giovedì 28 febbraio 2008

Congresso planetario scientifico di Berghem de Sura 1

Clamorosa scoperta scientifica del clarissimo prof Boffinacci, premio Nobel per la fisica 2012 !
Il nostro corrispondente Trepassi è andato al congresso planetario scientifico di Berghem de Sura, per seguire i lavori dei più importanti scienzioti del momento sui metodi per influenzare il clima, il percorso migratorio dei salmoni azzurri della baia di Oneminuteago, e sulla previsione tendenziale asintotica bisestile dello zodiaco cinese.

Per quanto riguarda le previsioni cinesi, qualcuno ci ha ammollato questo scritto, su cui non ci sentiamo di prendere posizione:
甲秀楼位于城南南明河中的一块巨石之上, 始建于明万历二十六年(1598年),按照原貌修复的甲秀楼为省级文物保护单位。楼高约20米,三层三檐攒尖顶,雕梁画栋,华丽宏伟,底部用贵阳郊区的赭红石作基脚。门窗为细木条镶冰纹花纹,刻有雄狮、龙凤、麒麟、花卉等图案,生动传神。原有四棵杉木大柱,外加漆膜保护。阁壁嵌有明清文人墨士题咏甲秀楼的题记碑刻和楹联匾额多方。登楼眺望,山川田野尽收眼底。远处峰峦叠翠,近处江波滚滚。甲秀楼借助浮玉桥与两岸接连。浮玉桥现在也整修一新,桥上还新装了12盏玉兰花形华灯。新建的涵碧亭,座落在桥中部,高7.7米,宽3.6米,小巧玲珑,十分精致。亭的石柱上镌有清咸丰年间贵阳知府汪炳嗷的对联:“水从碧玉环中出,人在青莲瓣里行”。
....boh, sarà, ma mi viene il dubbio di aver sbagliato foglio...
ma tanto voi lo conoscete il cinese ? No ? E allora !.... che ve ne importa ? Qualsiasi cosa dica, a noi...

Congresso planetario scientifico di Berghem de Sura 2

Ma veniamo ai salmoni azzurri. Qualcuno ci ha chiesto se non dovessero essere rosa... signori !....rosa è per le femminucce. Qui si parla dei maschietti, e quindi azzurri.
Pare che, secondo gli studi dell'illustre Onestone, una vera autorità in campo scientifico, grande studioso di salmoni e di ceneriere svedesi, questi pesci migrano in massa nella stagione sportiva per seguire le trasferte di campionato, e questo spiegherebbe l'andamento apparentemente contraddittorio del loro comportamento, a volte allegro, fino all'euforia, altre volte triste, fino all'abbattimento mortale, con emissioni di suoni strani, a volte gioiosi, a volte infelici, e spesso assai arrabbiati. Tutto questo dipenderebbe dall'esito della partita, e dal comportamento del pesce squalo, che pare non partecipi attivamente a questi incontri, ma funga come da arbitro.
L'altro studioso che si occupa di questa questione, il cino-canadese Yu Kon, ha affermato di essere capace di comprendere il linguaggio di questi sensibili animali, e che si parlerebbe delle corna del pesce squalo, ma questi risultati sono aspramente contestati dagli scienziati europei che fanno rilevare che il pesce squalo non presenta corna, e quindi la presunta traduzione sarebbe arbitraria.
Vedremo gli sviluppi di queste interessanti ricerche.

Congresso planetario scientifico di Berghem de Sura 3

Ma veniamo alla ricerca più acclamata e seguita, quella che tra quattro anni porterà il suo autore al premio Nobel (mi dice infatti la domestica del conte de' Conti che l'illustre scienziato sarebbe ampiamente ammanigliato).
Dunque, il prof. Boffinacci, vero orgoglio della nostra ricerca, essendo lui belga, nonostante il cognome italiano, avrebbe trovato un metodo per contrastare i cambiamenti climatici.
Si tratterebbe del metodo delle rotazioni antiuragano. Cioè lunghe, immense catene umane che si muoverebbero, nell'emisfero settentrionale, in senso orario, e, nell'emisfero meridionale, in senso antiorario, per contrastare le forze di Coriolis che fanno ruotare gli uragani in verso opposto.
Sembra che per la buona riuscita dell'esperimento, che terrà impegnati milioni di persone nell'indispensabile lavoro di circolare, sarà necessario erogare un finanziamento di 400 milioni di euro. 300 dei quali andrebbero nelle tasche dell'illustre scienziato, per mettere a punto perfezionamenti del geniale sistema. Gli altri cento servirebbero a far mangiare e dormire i camminatori.
- Ma siamo sicuri che funzionerà ? -
L'effetto sul clima sarebbe verificato nel 2100. Ma i finanziamenti partirebbero subito, naturalmente.
- Non so perché, ma anche questa importante scoperta scientifica a me sembra una... -
Zitto ! Vuoi forse farti espellere ? Non sai che chi si oppone a queste tesi viene espulso dalla comunità scientifica ?
- Addirittura ? -
Non ancora, ma c'è già chi lo richiede.
- Ah, beh... -

Congresso planetario scientifico di Berghem de Sura 4

L'ultima notizia esito a darvela.
- Perché mai ? -
E' al limite, prendetela col beneficio dell'inventario, magari è solo uno scherzo di cattivo gusto...
- Beh, spara -
Perché, la conoscevi già ?
- Non capisco -
Hai detto "spara", e in effetti questa proposta viene dal gruppo di fuoco di una associazione killers anonimi, in sigla AKA.
- Addirittura ? -
Pare che la mafia voglia i finanziamenti del piano climatico, dicendo che la sua azione migliorerebbe drammaticamente (come dicono gli Inglesi) il clima.
- Ma che dici ? -
Siii, ogni morto accoppato è tanta CO2 in meno, perché non respira più e quindi non emette anidride carbonica.
Poi la cosa va nello stesso senso del "Rientro Dolce".... più morti amazzati, più rientro...
- Ma va ! -
Sembra che l'AKA si sia impegnata a uccidere le persone con metodi altamente scientifici e naturali, senza uso di CO2, o pesticidi, ma solo con metodi rapidi, antiinquinanti, nel rispetto delle norme ONU.
- Non ci posso credere ! Le norme ONU direbbero come si devono uccidere le persone ? -
No, no, ma dicono che bisogna, in genere, usare metodi naturali, e quelli dell'AKA si sono impegnati a strangolare con le mani, assolutamente pulite (per non inquinare), e a pugnalare la gente piuttosto che avvelenarla, non sia mai !
Nesun cadavere nascosto nel bagagliaio delle auto, perché le auto inquinano e ti deteriorano l'impronta ecologica...
- Ma va la, e io ti sto pure ad ascoltare ! Questo però è troppo, non voglio sapere più niente ! -
Ti posso almeno parlare della scoperta dell'acqua calda ?
- No, è cosa antica -
Pare che a causa del riscaldamento globale, anche l'acqua si scaldi più in fretta, e...
- Basta, vattene ! -
E va bene, ma io che c'entro ? T'arrabbi con gli scienziati e te la prendi con me. Non è giusto, ecco !

:-)

lunedì 25 febbraio 2008

Ninna nanna di Brahms - Santuario del Frassino

Per Flavio e Rosaluna.

venerdì 22 febbraio 2008

No more excuses !

Tutto posso sopportare, e devo sopportare pazientemente, e va bene.... lo sapete che ho un carattere dolce e paziente
ma a tutto c'è un limite
Dico io, sono giorni e giorni che mamma dorme con Rosaluna, nell'altra stanza
e quel bel lettone morbido rimane mezzo vuoto
Dico io, ma come devo farvelo capire che sarebbe ora che mi ci faceste dormire un poco anche a me, che mi piace star comodo comodo, e per quel letto ho una vera passione
Eppure, che m'è toccato fare per farlo capire al mio babbo
Intanto, sta al computer fino a tardi
e intanto io aspetto
poi viene, e fa finta di niente
Io, sapete, ho il sistema del silenzio assenso
mi lamento finché non indovinate che voglio,
e come altro potrei farlo capire, visto che non parlo ?
E allora, incominciamo:
hmm, hmm
niente di niente
proviamo più forte
hmmm, hmmm, hmmm
mi gira dall'altra parte
ahi ahi, non ha capito niente
beh, è vero che di solito è questo quello che voglio
ma ora c'è quel bel lettone a disposizione...
hmmm, hmmm, hmmm
niente da fare, mi ha solo rigirato
e io riprovo
e lui mi rigira
insomma facciamo questo un altro paio di volte finché mi chiede che c'ho...
e che potrei avere ?
E come faccio a dirglielo ?
hmmm, hmmm, hmmm... vediamo se capisce

Finalmente, e che c'è voluto
abbiamo conquistato il lettone !

Con la costanza si ottiene tutto !

giovedì 21 febbraio 2008

drammatica notizia in casa Shelburn !

dal teleshelburn:

Le frenetiche indagini del detective Shelburn Holmes confermano il dramma conclamato disperatamente dall'afflitta ed affranta Rosaluna:
il ciuccio è sparito, non c'è più !

Ebbene sì, su un episodio così increscioso non si può non spendere fiumi di parole, invocare provvedimenti urgenti, interventi risolutori, spendere lacrime urlando la propria disperazione a bocca larga e spalancata....
oh, dura terra perché non t'apristi ?

Ma anche la tragedia più inquietante, nera e commovente può avere un finale sorprendentemente sereno e rassicurante:
ebbene sì, dopo affannose ricerche il ciuccio è apparso di nuovo

nuntiamus vobis gaudio omnium magno, habemus ciuccium, et manere serenae et felices possumus !

lunedì 18 febbraio 2008

il terrore vichingo viene dal sud

Oggi sono andato al capanno dove si prenotano i posti al remo per i drakkar che partono dai fiordi parte nopei e parte vichinghi.
Da galleggiante nuotatore quale sono mi sono offerto di percorrere il tragitto a nuoto, ma quando ho saputo che superava i cinque chilometri (uffa, com'è fuori mano questa Romastad...) mi son detto che la distanza era troppa per un nuotatore non allenato come me. E così a malincuore ho accettato un posto di cannottiere al remo (era disponibile anche lo slippino intimo, ma non ho voluto esagerare con la confidenza) del drakkar delle 6.24 che attraccherà al porto di Termini alle 8.33 (orario norvegese, che è poi sempre quello nostro, visto che la Norvegia ce l'abbiamo proprio qui sopra... come una spada di Damocle, e speriamo che non caschi).

Se poi qualcuno storce il naso sentendomi parlare di nave su un tragitto terrestre, vorrei far presente che facciamo il pieno alle stazioni di una nota marca di benzine.... avete visto la pubblicità ? Se loro vanno in barca, anche noi, per i chiodi di Thor (che, se ha il martello, dovrà pure avere i chiodi, no ?).

Ma che tristezza se quando arriverò sarò proprio solo (nessuno ha risposto) e dovrò prendere caffè e cornetto da solo.
Mi dicono dalla regia che in ogni caso non verrà servita l'aringa salata, purtroppo.

