi fanno impazzire. Non ne risparmia manco una, belle o brutte se le fa tutte quel mandrillone.
g :)

Lindisfarne 793 17

Inviato da duepassi
il 22/01/2007 14.03.18 RE: Lindisfarne 793

- Forse abbiamo sbagliato giorno... -
- Sarebbe anche possibile, visto che c'è chi dice che l'incursione sarebbe avvenuta l'8 giugno 793, verso mezzogiorno, mentre le cronache anglosassoni scrivono:
"on the sixth day before the ides of January"...-
http://cronologia.leonardo.it/battaglie/batta101.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Vichinghi
(che per Portland danno la data del 787)
http://www.etadellacquario.it/schedalibro.asp?idLibro=81
http://www.meteo.it/clima/storia/2206_awEpson.htm
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=35588
http://www.mitopositano.it/vichinghi.htm
e altri, mentre:
http://www.britannia.com/history/docs/776-99.html
e altri riportano:

A.D. 793 . This year came dreadful fore-warnings over the land of
the Northumbrians, terrifying the people most woefully: these
were immense sheets of light rushing through the air, and
whirlwinds, and fiery, dragons flying across the firmament.
These tremendous tokens were soon followed by a great famine:
and not long after, on the sixth day before the ides of January in
the same year, the harrowing inroads of heathen men made
lamentable havoc in the church of God in Holy-island, by rapine
and slaughter. Siga died on the eighth day before the calends of
March.

che è il testo a cui mi sono attenuto io.
(Vorrei sapere, però, la fonte della data di wikipedia e altri, che contrasta con quella riportata dalle cronache anglosassoni)
- Sapessimo almeno qual'è il giorno giusto...-
Guardai verso il mare, sobbalzai, e balbettai
- Chiunque abbia ragione, il giorno giusto è oggi ! -
Non lontane, erano visibili tre navi vichinghe colme di spaventosi guerrieri vichinghi, dall'aspetto orribile, e questa volta sentii la paura che mi faceva tremare le gambe.
Il loro aspetto era decisamente diverso, selvaggio, pauroso, e le loro armi minacciose.
- Con questi non possiamo farcela, sono troppi, e guarda che bestioni... -
Mi girai verso il monaco
- fratello Heathored, corra a nascondersi nei boschi, che questi stanno già tagliando la strada per il monastero -
Poi rivolto al mio amico spadaccino, gli chiesi, poco tranquillo
- Che facciamo ? -
Nuvole nere stavano coprendo il cielo, come a voler partecipare a quello scenario pauroso.

Inviato da duepassi
il 22/01/2007 14.06.01 RE: Lindisfarne 793
Risposta al messaggio "RE: Lindisfarne 793", inviato da gianniguelfi
ti terrò presente per il prossimo racconto.
Questo è ormai agli sgoccioli, e non ti conviene trovarti in mezzo proprio in questo delicato e pericoloso momento
:)

Lindisfarne 793 18

Inviato da duepassi
il 22/01/2007 14.57.58 RE: Lindisfarne 793

Le navi erano ormai a pochissimo da noi.
Skatuan mi consigliò di scappare, ma io non intendevo lasciarlo solo, anche se, a dir la verità, avrei preferito che le gambe non mi tremassero tanto.
E cché ccàvolo !
Non intendevo lasciarlo solo, ma, mentre quelli erano sempre più vicini, sempre più terrificanti, sempre più spaventosi.... trovai la forza per balbettare
- ...e se ci dessimo alla....ehm, volevo dire, se facessimo una ritirata strategica ? -
Ma prima che mi rispondesse, si aprì a poco da noi un passaggio spazio temporale....
- Quello si chiuderà tra pochissimo, presto, buttiamoci dentro, non possiamo certo restare qui -
- Che cos'è, quello ? - chiese fratello Heathored, in Old English
- Non ti riguarda. Tu, datti per i boschi, presto ! - gli rispose il mio amico spadaccino, spingendo me verso il passaggio.
Vedemmo tre uomini tuffarsi dalle navi e dirigersi verso il passaggio, in gran fretta, ma primo a tuffarsi dentro quel vortice fu il lupo, agevolato dalle snelle zampe.
Fratello Heathored, visto che noi ce la davamo a gambe, e dato che era un tipo sveglio, se la dette a gambe verso la foresta, scontrandosi contro un tipo che usciva di corsa da una capanna, tenendosi i pantaloni con le mani.
Si scusarono l'un l'altro, e mentre il monaco scappava verso la foresta, Guelfisson corse quanto più veloce poteva, cercando di non perdere i pantaloni che non aveva fatto in tempo ad abbottonarsi.
- ma tu guarda questo perverso di Shel, non mi ha dato neanche il tempo di concludere quello che stavo facendo, mannaggia a lui ! Una comparsata così breve ! -
ma ce la fece ad arrivare giusto in tempo, buttandosi nel passaggio che accennava a chiudersi, insieme ai tre delle navi.
Ai quattro o cinque Vichinghi autentici, che li avevano rincorsi, non restò che grattarsi i capelli, perplessi.
Davanti a loro, il passaggio s'era chiuso e le acque tornarono calme.
Si girarono verso il monastero.
Lindisfarne non era lontana.

Fine