Bless bless
Duepassur

domenica 17 febbraio 2008

IL DRAKKAR DI DUEPASSUR



Pericolosa incursione vichinga a Roma

Si avvisano i naviganti che è stata segnalata una nuova spedizione vichinga a Roma, che si terrà il giorno martedì, 19 febbraio 2008.
Non sappiamo ancora con quale drakkar giungerà nella capitale, ma le nostre spie vi informeranno per tempo.
Tenersi dunque lontano, in mattinata, dalla zona di stazione Termini, dove dovrebbe attraccare il drakkar pirata, riconoscibile dagli scudi appesi fuori bordo, e dalla paurosa testa di drago.
Se mancassero questi segni così evidenti, si tratta comunque del drakkar proveniente da sud, e cioè da Múspellsheimr, detta anche Napolistad o Munnezzland (per colpa dei pecorari... mai fidarsi degli allevatori scanii).
Se qualche temerario/a osasse affrontare il temibile vichingo, garantiamo cornetto e caffè,
ma non osasse offrirsi di pagare, perché il difensore di Asgarðr non glielo permetterà, per il martello di Thor, e la pinza di Odino ! (Questa della pinza di Odino mi risulta nuova...).
Che il frassino sacro di Yggdrasill vi protegga (un albero può sempre proteggervi dal sole...) e avvisate quanta più gente possibile che si metta in salvo.

Vostro Duepassur

ps
non prendete queste frasi troppo sul serio, è solo per scherzare. Sono cattolico, naturalmente.

Una giornata assai faticosa.

Uffa, oggi è stata una giornata delle peggiori.
Non se ne può più, e non chiedetemi di aver pazienza, perché la pazienza non è il mio forte.
Però, quando fate quello che voglio, lo so apprezzare.
I guai sono iniziati stanotte, che mi sono svegliata con una fame, ma una fame che non vi dico.
Mia mamma dormiva, e c'è voluto del bello e del buono per svegliarla. Ho dovuto tirar fuori tutto il fiato che avevo, caspiterina.
Non vi dico stamane, e durante tutto il giorno.... che ci devo fare, non sopporto di essere cambiata. lo trovo così fastidioso...
e i vestiti, e i pannolini, e questo e quello (mica vorrete che entro in dettagli intimi ...?), che noia !
Ma il colmo è stato quando mi hanno voluto metter un gilè di lana, colla scusa che fa freddo.
Una cosa insopportabile !
Ho strillato come una pazza, ma quelli sono tanto più grossi di me, poverina, e non ce l'ho fatta a farli ragionare.
Così me l'hanno messa a forza, e ho dovuto far buon viso a cattivo gioco.
E poi, una cosa che non sopporto è quell'aria che si forma nel pancino... dannazione, è proprio insopportabile.
E poi mi hanno voluta lavare a forza. Ma mi ero lavata già ieri.... e ogni giorno con quest'acqua, e poi dicono che c'è l'emergenza siccità, e ne consumano tanta per lavarmi.... quasi quasi telefono al wwf o al telefono azzurro.
E poi, dico io, quando mi sveglio e vorrei essere passeggiata, mica scattano subito. Certe volte mi fanno proprio strillare. Che a me passeggiare fa bene, l'ha detto il pediatra che il moto fa bene.
E poi a me piace stare a pancia in giù, che vedo bene dove mi portano.
Oggi però, vi dicevo, è stata una giornata terribile, faticosa. Dopo essermi riposata qualche giorno dalle fatiche del parto (avrò pur diritto di dormire, visto che sto pure faticando tanto per crescere, no ?) oggi ho impiegato molto tempo ad un'attenta osservazione delle persone che mi circondano.
Bene tenerli d'occhio questi tipi qua, non si sa mai.
Zio Flavio mi ha sorriso, zio Lucio mi prende in braccio ogni tanto. Direi che si sta comportando bene.
Mamma e la nonna sono la mia salvezza. Sono quelle che si prendono più cura di me. Tutti mi riempiono di coccole e il nonno si è pure tagliato i baffi.
Ma nonostante l'affetto di tutti, devo strillare per ottenere la giusta attenzione.
D'altra parte è bene che capiscano subito chi comanda in questa casa.

Rosaluna

venerdì 15 febbraio 2008

L'IMMAGINE DEI VENTI.




giovedì 14 febbraio 2008

mercoledì 13 febbraio 2008

cucù..il tesoretto non c'è più

[ satira on ]

signurì, ma cche dite ?
come non c'è più ?
guardate qua, attento però, guardate con attenzione:

ecco, qui ho tre carte, e qui ho il tesoretto
ecco
metto il tesoretto sotto questa carta
avete visto bene ?
seguite con gli occhi, seguite bene
che non c'è trucco e non c'è inganno
ecco
mescolo le carte, mescolo ancora, e ancora

ecco,
dov'è il tesoretto ?

su, che è facile
avete seguito le mie mani mentre mescolavo, no ?
e allora, dov'è il tesoretto ?
Al centro ?
ahi, ahi, dovevate stare più attento...
vedete, signurì
(napoli-schioppa gira la carta al centro, ma il tesoretto non c'è)

qui non c'é,
e allora dov'è ?
(sul tavolino sono rimaste due carte coperte e una scoperta)

signurì, provate ancora
altre cinquanta euro, e potete girare la carta
su
che ora è ancora più facile
dov'è il tesoretto ?

ma come ?
signurì, mi avete girato la carta a destra....
ma allora non avete capito niente !
Con un governo di sinistra mi girate la carta di destra !
E per forza non c'era il tesoretto sotto.

Su, su non ve la prendete signurì
che vi faccio puntare sull'ultima carta rimasta coperta.
Le solite cinquanta euro
e la vincita è sicura

allora,
dov'è il tesoretto ?
dov'è ?
(viene girata anche l'ultima carta, ma il tesoretto non è nemmeno lì sotto)
mi dispiace, signurì, avete perso.
- ma come è possibile, quest'è un imbroglio ! -
Ma quale imbroglio, voi non siete state attento
a chi se l'è filata mentre giravo le carte....

(un'ombra a forma di mortadella svolta l'angolo e si allontana...)


:-)

[ satira off ]

HANNO INIZIO LE AVVENTURE TINTE DI GIALLO


Clamoroso: avvistato il serial salsiccer !

Clamoroso: avvistato il serial salsiccer !

Ci giunge notizia dalla nostra redazione di Napoli di un clamoroso avvistamento del manigoldo più ricercato d'Italia, quell'impareggiabile farabutto del serial salsiccer, beccato in flagrante con una busta di salsicce !
La notizia clamorosa ha scatenato la curiosità dei passanti, e l'avidità giornalistica di fotografi e reporter che si sono scatenati alla sua caccia.
Prima che giungessero sul luogo per effettuarne l'arresto i detective più famosi del momento, quali Shelburn Holmes, Aaron MacVolt (detto Mac Volt-Aaron) , e l'ispettore Tintenfisch, il giornalista Trepassi del Lerici Tribune è riuscito ad intervistare il latitante.
- Sig. Serial salsiccer, può concederci un'intervista prima dell'arresto ? -
- Perché, chi devono arrestare ? -
- Lei, no ? -
- E perché mai ? -
- Ma scusi.... è evidente, colto colle mani nel sacco ! -
- Perché, lei vede un "sacco" ? -
- E' un modo di dire. Si insomma, l'abbiamo beccata con un pacco di salsicce -
- Ah quelle... -
- Salsicce di cinghiale, corpo del reato colto in flagrante -
- Ma quali salsicce di cinghiale.... queste sono salsicce di mio cognato -
- Di.... suo cognato ! -
Qui il povero Trepassi, colto in contropiede, impallidì e non riuscì a proferir parola, agghiacciato dal pensiero di quel povero cognato fatto a pezzi, triturato, con aggiunta di sale e sapori vari, e trasformato in salsicce. Oh, pensiero orribile, terrificante ! Un caso di cannibalismo conclamato nella civile Europa, oh quale orrore !
Già immaginava il titolo cubitale sull'Ambra's Post, il prestigioso quotidiano che usciva mensilmente ogni settimana:
"Frightening, horrid, horrible discovery in Serial Sausageater's bag... his brother-in-law cut to pieces, and transformed in fine flavoured sausages... twenty cents a piece..."
Già... risulta che il cognato fosse, pace all'anima sua, un accanito fumatore, e forse il serial salsiccer avrà voluto provare un tipo di salsiccia dal gusto affumicato...
- ehi, ma che hai capito ? Sono di mio cognato, nel senso che me le ha date lui... -
- oddio, che frainteso ! -
- volevo ben dire ! -
- eh, si, perché invece queste salsicce sono... -
- di Minori -
- di minori ? oddio - e qui il pvero Trepassi, colpito dall'orrore, svenne direttamente, al pensiero di quei piccoli bambini, di quei minori.... no, non oso nemmeno scriverlo...
- ehi, Trepassi, ma ti è dato di volta il cervello ? -
- Mostro, assassino, pedofilo ! -
- ma quale mostro, ma quale assassino, ma quale pedofilo !.... ma che stai dicendo, sei impazzito ? -
- Impazzito, io ? ma se l'hai detto tu che le salsicce sono di minori.... poveri bambini innocenti, come hai potuto ? -
- Ma quali "minori" ! Ho detto "Minori" con la "M" maiuscola, la città sulla costiera amalfitana, per interderci, dove mio cognato ha comprato le salsicce che mi ha regalato.
Ma che ti sei creduto ?
Trepassi tirò un sospiro di sollievo, guardò il cielo, e fece una prece sottovoce, ringraziando l'Altissimo di essersi sbagliato.
Nel cielo, tra una nuvole e l'altra, giocavano felici stormi di uccelletti svolazzanti e gioiosi.

martedì 12 febbraio 2008

Renaud, Mistral Gagnant

Non so il senso delle parole, la musica mi piace molto.

com’eran belle, com’eran fresche le rose…4


и безмолвно = e silenziosamente
и пристально = e intensamente
смотрит = guarda
на небо, = il cielo
как бы = come se
выжидая = aspettasse
появления = l'apparire
первых = delle prime
звезд. = stelle
Как = come
простодушно-вдохновенны = ingenuamente ispirati
задумчивые = pensosi
глаза, = (sono gli) occhi,
как = come
трогательно-невинны = con emozione, innocenti
раскрытые, = aperte
вопрошающие = interroganti
губы, = (sono le) labbra

Silenziosamente guarda il cielo,
come in attesa delle prime stelle,
ingenuamente ispirati son gli occhi pensosi,
le labbra innocenti e belle;

RACCOGLI FIOR DA FIORE.

Sono le parole che mia madre ha lasciato scritto sulla pagina interna di copertina dei suoi libri preferiti, libri che ho già letto o che mi appresto a leggere quando vi trovo questa scritta, ma sono testi affatto diversi per autore e contenuti, E dunque che cosa ha inteso dirci nostra madre ?
Parlava per me o per mia sorella o per entrambe ? Non so. So soltanto che vuole dirci qualcosa ogni volta ed io aspetto di rivederla di là per parlarne insieme a quattr'occhi. Intanto già mi figuro di parlare con lei e.......

sabato 9 febbraio 2008

Carlo Colombara sings La Calunnia

E se non fossero calunnie ?

APPUNTI PER IL RITRATTO DI UN "eroe" DEI NOSTRI TEMPI

Antonio Di Pietro.
Voi sapete che ha iniziato la sua carriera nello Stato come Segretario comunale, poi Commissario di PS, Procuratore dalle manette facili e infine ministro.
Ebbene stavo dicendo del Sindaco di quel paesino bergamasco, una sera mi invitò a cena.
Si entrò nel discorso perchè era il momento del buuummmm di tangentopoli,
Questo ex Sindaco mi disse in dialetto bergamasco...
.....ma cume el fa a met in galera tute ste brave persune, me en conosi tanci e nesun el se met in sacocia i danè ma i servis per fa tanti mestè per la politica..... e si che l'era anca amis de tanti che la metu en galera e l'andava fò a mangià insema tut le sire en ti post endue se spend en sac de muneda......e pensà che quel lì quand che l'era chi de nun l'era en pistola che el fava la cresta anche sui matiti...

(Di Gioacchino )

giovedì 7 febbraio 2008

E' IN VOLO PER FRANCISCA

Forza che il viaggio è lunghetto.

Divento Nonna...........

no comment!!!

Com’eran belle, com’eran fresche le rose… 3

И = e
вижу = vedo
я себя = io stesso
перед = davanti
низким = ad una bassa
окном = finestra
загородного = (di una) di periferia
русского = russa
дома. = casa.
Летний = L'estivo
вечер = vento
тихо = placidamente
тает = nasconde
и переходит = e passa
в ночь, = nella notte

Mi vedo davanti ad una finestra
di una casa di periferia;
all’incalzare della notte
la sera d’estate dolcemente svanisce via;


в теплом воздухе = nell'aria tiepida
пахнет = si sente l'odore
резедой = di reseda
и липой; = e di tiglio
а = e
на окне, = sulla finestra
опершись = appoggiata
на выпрямленную руку = sul braccio dritto
и склонив = e inclinata
голову = la testa
к плечу, = sulla spalla
сидит = siede
девушка - = una ragazza

un profumo di cedri nell’aria tiepida,
e, sul braccio appoggiata,
alla finestra siede una ragazza,
sulla spalla la testa inclinata.

mercoledì 6 febbraio 2008

Com'eran belle, com'eran fresche le rose.....

com’eran belle, com’eran fresche le rose… 2

Теперь = ora
зима; = (è) inverno
мороз = il gelo
запушил = appanna
стекла = i vetri
окон; = delle finestre
в темной комнате = nell'oscura stanza
горит = arde
одна = una sola
свеча. = candela
Я сижу, = (io) siedo
забившись = essendo stato dimenticato
в угол; = in un angolo
а = e
в голове = nella mente
все звенит да звенит: = tutto risuona e risuona

Как хороши, как свежи были розы...
= com'eran belle, com'eran fresche le rose...

Or’è inverno, il gelo appanna i vetri;
siedo in un angolo pensosamente,
mentre arde una candela sola
risuona e risuona nella mente:

com’eran belle, com’eran fresche le rose…

com'eran belle, com'eran fresche le rose... 1

Как = come
(1) = erano
хороши, = buone
как свежи = com('eran) fresche
были = (1)
розы = le rose
Где-то, = in qualche dove
когда-то, = in qualche quando
давно-давно = tanto tanto tempo
тому назад, = fa
я прочел = (io) lessi
одно = una
стихотворение. = poesia
Оно = ( )
("esso", perché "стихотворение" è neutro, ma per noi "poesia" è femminile)
скоро = presto
позабылось мною... = lo dimenticai, uscì dalla mente mia
но = ma
первый = il primo
стих = verso
остался = rimase
у = presso
меня = di me
в памяти: = nella memoria
Как хороши, как свежи были розы... = com'eran belle, com'eran fresche le rose...

In qualche luogo, non so quando,
tanto, tanto tempo fa, lessi una poesia,
presto la dimenticai, ma
il primo verso rimase nella memoria mia,

com'eran belle, com'eran fresche le rose...

ROSALUNA

La prima nipotina del blog. Aspettiamo le altre.
O gli altri.

martedì 5 febbraio 2008

Dvorak - Symphony No. 9

A Guido, perché sa rendere nuove le cose antiche. Grazie Guido

FRANCISCA, ALICE...

perché lei si e voi no ?

lunedì 4 febbraio 2008

POVERO GUIDO !!!!!!!!!!!!!!


Se gli metti gli stivali delle sette leghe forse potrai sperare di raggiungere prima gli amici.
Prova a vedere se almeno ti presta i suoi il Gatto

sabato 2 febbraio 2008

CIAO IPPOLITA !

IL CERUSICO

Storia improbabile delle malattie 10

sindrome vaccina della mucca pazza

11-02-2001, 12:17
shelburn

La mucca dicono che sia pazza,
ed io ch'ero pazzo per la mucca,
cosa mangerò?

Non è inglese, è d'un'altra razza,
pascola libera tra Grosseto e Lucca,
ed è sana, però.

Perfida, prepotente Albione,
tu che in giro l'hai venduto,
(e questo è un fatto risaputo),
tieniti tu il maledetto prione!

Storia improbabile delle malattie 9

21-05-2002, 18:32
shelburn

Mal d'Ive

Mal d'Ive, trattasi di malattia tipicamente estiva, del genere esotico-balneare, con punte di palmite, marite e spiaggite.
- Come si guarisce? Si prende la tachipirina, un antibiotico, un antidiuretico... che cosa? -
- Si prende l'aereo. -
- Quante volte al giorno? -
- Basta una volta, prima dei viaggi, e una al termine del periodo di degenza -
- .. in ospedale? -
- Chiamiamolo pure così, l'importante è che l'amaca (non si usa un normale letto), sia sotto delle belle palme, e non manchi su un tavolinetto accanto... -
- Il termometro?... una flebo?... dei cerotti?... insomma cosa? -
- Un bel bicchiere d'aranciata! -
- Oh, capisco... lo scorbuto, le vitamine... tutto giusto, tutto giusto! -

Storia improbabile delle malattie 8

06-12-2001, 18:27
shelburn

Ascensorite

Malattia subdola, caratterizzata da lunghi periodi di attesa tra un ascesso (da cui il nome…) e l’altro.
Infatti, la fase di discesso può talvolta essere saltata con un trattamento podistico, la cui unica controindicazione è che l’impaziente finisce per sentirsi sempre più giù.
I primi sintomi sono facilmente riconoscibili, come l’ansia di premere qualsiasi pulsante si trovi nei paraggi, in discesa o in salita che sia, e di tutti gli ascensori, nonché montacarichi presenti nei paraggi, o l’ansia di premere e ripremere lo stesso pulsante fino al formarsi di caratteristici calli blu sul polpastrello dell’indice.
Conviene, comunque, calmare il paziente, convincendolo che comunque il periodo di latenza potrebbe anche essere molto lungo. Nell’attesa ci si può formare una cultura mostruosa, leggendo un’intera enciclopedia o l’intera opera storica di Tito Livio. Le gentili pazienti potrebbero utilmente impiegare il tempo producendo due o tre maglioni fatti a mano.
Non è possibile guarire definitivamente da questa malattia, ma solo superare gli attacchi più acuti. A tale scopo, però, bisogna avere un piano di cura. Spesso uno non basta, e c’è chi ha un secondo piano, chi un terzo, e così via, a secondo di quanto le ambizioni di ognuno ci vogliano portare in alto.
Esistono anche sindromi particolarmente asteniche che portano il paziente ad un estremo livello di prostrazione, tale da impedirgli di premere il bottone del proprio piano, ed addirittura gli impediscono di chiedere agli altri di premerlo per lui. Queste sfortunate persone sono costrette ad andare su e giù per il palazzo finché qualcuno non si fermi al piano a cui devono scendere loro.
Caratteristica di questa sindrome è pure la caratteristica sensazione di abbattersi od elevarsi. L'ascensorite costituisce anche prova del monito cristiano che chi vuole di più avrà di meno, ed avrà, invece di più chi ha minori pretese: infatti a chi pretende un terzo, è concesso un minor tempo di fruizione dello splendido mezzo tecnico, rispetto a chi si accontenta di un decimo, a cui, invece, è concesso un passaggio, ed un divertimento molto più lungo.
Alcuni ascensori sono forniti di una diabolica macchinetta che pretende dagli incauti visitatori monete dal taglio più strano (come la dieci lire) ormai completamente scomparsi dalla realtà italiana..

Storia improbabile delle malattie 7

02-12-2001, 19:48
dodi

io conosco

la matematichite

in forma acuta
prende gli allievi il giorno del compito di matematica. Si manifesta con grandi conati di vomito e male di pancia . Si consiglia la permanenza a letto fin che finisce il compito. Dopo il momento topico , finisce tutto in un batter d'occhio.

In forma cronica
si manifesta con svogliatezza, scarsa attenzione, risatine maldestre, sguardi fuori dalla finestra e assoluta incapacità di percepire il suono delle parole pronunciate in zona cattedra.I colpiti dalla forma cronica sono incapaci di scrivere con la penna x+ 2 = 3 e anche il più breve accenno all' incognita li mette in uno stato di agitazione perenne.
Consiglio alle madri un non fugace allontanamento dalle aule scolastiche perchè la malattia è perniciosa e contagiosa ..
un bel lavoro come meccanico o comunque pesante e tedioso potrebbe portare alla guarigione immediata. La cura non è sicura.

Storia improbabile delle malattie 6

02-12-2001, 12:18
shelburn

Una nuova malattia, la pulmanite

Diffusa soprattutto nei centri abitati, e, in particolare, tra le persone in corriera. Colpa dello stress ?..della difficoltà di comunicare ?..del costo della benzina ?
Caratterizzata da molti scossoni, e veri e propri arresti (chiamati, con termine tecnico: fermate), si differenzia molto dall'autismo, altra sindrome che colpisce l'apparato circolatorio delle nostre città.
I sintomi sono l'aspetto un po' abbonato, la caratteristica figura schiacciata e afflitta da una mobilità a volte decisamente compromessa. Notevoli miglioramenti di questo aspetto si riscontrano in sede di controllo, dovuti alla fuoriuscita spontanea, ed a volte precipitosa, di materiale che potremmo definire "poco pagante", o, addirittura, privo di titolo (di viaggio).
In uno stadio avanzato della malattia (quale potrebbe essere il "Delle Alpi" o "l'Olimpico") il malato irrecuperabile si riconosce per l'utilizzo dell'autobus anche ai fini di spesa in supermercato. Carico di buste, piene d'ogni cosa, e spesso in precario equilibrio, si espone a pericolose complicanze dovute ad eventuali brusche frenate, che possono sfociare nella "rotolite" (con perdite di acquisti, e, di conseguenza, di peso, che però non hanno effetto sulla linea, perché il pulman continua la sua strada imperterrito, senza fermarsi).
Esistono, purtroppo, forme degenerative della malattia, assolutamente da condannare e da cui stare alla larga. Una di queste forme altamente patologiche è collegata all'insofferenza allo stretto contatto con altre persone, che porta via la serenità, la calma, la pazienza, e, talvolta, il portafoglio..
Altra forma, diversa, ma anch'essa assolutamente da evitare, è quella che si manifesta alla palpazione. A differenza di altre malattie, in cui è il medico a palpare il paziente.. in questi casi è il malato stesso che provvede all'uopo, su persona di suo gusto, eventualmente "poco" paziente. In casi particolarmente gravi questa sintomatologia può portare alla morte (della mano), escluso l'arresto cardiaco, ma non quello in flagranza.
Per evitare di essere coinvolti in questi spiacevoli aspetti della malattia, in genere è sufficiente sedersi.
Ed è proprio questo un aspetto che contraddistingue questo morbo: i malati sono capaci di stare comodamente seduti durante la corsa, a differenza degli atleti che corrono i cento metri, o la maratona. Quelli, infatti, non riescono a fare la corsa da seduti, gli imbranatelli.
Per sottrarsi, infine, ai danni peggiori indotti da questo male, che a volte dà multa sofferenza, non c'è bisogno di costose ricette mediche: basta un semplice biglietto.

Storia improbabile delle malattie 5

15-11-2001, 09:53
shelburn

Irridologia

Questa volta non parliamo di una malattia vera e propria, ma di una medicina alternativa, la omoantipatichia, di cui l'irridologia è una branchia particolarmente significativa.
La cura avviene, secondo i principio di similia similibus che vuol dire che se lui ha detto peste di te, te sei autorizzato a dire corna di lui.
Si articola dunque in attacchi di sarcasmo, spesso assolutamente gratuiti (anche i poveri ne possono così beneficiare, ma non ne vanno dispensati gli stessi ricchi).
Ecco un esempio di trattamento curativo:
"..e tu saresti pure un laureato...ma va a quel Paese!", da prescrivere almeno tre volte al dì, con indicazione precisa del Paese di destinazione...

Si raccomanda di prendere in cura solo "pazienti", perchè questo tipo di trattamento espone il medico curante stesso a pericolose crisi di rigetto da parte di malati "privi di pazienza".

15-11-2001, 11:03
shelburn

PS

Per maggiore comprensione del post precedente (qualcuno sostiene che non tutti conoscono certe branchie della medicina), raccomando di non confondere l'iridologia, branchia autentica della omeopatia che cura i pazienti partendo dall'analisi dell'iride, in cui sostiene si manifesterebbero segni riconoscibili di tutte, credo, le malattie,
con l'irridologia da me sopra presentata, che ha in più sia una "erre" che un turpiloquio spesso vivace e spassoso

Storia improbabile delle malattie 4

18-10-2001, 18:35
shelburn

Aggiornamento medico

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Dalle cartelle cliniche di Shelburn.
Riportiamo il seguente caso realmente accaduto, più o meno così:
Bruno - "insomma, in che ristorante vogliamo andare?"
Shel - "mah...mah...non so...va bene quello giapponese?"
Bruno - "Ma non ci sono ristoranti giapponesi, a Napoli"
Shel - "Giapponese? Oh, scusami, volevo dire cinese..è stato un lapis"

Come tutte le malattie, anche la "matite", che abbiamo trattato precedentemente, può dare luogo a pericolose complicazioni. Trattandosi di un morbo che colpisce la cavità orale, non stupisce che la complicazione più temuta sia, appunto, il "lapis linguae" (detto anche, erroneamente "lapsus").
NB
In caso di errata terapia, un trattamento a base di gomma cancellerà ogni traccia della malattia.

Storia improbabile delle malattie 3

24-09-2001, 00:43
shelburn

Sindrome di Alzaimer

Il lunedi mattina inizia la sindrome di alzaimer. Non ce la faccer proprio, sbatter de qua e de là, esser uno straccer.
Mi guarder nello spekkio: mi metter paura.
Eppure ghe xe da lavurèr...non saper kosa aver detto, il lunedi mattina non mi capiscer nemmeno da me...prender la cartella, sospiro..e via..inizia una nuova settimana: auguri a tutti di buon lavoro! (Però.. )

24-09-2001, 21:35
shelburn

Matite

colpisce chi ha dubbi e perplessità, che assume la caratteristica posizione della malattia, con una mano a grattarsi la capoccia (infatti questo morbo provoca un irresistibile prurito), e incomincia a emmettere flebili lamenti.
"ma,...ma,...ma..."

24-09-2001, 21:36
shelburn

Scoliosi

Tipica deformazione ossea che si manifesta in chi ha l'abitudine di dormire sugli scogli

24-09-2001, 21:39
shelburn

Camionite

malattia traumatica contagiosa (il danno avviene, infatti, per "contatto" con il camion).
Ne sono stati afflitti persone note in questo sito, come Polifilo, recentemente, e Shelburn, molti anni fa.
I sintomi sono un grosso peso, piuttosto urtante, un senso di sbilanciamento, uno shock da paura, e, spesso, una tiritera nutrita e focosa di male parole all'indirizzo del camionista.

25-09-2001, 16:35
shelburn

Colite

Di questa notissima malattia prendiamo in considerazione solo quella variante che dà preoccupanti forme di insonnia, la cocacolite (ragazzi: moderazione nel bere, eh!)

25-09-2001, 16:39
shelburn

Tucidite

Malattia storica che dava preoccupanti stimoli al suicidio.
Sintomi:
Attacchi febbrili in tutta l'Attica e il Peloponneso

26-09-2001, 01:01
shelburn

Pirite

produce grande ilarità. Si distingue dalla Solleticosi per la presenza di caratteristiche, inconfondibili, manifestazioni vocali del partner, che dice:
"piri, piri, piri..." mentre con le sue mani attiva la reazione allergica del paziente

26-09-2001, 01:04
shelburn

Silenziosi

tipica malattia che colpisce i figli, quando hanno qualche maracchella da nascondere.
Sottoposta a trattamento curativo (da parte dei padri) a volte si trasforma in piagnucolosi

Storia improbabile delle malattie 2

23-09-2001, 00:08
shelburn

L'Apollonite.

Da non confondersi con la Pollonite (sindrome che, tra il 390 aC. e il 58 aC., colpiva i romani, sotto forma di incubi e allucinazioni, in cui vedevano grossi polli nudi e vocianti mettere tutto a ferro e fuoco).

L'Apollonite fu un'epidemia venerea, infatti colpì gli Achei che andavano a tr..a (scusate la mala parola).
Sintomi:
violenti dolori acuti, come da aghi o frecce (secondo taluni, tirate da Apollo, da cui il nome scientifico della sindrome)
attacco febbrile
forte aerofagia.

Che gli Achei avessero tanta aria nello stomaco è provato dalla famosa canzone di Omero:
"Cantami, o Diva, del peloso Achille l'ira funesta che infiniti addusse RUTTI agli Achei..."
..ecco spiegati gli strani rumori che i troiani sentivano provenire dal campo acheo.

Una nota culturale:
Trae da questo stesso verso la pretesa delle popolazioni laziali di discendere dai troiani, leggendo "fu Nesta" invece di "funesta".

Storia improbabile delle malattie 1

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=3282

in collaborazione col prestigioso Istituto Superiore per l'Insanità

iniziamo questo corso di apprendimento e aggiornamento su questioni mediche
incominceremo inquadrando i fatti (pseudo) storici

si declina responsabilità su quanto verrà scritto

21-09-2001, 00:51
shelburn

Storia improbabile delle malattie
Sindrome Tebana

Antico morbo pericolosissimo. Non colpiva chi viveva nel lusso e nei piaceri, ma, al contrario, persone parche e austere, dalle abitudini..spartane.
Si manifestava con violenti attacchi (detti "di Epaminonda") alle falangi, che si presentavano nella caratteristica conformazione obliqua.
Il primo sintomo era una violenta crisi e leuttrica.
Si curava con l'ANTIBEOTICO.
Comunque a volte regrediva da sola, perché pare che non si Mantinea bene.

22-09-2001, 08:14
shelburn

Avete un problema?
Non preoccupatevi, qualsiasi esso sia, c'è sempre una soluzione.
Non siete convinti, eh? Eppure è vero.
Quale che sia il vostro problema, quella "fisiologica" è comunque sempre una "soluzione" (magari allo 0.9 %)

frasi improbabili 2

21-10-2001, 09:53
shelburn

Congresso di latinisti

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Un dotto conferenziere, dovendo parlare per la prima volta in pubblico, si è fatto coraggio col metodo grappa...
Ma, dato che il suo turno tardava a venire, si è scolato tre bottiglie intere intere, di quella fine...
Un pò barcollante, si avvia al microfono...ma gli scappa un singhiozzo
"hic..."
..e tutti gli allegri e colti congressisti in coro:
"..manebimus optime!"


PS
Per chi non conoscesse l'episodio a cui si riferisce la frase, dopo che i Galli, nel 390 aC. ebbero messo Roma a ferro e fuoco (episodio delle oche, ..episodio di Brenno "guai ai vinti", ecc.) i senatori romani stavano decidendo se rimanere a Roma o spostarsi a Veio, città etrusca appena conquistata e che qualcuno diceva più difendibile. Mentre discutevano, un centurione disse ai suoi soldati:
hic = qui
manebimus = staremo
optime = ottimamente
..e i senatori, sentendo questa frase, la interpretarono come un segno divino, e stabilirono di rimanere a Roma.


14-12-2001, 18:03
shelburn

Non fare l'indiano!
- Gandhi a Toro Seduto

Non cè stato verso di convincerlo
- Dante, parlando del suo editore

Littera occidit, spiritus autem vivificat
(= la lettera uccide, lo spirito invece rende vivi)
- l'ubriacone che ha inviato le lettere col carbonchio

14-12-2001, 23:48
petitpierre

Ma va la' vieni qua' : se detta ad un carabiniere = carabiniere ricoverato in stato confusionale.

Frasi improbabili

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=3300

25-09-2001, 17:00
shelburn

Frasi improbabili

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Il dado è tratto!
detto dal rubicondo Cesare Knorr, sul punto di fare un brodo primordiale

Chi tocca i fili muore!
detto dalla presidentessa dell'ENEL, Cornelia, madre dei Gracchi

Nel mezzo del grappin di acquavitae, mi ritrovai in un bicchier di birra scura...
detto da Alighiero Guinness

Toro! Toro!
detto dal comandante giapponese, famoso tifoso torinista, che effettuò l'attacco a Pearl Harbour
(si trattava di un 2-3-5, piuttosto sbilanciato in avanti, che lasciò troppo sguarnita la difesa)

Lasciate che i bimbi vengano a me...
detto da pseudogesù
che aggiunse, sottovoce:
perché, se ne prendo uno...

Ystoire de li Normant

08-12-2002, 04:54
shelburn

Ystoire de li Normant

dove si narra de le gesta di gent molt robuste et forte; laquel gent premerement habiterent en un ysulle qui se clamoit "Nora"; et pour ce furent clamez "Normant"
Avrei qualche riserva sul fatto che la Scandinavia sia un'ysulle... ma andiamo avanti con quest'opera di Amato di Montecassino, la cui versione originale in latino è andata perduta, mentre è giunta a noi la traduzione che ne fece Vincenzo De Bartholomaeis in un francese italianeggiante che non fu mai parlato in Francia. Però possiamo contare sull'ottima traduzione di Giuseppe Sperduti, di cui darò qui qualche brano, preso qua e là.

testo originale
XVII. Avan mille (.xvi. ans) puis que Christ (...) appurent en lo monde .xl. vaillant pelerin.

traduzione
17. Prima del 1000 dopo Cristo (...) apparvero nel mondo 40 contadini in veste di pellegrini.

commento
"vaillant" = coraggioso, vigoroso

testo originale
Après ce, li Emperor (...). Et ovri son thesaure et trova chevaliers pour monoie; et combatirent contre li fort Normant. Mès li Normant en veinchurent sans nombre. Et tant vindrent de gent sanz nombre, et lo champ fu tot plein de la multitude de lo exercit de l'Emperor. (...)

traduzione
22. Dopo ciò, l'Imperatore (...). Egli offrì il suo tesoro e trovò cavalieri nei monasteri e combattè contro i forti Normanni. I Normanni vennero senza numero e furono tanto numerosi che il campo di battaglia fu pieno dell'esercito dell'Imperatore. (...)

commento
Dopo di ché, l'Imperatore (...). E aprì il suo tesoro [ mi sembra più probabile che abbia prelevato denaro dal suo tesoro, anziché lo abbia offerto tutto ] e trovò cavalieri per denaro [ mercenari, dunque, non monaci ] ; e combatterono contro i forti Normanni. Ma [ importante, questo "ma" dimenticato ] i Normanni ne vinsero tantissimi [ letteralmente: "senza numero, innumerevoli" ]. E vennero tanti, innumerevoli mercenari [ letteralmente: "gente"; si tratta di gente che combatte per l'Imperatore, contro i Normanni ] che il campo [ di battaglia ] fu pieno della multitudine dell'esercito dell'Imperatore [ non sono i Normanni ad essere numerosi, ma i loro nemici]

testo originale
XXV. La vertu imperial non voloit muer la disposition de venir en Ytalie (...)

traduzione
25. La virtù imperiale non voleva togliere la disposizione emanata in Italia (...)

commento
[ Non c'è nessuna "disposizione emanata", ma solo la volontà di non cambiare la decisione di venire in Italia ]


testo originale
XXVIII. Et Troiens, par debelité de ceuz qui l'asegerent, né par force de ceuz qui dedens estoient, mès pour lo fort lieu où elle estoit, non pot estre prise. Où Troie fu apart l'antique fabrique, et non pas là où elle est maintenant, quar en plus vill lieu est ore.

traduzione
28. tr..a, per fiaccare coloro che l'assediavano, non per la forza di coloro che avrebbero dovuto difenderla, ma per il luogo fortificato, su cui sorge, non può essere presa. Dove tr..a insorse presso l'antica fabbrica, non dove essa è mantenuta; infatti in più città adesso vi è un luogo inaccessibile.

commento
28. tr..a [ letteralmente: Troiani ] non potè essere presa, per la debolezza di quelli che l'assediavano, e non per la forza di quelli che stavano dentro, ma per la posizione forte in cui stava.
[ la frase seguente non mi è chiara, ma Amato vuol dire che tr..a sorgeva - non parla di una sua "insurrezione" - in una posizione più alta, e non dove è attualmente, perché ora è in un posto più basso ]


testo originale
XXVIIII. (...) C'est lo baston eclesistique.

traduzione
29. (...) Questo scrisse lo scrittore ecclesiastico.

commento
Non si tratta di uno scrittore, ma di un bastone, come lo stesso traduttore riporta nel paragrafo successivo:
"30. (...) ti do un segno manifesto, cioè la verga pastorale(...) "

Conclusioni:
... povero me, con fonti simili!

DIAGRAMMA DI CROMATICITA' CIE 1931

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 1

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=7471

08-03-2003, 10:46
shelburn

Le invenzioni improbabili di MacShelburn

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Gentili naviganti, qui è il vostro inviato scozzese MacPaperog che vi parla dalla ridente città di Aberdeen, che potete vedere in questo sito:
http://maps.google.co.uk/maps?oi=eu_map&q=Aberdeen+City&hl=it
http://en.wikipedia.org/wiki/Aberdeen
siamo andati in Scozia ad intervistare il noto scienziato pazzo MacShelburn, dopo il suo annuncio di un nuovo monitor dai colori estremamente realistici, come mai prima d'ora.
Curiosi e perplessi ( abbiamo molte riserve sull'attendibilità di questa notizia, da MacShelburn c'è da aspettarsi di tutto ) lo abbiamo raggiunto in questa tranquilla cittadina sulla costa del Mare del Nord, dove l'abbiamo trovato intento ad una lettura scientifica sicuramente di grande interesse... abbiamo cercato di leggere il titolo di quest'opera scientifica, ma ce l'ha impedito la sua grossa manona che lo copriva... abbiamo però potuto intravvedere il nome dello scienziato... qualcosa del tipo Walc o Walt, non riusciamo a scorgere bene, ma il cognome è chiaro, per fortuna: Disney. Si tratta di un cognome che ci pare di aver già sentito, certamente si tratterà di uno scienziato di gran fama.
Dopo i saluti di rito, chiediamo chiarimenti al sedicente scienziato
- La mia idea parte dalla osservazione del diagramma di cromaticità CIE 1931, che ha la forma di un ferro di cavallo pieno, ed è rappresentato in un sistema di coordinate rettangolari e ortogonali x, y, con valori compresi tra 0 e 1, per entrambe le coordinate. Ogni coppia di x, y rappresenta un colore visibile dall'occhio umano -
- Un sistema bidimensionale, dunque... -
- A dir la verità, esiste anche una terza coordinata, che dà conto della luminosità, ma noi ci interesseremo per il momento solo di tinta e saturazione, trascurando e dando per scontato che un colore possa essere più o meno scuro -
- Intuisco bene cosa sia la "tinta"... ma cosa intende per "saturazione" ? -
- Immagina di voler formare un colore su una tavolozza, e di mescolare, per esempio, la tinta blu, e la tinta bianca... ebbene, più bianco aggiungi, più il colore diventa insaturo, e viceversa, più blu aggiungi più diventa saturo. -
- Dunque il blu puro è quello completamente saturo, e il bianco si raggiunge con livelli di saturazione molto bassi... possiamo dire che esiste un punto del diagramma che definisce un bianco completamente insaturo ? -
- Si, lo possiamo dire. Chi ce lo impedisce ? - rispose lo scienziato brandendo minacciosamente una mazza.

ci scusiamo con i lettori ma dobbiamo forzosamente interrompere la trasmissione che riprenderemo appena possibile

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 2

08-03-2003, 11:17
shelburn

- E dove si trova, questo colore ? -
- Il bianco occupa la parte centrale del diagramma... ma non esattamente al centro della figura, a dir la verità, ma per il nostro ragionamento questo dettaglio è di poca importanza. -
- Insomma un bianco un po' eccentrico... - osò scherzare MacPaperog , ma dovette subito assumere un'espressione seria vedendo la faccia scura di MacShelburn, che proseguì con un'intonazione di rimprovero
- Le tinte sature sono distribuite lungo il contorno. -
- In che modo? ... se posso chiederlo ? - ... vista la mazza, la voce di MacPaperog si era fatta incerta
- Facciamo finta, per semplificare il discorso, che quella forma a ferro di cavallo sia invece un triangolo, la cui base si trova in basso, inclinata, diciamo di circa trenta gradi. In questo caso il vertice più vicino all'origine delle coordinate è blu. Proseguendo lungo la base fino all'altro vertice, troviamo il porpora, il rosa e infine, nel vertice, il rosso. Da cui ci dirigiamo verso il vertice in alto (in realtà, non c'è un punto preciso, essendo un ferro di cavallo e non un triangolo), incontrando l'arancione, il giallo e infine il verde. Tornando al primo vertice... -
- Non sto capendo una beata mazza ! - sbottò MacPaperog , scocciato
- Te lo devo far capire con questa ? - minacciò il sedicente scienziato, agitando la mazza che MacPaperog non aveva capito
- No, no, se lo dici così chiaramente, si capisce tutto, si capisce... -
- E va bene, allora ti faccio vedere questa figura, perché ogni figura è meglio di mille parole
http://www.videoessentials.com/jkp_facts.htm
... ora hai capito ? -
- Beh, sì, adesso è un po' più chiaro... -

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 3

08-03-2003, 16:09
shelburn

- Ok, mr. MacShelburn - mormorò MacPaperog tuffando un biscotto in una tazzona fumante di irish coffee, e sistemandosi più comodamente sulla poltrona - diciamo che ho capito finora, "diciamo"... - e qui si divertì ad imitare l'intonazione di un noto politico - ... un colore sarebbe dunque dato da una coppia di x, y in questo diagramma, giusto ? -
- Giusto. Ma dobbiamo distinguere il colore, diciamo, "reale" e da quello che viene percepito ed elaborato dal nostro cervello -
- Perché, c'è differenza ? ... uh, che sciocchezza... certo che ce n'è... i daltonici, per esempio... -
- Immagina di dipingere delle striscie di vario colore... -
- Oh sì, io ne dipingerei gialle, marroni, arancioni... -
- No, le dipingerai verdi, rosse e blu ! - e qui la voce dello scienziato pazzo apparve un po' alterata
- Oh bella ! - l'intrepido giornalista però non era disposto a cedere così facilmente - ...e che ti frega se voglio dipingere le "mie" striscie come mi pare e piace... ma guarda questo ! Tu dipingi le tue come vuoi, io le voglio gialle, marroni ed arancioni ! -
- Non se ne parla nemmeno ! O usi i miei colori o non se ne fa niente ! -
- Brutto prepotente... e va bene, solo per il bene dell'intervista, però... ma sappi che quando torno a casa mia dipingo i colori che dico io, e basta. -
- Dunque, hai dipinto le striscie su mia ordinazione con i colori che dico io ? -
- Si, va bene... va avanti -
- Ora, se sei abbastanza vicino alle striscie e se queste sono abbastanza grandi, le vedi separate e distingui i tre colori. Ma se rimpicciolisci le striscie... -
- Eh, no ! Ora che ho fatto tutta questa fatica a dipingerle, vuoi che le rimpicciolisca ? Sei un farabutto, ecco cosa sei, vuoi farmi stancare inutilmente... -
L'altro valutò se prendere la mazza o meno... ma dopo pranzo, e con i dolcetti sul tavolino, decise di essere più conciliante
- Ok, ok, non te le faccio ridipingere più piccole... Diciamo allora che ci facciamo una passeggiata digestiva dopo pranzo -
- E dove andiamo di bello ? Devo cambiarmi d'abito o posso restare così ? -
- Niente di formale, una semplice passeggiatina... vieni con me... ci allontaniamo da queste striscie che hai appena dipinto, e camminiamo, dando uno sguardo ogni tanto... ci allontaniamo sempre di più.... finché siamo talmente lontani, ma talmente lontani, che i nostri occhi non riescono a vedere le striscie distinte tra di loro... ma vedono un'unica striscia, con un unico colore ! -
- Allora prendiamo un cannocchiale, eh ? - propose MacPaperog, cercando di risolvere il problema
- Ma quale cannocchiale ! Vedi, anche negli schermi dei televisori ci sono tante striscie colorate, verdi, rosse e blu, e se ti avvicini molto ad un televisore acceso riesci a distinguerle anche ad occhio nudo, o con una piccola amplificazione... prova ! -
- Ma non stavamo facendo una passeggiata ? Non eravamo tanto lontani ? -
- No - replicò l'altro con voce un tantinello irritata - siamo tornati... va bene ? E siamo andati in camera, dove c'è un bel televisore, grande grande... tu ti avvicini allo schermo, con una lente di ingrandimento... -
- Siii... -
- E cosa vedi ? -
- Solo tanto blu -
- Per forza, stai guardando un pezzo di mare... guarda un punto bianco... quella nuvola, per esempio -
- Ok... si, si, hai ragione, questa ne ha fatto di tutti i colori -
- Bene, il bianco è opera del nostro cervello che fa la sintesi dei tre colori, e così, analogamente ogni colore è sintesi di più colori. Verde e rosso, per esempio, danno il giallo. -

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 4

08-03-2003, 17:16
shelburn

- Va bene - e qui l'astuto giornalista si accapparrò l'ultimo biscottino alla nocciola - Ma tutto questo non mi pare innovativo, o sbaglio ? -
- No, no, certamente. Sono molti anni ormai che si sfruttano i tre colori primari per formare tutti gli altri. -
- Vuoi dire che tutti i sedici milioni e più di colori non sono altro che combinazioni di questi tre ? -
- Esattamente, e l'occhio umano non distingue più di tanto i vari colori.
Sai, una volta ho visto una foto fatta a luminosità costante... -
- Cioè, senza chiaroscuri ? -
- Esattamente. E si faceva molta fatica a capire cosa fosse. Senza chiaroscuro, senza ombre, tutto si appiattisce, e diventa difficile distinguere gli oggetti. Quindi capirai che non si può pretendere che l'occhio umano, che è fatto per distinguere bene la variazione di luminosità, sia capace di trarre grande beneficio dalla distinzione di colori dalla tonalità molto simile... -
- Comunque una foto a 16 milioni di colori è decisamente più bella di una a 256 colori soltanto -
- Certamente... ma vedremo come queste caratteristiche nel campo della percezione dell'immagine, possano essere sfruttate in vari modi... non tutti "regolari"... anzi, no, non lo vedremo... anzi, lo vedremo... anzi... -
- Mr. MacShelburn ... la vedo un po' incerto -
- Passiamo oltre. Abbiamo visto che il colore, più che sull'oggetto in questione, esiste, o meglio, è creato nel nostro cervello come sintesi di tre colori fondamentali -
- Il verde, il rosso e il blu -
- Esatto... e perché questi e non altri ? -
- Saranno stati raccomandati... di questi tempi c'è una corruzione così diffusa...- qui MacPaperog si infervorò, e alzandosi in piedi si mise ad inveire con forza
- Signori della Corte, giudici togati, giuria popolare, pubblico che assisti a questo processo... dove andremo a finire se non fermeremo tutta questa corruzione ? ... Chi... mi domando chi ha favorito questi colori, sempre loro, sempre gli stessi, a scapito di altri, a mio parere più belli ? .... -
- Calmati, calmati... dai un'occhiata al diagramma di di cromaticità CIE 1931
http://www.videoessentials.com/jkp_facts.htm
... e dimmi, noti qualcosa ? -
- Non vedo nemmeno il diagramma ! -
- Scendi più giù -
- Ah, eccolo, bello, però ! -
- Quali colori vedi ai vertici di questa figura, assimilandola ad un triangolo ? -
- Verde, rosso e blu -
- Appunto -
- Mi pare di intuire qualcosa, ma spiegati meglio. -
- Se tracci il triangolo determinato da tre punti, uno scelto tra i verdi, uno tra i rossi e uno tra i blu, dividi il luogo dei colori in due zone, una formata dai punti interni al triangolo, e l'altra formata da quelli esterni. -
- Ebbene ? -
- Solo quelli interni sono riproducibili a partire da fosfori rosso, verdi e blu. -
- E quelli esterni ? Che poi sono quelli più saturi... -
- Quelli nisba. -
- Vuoi dire che se potessimo riprodurli avremmo immagini molto più realistiche con colori veramente naturali ? -
- Esattamente. -
- E se scegliessimo altri colori ? Il giallo, il bianco e l'arancione, per esempio ? -
- Non potremmo riprodurre nessun oggetto blu o verde, o rosso... -
- Maremma maiala ! -

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 5

08-03-2003, 18:03
shelburn

- ...e allora... - concluse MacPaperog , versandosi un bicchiere di chivas - cosa si potrebbe fare per migliorare la naturalità dei colori, in particolare quelli saturi, oltre a scegliere dei fosfori il più possibile vicini ai vertici di quel luogo che assomiglia ad un triangolo, ma che un triangolo non è ? -
- Scegliere quattro punti invece di tre -
- Uhm... così si può racchiudere un'area più grande... e perché no cinque o sei o venti ? -
- Perché ci sono dei problemi pratici. Ai tempi dei tubi catodici ogni colore primario voleva dire un cannone da inserire nel tubo... -
- Un cannone ? -
- Si chiama così un catodo, composto principalmente di metalli alcalino terrosi, calcio, bario, stro..io... -
- Non cominciamo ad offendere ! -
- ... è un elemento che si trova nel catodo, in percentuale del quattro percento, almeno all'epoca in cui MacMalacera fece le misure... -
- Questo elemento mi ispira delle considerazioni molto attuali... -
- Zitto, per carità ! Dunque, all'epoca i fosfori venivano colpiti da un fascetto elettronico "sparato" dai tre catodi. Ed era già un problema coordinare esattamente tre cannoni. Ma ora i cannoni stanno tramontando, e sarà possibile, credo, usare delle quaterne di colori invece delle normali terne. Con due verdi scelti in modo da rendere massima l'area dei colori rappresentabili. Oltretutto, il numero quattro è un multiplo di due, e si sposa ottimamente col sistema binario. -
- Mah... - esclamò MacPaperog , niente affatto convinto... e, salutato l'ospite, si allontanò lasciandogli il conto da pagare

venerdì 1 febbraio 2008

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 6

09-06-2003, 02:19
shelburn

L'automobile ad acqua

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Non so se sia stato MacShelburn ad inventarla, mi risulta anzi di no, ma visto che il nostro tipo è un avarazz.... ehm, volevo dire che è un uomo sobrio ed oculato nelle spese... mi ha costretto a raccontare qui questa storia, ahimè, vera.
Dunque, il nostro buon Shelburn è stato prescelto per un esperimento innovativo: l'automobile ad acqua !
Non vi starò qui a parlare delle rivoluzionarie prospettive che si aprono ad una tale invenzione... ma solo di come è andato questo esperimento. Dunque, prescelto, dicevamo, e a sua insaputa.
Purtroppo il geniale inventore era un po' distratto e si è dimenticato di modificare il motore e tutto ciò che a lui si relaziona per un corretto funzionamento della macchina ad acqua... si è limitato a mettere dell'acqua, tanta, davvero tanta, nel serbatoio della benzina.
Il buon Shelburn, ignaro di tutto ciò, si avvia gioioso ed incosciente alla volta di Ravello, ma già sulla tangenziale, qualcosa decisamente non va, e l'automobile risponde in maniera inadeguata e fallimentare all'ingegnoso esperimento.
Uscito in fretta dalla tangenziale, mentre l'auto perde potenza ad ogni metro, Shel cerca disperatamente un meccanico che conosceva... ma non c'è più. Sono le sette passate di sera e i meccanici stanno chiudendo... la situazione si fa delicata.
Interviene un meccanico di motociclette e spinto a pietà, dopo che Shel gli ha pianto in persiano moderno, riesce a ripulire dei tubicini intasati e la macchina riparte. Sembra tutto a posto... ancora nessuno si è accorto dell'acqua che sonnecchia minacciosa nel serbatoio...
Flavio, che era stato severamente silenzioso nei momenti di difficoltà, all'apparente felice risoluzione della questione esprime tutta la sua soddisfazione. Per ora il rombo rassicurante del motore illude gli ignari, e non fa loro presagire a cosa andranno incontro...
... lo saprete domani, sullo stesso 3d...

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 7

13-06-2003, 03:06
shelburn

- Pensa un po' - commenta il buon padre di famiglia - l'avevo fatta vedere ad un meccanico, poi sono stato a scorazzare per mezza Napoli con un altro meccanico, ma lei, sorniona, si era guardata bene dal manifestare alcun problema, e così mi avevano indirizzato da un buon carburatorista. Io allora ero andato da quello di fiducia... ahimè, quello ha chiuso l'officina, perché non c'era più lavoro per lui. Travolto dal progresso.
Allora ero andato da un'altro carburatorista, e ci eravamo fatti delle belle gite su e giù per mezza Napoli... senza il benché minimo problema. Giustamente, a conferma della validità rigorosa della legge di Murphy, appena lasciato il carburatorista, che avevo accompagnato a casa sua, fatti cento metri, alla prima salita il problema si era fatto sentire di nuovo. Non più di cento metri... giusto il tempo di perdere di vista il carburatorista... -
- Ma poi l'hai fatta aggiustare -
- Certo che l'ho fatta aggiustare. Mi è costata 65 euro, ma ho fatto una bella pulizia del carburatore -
- Non tanto bella, visto che quei tubicini erano sporchi ed intasati -
- Disfattisti ! -
- Però il meccanico delle motorette è stato veramente gentile. Ha messo a posto l'auto e non ha voluto una lira -
Grande soddisfazione serpeggia nella famiglia Shelburn, mentre l'auto corre potente e tranquilla per le strade di montagna dei Monti Lattari. Superato il valico di Chiunzi, scendono baldanzosi e fiduciosi fino a Cesarano, dove la strada incomincia a risalire.... e subito ricompare il problema. La macchina dimostra di non avere potenza, mentre l'autista fa quello che può per raggiungere Ravello, che appare sempre più minacciosamente difficile da raggiungere. L'auto perde continuamente velocità e potenza, mentre l'autista cerca di farla avanzare mantenendo una pressione leggerissima sull'acceleratore. Una pressione più forte avrebbe fatto perdere ulteriore velocità, una più debole avrebbe fatto fermare la macchina. Con grande tensione e stress l'uomo cerca di portare la famiglia in salvo, tra i consigli tecnici degli altri passeggeri
... Ravello sembra sempre più problematica, ma l'uomo conosce perfettamente la strada e sa che se arriva nel punto più alto, dopo sarà tutta discesa fino a Ravello... ma la velocità è scesa paurosamente, gli ultimi metri sono uno sforzo immane... ce la farà ? ... non ce la farà ? Mancano poche centinaia di metri, mentre l'auto è già quasi ferma...
Mamma mia, non posso continuare, ditemi voi come andrà a finire...

Le invenzioni improbabili di MacShelburn 8

13-06-2003, 03:50
shelburn

...un metro... un altro metro... ancora un altro.... ma proprio non ce la fa... forse è meglio posteggiare l'auto in quello spiazzetto... oh dio, poi come uscirne... in salita ? Meglio provare a raggiungere il punto più alto, che dopo c'è la discesa... forza, forza, su, un ultimo sforzo... dai !
Passano interminabili istanti di impegno intensissimo.... sicuramente il pover'uomo avrà perso qualche chilo per la fatica... ma la cosa non si vede affatto.
Il sudore inperla il viso dell'uomo sofferente... ma finalmente, a velocità molto vicina allo zero, viene raggiunta la discesa: è la fine di un'incubo.

Raggiungere Ravello, in discesa, non è poi così difficile, anche se lo stress accumulato pesa... ed eccola Ravello, finalmente !

Ma l'ingresso in città è in salita, e fatti pochi metri la lancia si ferma definitivamente, né ne vuole sapere di fare neanche un solo metro.
- Guarda guarda, la macchina si è fermata giusto giusto di fronte all'officina del meccanico -
- Molto giudiziosa -
- Mica poi tanto. Il meccanico si è trasferito a Pontone -
- ...ste macchine mica possono sapere tutto, no ? -

Moglie e figlia si avviano a casa, che non è distante. Padre e figlio restano ad aspettare aiuto.
Alla fine arrivano i soccorsi, e il rientro non è dei più gloriosi, trainati con la fune
- Qui c'è il rischio che ci commentino "c' 'a fune, c' 'a fune !" ... che qualcuno potrebbe anche offendersi, perdincibaccohibò ! -

Il giorno dopo il meccanico trova la causa dei problemi: acqua, abbondante, nella benzina.
Svuota il serbatoio, quasi del tutto
- Devi fare il pieno, ti ho lasciato pochissima benzina - commenta premuroso
Qualcuno suggerisce di evitare assolutamente di far rifornimento dal benzinaio di Ravello
Non resta che andare ad Amalfi. Sulla strada raccoglie una donna diretta ad Amalfi
- Che combinazione, sto giusto andando in quella città - commenta l'uomo, ma, arrivato al bivio di Castiglione, viene a sapere che ad Amalfi non ci sono più benzinai
- Allora vado a Minori -
- E' chiusa anche lì, il sabato e la domenica -
Qui la paura di rimanere senza benzina fa saltare i nervi all'uomo di solito paccioccone
- ...e no ! Non si possono chiudere tutti i benzinai. - e qui l'uomo si lascia andare a pesanti giudizi sui comportamenti umani, e consigli di alta strategia politica... ma tutto è invano... tocca far benzina proprio dal benzinaio che gli avevano sconsigliato... l'unico lasciato aperto

Finisce così ignominiosamente, ma senza ulteriori danni, l'avventura scientifica della macchina che camminava ad acqua... sperando di non avervi troppo annoiato.

Mettendo in ordine le mie cose...

12-11-2003, 03:35
shelburn

Mettendo in ordine le mie cose...


Ho trovato una brutta copia di una lettera per Lad.
Ho perso un'ora per verificare se l'avevo spedita o mneo, senza trovarla.
E allora ve la propongo, o forse ve la ripropongo.

Notizia (improbabile) di cronaca
"Testo latino a fronte...
studioso ricoverato in ospedale (la preziosa iscrizione era in marmo...)"


Tema: La generosità

Non è vero che manchino le persone generose in Italia. Eccone alcuni, non esaustivi, ma validi esempi:
la Ferrilli è nota per le sue forme generose;
i pugili danno tutto quello che possono al loro avversario;
e che dire degli slanci degli atleti ? .. in lungo, in alto, e così via ?
alcune persone, non potendo forse dar altro, danno i numeri;
alcuni danno poco, è vero, ma con quel poco riescono anche a far "danno";
altri danno fastidio, che è pur qualcosa;
altri danno pareri su come spendere generosamente i soldi (degli altri);
altri danno autorevoli e preziosi, anche se non richiesti, pareri tecnici su chi schierare in nazionale, ed altre amenità del genere, o del genero (se è il marito della figlia l'autore di questi consigli);
insomma ognuno dà quel che può...

Nel Nulla senza capire

19-01-2002, 12:27
shelburn

Nel Nulla senza capire


Tutte le cose
che mi parean belle
appassiranno
come un timido fiore di primavera.

Tutte le cose
ch’amai son perdute,
e resteranno
solo il ricordo d’un inutile passato.

Tutte le cose
che mi sopravviveranno
son vani ricordi,
freddi nella pioggia e consumati.


S’io potessi svanire
nel Nulla senza capire…

non accarezzerebbe, dolce,
l’aura fresca il viso
né giocherebbero
festosi
i raggi caldi
con l’onda allegra
tra la gente
e il loro sorriso

Non sarebbe vana
quella tenera illusione
che di me si prese gioco..

io svanirei
nell’alba dell’infinito,
come effimera cosa,
che s’attenua e fugge lontana.

Il silenzio
del non ricordo
e del non essere,
il nulla di tutto,
mi accoglierebbe amico..


Ma dov’è la Speranza?
L’Incanto è fuggito,
e se piangi
potrai udire
la voce del Tempo che ride…

Ma che storie son queste...? 6

26-12-2002, 02:37
shelburn

Battaglia di Gargamella

detta anche di Gaugamela , ovvero "pascolo dei cammelli".
Dunque, i puffi di Alessandro (Magno ?, e per forza, siamo alle feste di Natale, mica vorrete che digiuno proprio adesso, no ?) avevano domato un fiume e attraversato delle Tigri... o sto facendo confusione ? Si dice che ci fossero a quella gita scolastica ben 40.000 puffi studenti, e 7.000 puffi professori, "cavalieri" del lavoro. Ma poi incontrarono un buon frate... "buon"... in greco potremmo dire "Eu"frate.
Gli passarono tutti sopra a quel poveraccio, che non gli restò che dire le preghiere, ma tanto era frate.
Nel frattempo Dario III Gargamella, il magaccio cattivone, aveva abbassato le persiane, perché c'era troppa luce, e posto il suo campo vicino alla bella Arbela, che oggi si chiama Irbil, e sta nell'Iraq settentrionale.
"Mo je menamo a sti ellenici", sghignazzò Dario III, mentre Franco I e Franco IV scrivevano "noi ce n'annamo" sulla sabbia... avendo subdorato aria di mazzate.
Il Gran Re non si scompose per la sparizione dei due cantanti, che da allora non si sono fatti più rivedere, e si stropicciò le mani, mormorando con fare furbesco
- ... tanto c'ho l'arma segreta di distruzione di massa ! -
- Non si faccia sentire, mio Re ! - Gli raccomandò il suo consigliere Archangelo VII, preoccupato che gli ispettori potessero sentirli.
- Ma di cosa ti preoccupi, amico mio - lo rassicurò il re dei re - tanto ormai siamo già in guerra. Guarda piuttosto questi elefanti... hai mai visto una potenza simile? Quindici bestioni indiani, pesantemente armati e corazzati... faranno 'na strage ! -
- Speriamo ! - mormorò il consigliere, dubbioso e perplesso.
Così, prima di andare a dormire si fece dare una camomilla da Maldestro III. Ma nonostante questa fece dei sogni orribili.
Il giorno dopo, i due eserciti si fronteggiarono... era l'anno 331 a.C.
Lo spettacolo era da mozzafiato. I quindici elefanti corrazzati, orgoglio della tecnologia persiana, erano schierati in prima fila, davanti ad una seconda fila di cinquanta carri falcati. No, i falchi non c'entrano... erano dotati, invece, di falci destinate a falciare i nemici... in teoria. Sembra, però che spesso finirono per essere più dannose agli amici che ai nemici, come rilevò anche Leonardo VI da Vinci IV.
Dietro questi carri c'era la terza linea, una composizione mista, da sinistra a destra guardandoli di fronte, di fanti, cinquanta carri falcati, fanti, cento carri falcati, fanti.
Seguivano altre due file.
L'esercito greco si era disposto su tre linee, ma la prima presentava come dei rinforzi, verso le ali, e piegava all'indietro sulle due ali.
Appena l'arbitro fischiò l'inizio, Alessandro ordinò ai suoi di caricare sul fianco sinistro dei persiani, sapendo che quella notte avevano dormito proprio su quel fianco, il furbone.
Riuscì dunque ad aprire un ampio squarcio al centro, che lui stesso sfondò, aggirando gli elefanti alle spalle.
- Eh no, non vale ! - imprecò Dario III stizzito e, vista la mala parata (i testi tacciono, però, sul nome del portiere che fece questa "mala parata") si ricordò di un impegno improvviso e irrinunciabile che aveva in Persia. Qualche maligno dice che fuggì: propaganda maligna di chi vuole male al coraggioso Dario III !
Le truppe persiane, vista la fug... visti gli impegni improrogabili del loro re condottiero, si ricordarono chi di aver dimenticato il fuoco acceso, chi la finestra aperta, chi un affare urgente, chi una scadenza di un debito... insomma tutti si dispersero chi qua e chi là.
Sul campo di battaglia rimasero, dicono, 40.000 Persiani e 500 Greci.

nota
Franco I e IV sono i cantanti attuali
Maldestro e Arcangelo erano forumisti di Lad

26-12-2002, 03:34
shelburn

ps
Mi viene il dubbio che quei reparti alternati ai carri falcati fossero di cavalleria e non di fanteria, ma i miei testi non lo specificano, e così non saprei risolvere la questione. Cercherò di approfondire la questione appena possibile.

26-12-2002, 03:46
shelburn

Eh eh, avevo un giusto sospetto. Dario aveva posto la cavalleria sulle ali, per tentare una manovra accerchiante con i suoi cavalieri. Ecco perché Alessandro aveva messo quella propria un po' ripiegata, a protezione dei fianchi. Ma una discussione seria e approfondita della battaglia non è negli intenti scherzosi di questo breve post. Solo che non mi convinceva il discorso dei fanti in quella posizione, e ho voluto vederci chiaro.

Ma che storie son queste...? 5

16-11-2001, 18:01
shelburn

La battaglia di Malevento (Benevento)
(275 aC.)
Sembra che Nino Taranto avesse chiesto aiuto a Pirro contro la Roma, che rischiava di vincere il campionato, anche perché la gioventù (in latino: juventus) non era più quella di una volta (dicono sempre così…).
Chi era questo Pirro, re dell’Epiro?
Un re che mise in grande affanno la Roma di quel tempo, vincendo il primo tempo, ma con molti giocatori acciaccati, tanto che anche ora si dice “Vittoria di Pirro” quando si vince, ma poi si sta peggio di chi ha perso.
Ma per capire meglio questo mister (o addirittura, mistero), torniamo qualche anno addietro.
Morto, in un modo o nell’altro, Alessandro Magno, i suoi generali, che si volevano tutti un gran bene tra di loro, si misero a giocare alla guerra uno contro l’altro, per spartirsi tanto impero.
Nomi di prim’ordine come Antigono Monoftalmo, Seleuco, Antipatro, Cassandro…gente che aveva grandi mezzi (si parla addirittura di tutti gli autobus del Vomero..) e grande potere.
Per anni la lotta tra di loro fu mastodontica, ciclopica, come se si scontrassero dei dinosauri, con battaglie in cui centinaia di migliaia di uomini degli eserciti più forti, si scontravano con ferocia e determinazione, facendo scorrere fiumi di sangue.
In pochi anni fu dilapidata una potenza immensa.
Due di questi generali, Tolomeo e Demetrio, decisero di far pace tra di loro. E il giovane Demetrio, detto Poliorcete (L’assediatore di città, per la sua abilità di conquistare qualsiasi città assediasse), pensa pensa, cosa dà in pegno di pace al buon Tolomeo?
Gli dà il nostro Pirro…come se fosse un oggettino da portare al banco dei pegni… Ecco chi era quel Pirro che fece tremare Roma!
Lo stesso che nel 280 troviamo in Italia, attirato dai bassi costi delle pensioni del Sud. Il depliant che gli aveva inviato Nino Taranto parlava di mare e sole a prezzi stracciati.. e lui si lasciò incantare, anche perché non voleva perdere le prime puntate della telenovela “incantesimo” che iniziava proprio in quei giorni.
Dopo l’Italia, si fece tentare dalle spiagge incantevoli della Sicilia, i suoi dolci gustosissimi, la pasta con le melanzane, e quella di mandorle…come resistere?
Ma presto si accorse che anche i Cartaginesi erano interessati a tutto quel ben di Dio, e, trovato “’o tuosto” (= il duro), ed anche perché invocato a gran voce dai fans di Nino Taranto, in difficoltà con i tifosi romani, molto ben “esercitati”, ritornò in Italia.
Correva l’anno 275aC (a quei tempi, chi andava piano restava indietro con l’età) ed erano consoli Manlio Curio Dentato (sponsor della pasta del capitano) e Lucio Cornelio Lentulo (Lentulo perché si muovevola lentamentule, Cornelio perché.. lasciamo perdere…).
Lentulo guerreggiava in Lucania, M. Curio, invece, aveva preso l'offensiva nel Sannio (e per questo era molto arrabbiato) e si era accampato presso Malevento. Pirro voleva piombare su Curio, prima che i due consoli si potessero congiungere, e mandò poche forze per tenere a bada Lentulo o, almeno, ritardarne l’avanzata. Perciò voleva ad ogni costo dare battaglia subito, mentre M. Curio Dentato, che era il più esperto dei generali romani, si teneva prudentemente nel suo accampamento fortificato aspettando l'arrivo del collega. Pare che, dal sicuro dell’accampamento, si affacciasse e gli facesse le smorfie e le boccacce, ma questa notizia shelburniana non trova conferma nei libri seri. Pirro, per costringerlo a battaglia, pensò di occupare di notte, di sorpresa, alcune alture che dominavano il campo romano, da dove avrebbe goduto l’aria fresca delle colline e poi avrebbe potuto tentare l'assalto. Ma la marcia notturna in un paese boscoso e poco conosciuto fu molto disordinata, e il mattino sorprese i soldati di Pirro stanchi e ed assonnati quando arrivarono in vista del campo romano. Curio Dentato, che era un furbastro, approfittò della stanchezza e del disordine dei Greci per fare una sortita che ebbe un felice inizio.. infatti i Romani apparvero all’improvviso gridando “..settete!”
Mentre i Greci ridevano per la gran gioia, i Romani si frocoliarono (= presero) alcuni elefanti. Riavutisi dalla sorpresa, gli Epiroti riordinarono le loro schiere, e, formata la falange, costrinsero i Romani a rifugiarsi nell'accampamento. Curio, incuriante del pericolo, reagì con valore, e fatte salire sul vallo le sue riserve, riuscì a resistere all’assalto dei Greci. Pirro, allora, dovette retrocedere, perché i suoi soldati erano esausti per la marcia notturna e non era prudente assaltare un accampamento fortificato e ben difeso. Non essendogli riuscita la sorpresa, e poiché l'altro console ormai era vicino , Pirro, non avendo forze sufficienti per resistere ad entrambi, si ritirò, esclamando “Ma che malora! Non è giusto, però!”.

Curio disse a Cornelio: “Ma a te dà tanto fastidio questo vento?”
“No, a me no”
Confortato dal sereno parere dell’amico, e volendo dare un segno augurale al nome della città, invece di Malevento, la chiamò Benevento.

Ma che storie son queste...? 4

15-11-2001, 23:41
shelburn

La battaglia di Porta Collina.
(82 aC.)
Che fossero tempi bui, è provato da due fatti del tutto indipendenti,
primo, che l'Enel era ancora lontana da venire..
secondo, che avevano messo in porta un arbitro, per quanto bravo...
..eppure, il famoso archeologo Shel Burn ha trovato l'elemento d'unione tra queste due notizie: ebbene sì, in mancanza dell'energia elettrica, i romanisti misero in campo il famoso difensore gallo Candela, che con i suoi guizzi prepotenti, e la sua visione di gioco lucida e precisa, illuminò la difesa della Roma...
Era morto da poco Mario (nell'86aC.), e Giuseppe non si sentiva tanto bene..sapete, un pò di artrite rematoide, cosa normale alla sua età...[che c'entra Giuseppe? niente, assolutamente].
Uno dei comandanti mariani, Ponzio Telesio disse all'altro "sono arrivati i sanniti, ma non basterà"
Gli rispose l'altro comandante, Marco Lamponio "cosa vuoi di più"
"Voglio un lucano"
e come per incanto apparve il contingente lucano, destinato, dopo la sconfitta, ad essere noto come "l'amaro lucano" (ecco perché...).

Appio Claudio comandava gli aristocratici, ma era un pò fuori strada, perché non stavano sull'Appia ma sulla Salaria, e i soldati volevano farsi pagare...ci volle del bello e del buono per spiegargli che Salaria era la via del "sale" e di salario non se ne parlava nemmeno. I soldati si rassegnarono, ma erano demotivati..così la battaglia si mise bene per i popolari, finché non arrivò il terribile Silla, che aveva costretto Mitridate a venire a patti (dove fosse questo posto...non lo so ), e a lui s'era aggiunto Licinio, un tipo molto Crasso..
Insieme, questi formidabili generali sterminarono gli avversari.
Silla fu eletto dittatore.
Quale saggia conclusione possiamo trarre da tutto questo?
Se stai vincendo, non fare venire, proprio in quel momento, un altro esercito di nemici...visto che hai l'arbitro dalla tua, fagli fischiare la fine della partita, prima!

15-11-2001, 23:55
Clemente Ugval

Shell, affrettati a registrare il copyright di questa tua divertente riedizione della storia, altrimenti Poli se ne appropria e la ammanisce ai suoi chianin pupils, con grande soddisfazione della Moratti, (che il Nostro fa di tutto per compiacere, con grande successo, devo dire, perchè mi risulta che la nostra ministra tutte le volte che posa la sua illuminata attenzione sulla scuola toscana provi quei ripetuti orgasmi che suo marito petroliere non è riuscito a procurargli in una vita).


16-11-2001, 00:01
shelburn

Grazie, PT e Clem, il mio unico scopo è cercare di divertirvi.

ps
(però, però, nascondo, subdolamente, qualche notizia vera, in mezzo a quelle che vi propino, del tutto inventate, al solo scopo di rallegrarvi)

16-11-2001, 00:12
polifilo

ma veramente

noi siamo già all'invenzione del picio e la scoperta del vinsanto con i cantuccini..due eventi chiave nella storia dell'umanità da porsi subito dopo l'invenzione del palio e delle feste dell'unità ovviamente da parte degli antichi etruschi.

no che anche in gita..abbiamo...visita alle tombe etrusche dei nonni..così pigliamo due piccioni con una fava..cambiamo i lumini ai nonni e ci acculturiamo a bestia
visita alle cantine di montalcino...ma solo per i ragazzi più grandi hic hic...è una sorta di rito iniziatico chianino hic hic voi non hic potete hic capire.

Ma che storie son queste...? 3

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=3560

15-11-2001, 20:08
shelburn

Alessandro Magno
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Quando se magna se magna: Alessandro Magno
Dopo la distruzione di Tebe (335 aC.), il buon Alessandro era insoddisfatto perché al suo Paese, per cena, gli servivano solo il pollo con la Pella e la Macedonia. Lui, che aveva saputo del banchetto nella tenda di Mardonio, aspirava a molto di più...
così pensò: "mo me magno l'impero persiano" e partì (334aC.), con pochi amici, ma gran giocatori di carte (avevano 30.000 fanti) e anche gentili verso le donne (5.000 cavalieri).
Chi ti incontra in Persia ? Nientemeno che il re dei re, DarioB III, con un esercito enorme, ma che non si dimostrò di Granico (volevo dire di granito), e che si sfaldò in men che non si dica...e un samurai nipponico che stava nel suo esercito, disse infatti "men" [un urlo tipico dei kendoka al momento dell'attacco], e fece il vuoto intorno a sé...
Alessandro avrebbe potuto accontentarsi, ma Isso aveva fame di Gloria, e vinse un'altra grande battaglia, Isso (333 aC.).
Poi, invece di puntare sul cuore della Persia, o alla roulette, o al superenalotto, decise di giocare un brutto Tiro alla flotta persiana, che era quella fenicia, in pratica.
Proseguendo, nel 332aC., fece una bella gita in Egitto, dove fondò la città di Alessandria...invece per Cuneo e Vercelli bisognò attendere ancora molto tempo...
Tornato in Siria, superò un fiume pieno di Tigri, ed ebbe un segno divino, un'eclisse che fu interpretata in termini aulici e dotti: "Gli daremo mazzate da orbi!", e quindi ben predispose i soldati macedoni, che, a differenza dei persiani, poterono riposarsi, perché tutti avevano fatto i compiti e mangiato a cena tutto tutto, da bravi. La battaglia, detta di Gaugamela fu decisa dall'intervento dei Puffi del generale Quattrocchi, che misero Gaugamela in fuga, che è meglio!
Entrò così trionfante a Babilonia, dove, per festeggiare, ricoprì il suo amico Stefano, offertosi volontario, di quella sostanza nera che abbondava da quelle parti, e gli dette fuoco. Ma Stefano non apprezzò del tutto quel trattamento troppo caloroso, e allora Alessandro, indignatosi, per dispetto gli fece il gavettone con tutta l'acqua dei secchi che aveva, per combinazione, lì, perché stava per farsi il bagno.
Pare che Stefano non si sia più offerto volontario per questo tipo di giochi, chissà perché...
Distrutta Persepoli, inseguì DarioB fino alla capitale estiva dell'impero, Ectabana (abbreviazione di "Ecco la talebana!"). era il 330aC. e il Gran Re fu assassinato da un certo Besso, suo cugino fetentone e traditore, che assunse il nome di Artaserse, che però non piaceva ad Alessandro, che andò a dirglielo fino a Bactria. Notando che il crocefisso mancava, Alessandro, che era molto cattolico (infatti siamo nel 328 avanti Cristo), per sopperire a questa mancanza, ne fece subito installare uno con Besso sopra...chi meglio di lui?
L'anno seguente (327aC) Alessandro si spinse ancora più a Nord, in Sogdiana e conquistò la roccaforte di Ossiarte, satrapo di Battriana, ne prese prigioniera la figlia Rossana(ecco dov'era!) e poi la sposò (torna, Rossana, torna, dopo il viaggio di nozze).
Arrivato in India, sconfisse l'esercito di un Poro re indiano (come direbbe Polifilo), e si parla che per conquistare Laura avrebbe dato un galà così importante che lo chiamarono Sangala, ma, ricevuto uno schiaffone dopo i suoi vani tentativi di approccio, umiliato e offeso, sedotto e abbandonato esclamò "non è più tempo di giocare" (nella lingua dei britanni moderni, Play Time) e decise di tornare indietro.
Arrivato a Babilonia si fermò lì per sopraggiunti, improrogabili, motivi tecnici. Era l'anno 323aC.

nota
Dariob, Laura, Polifilo, Play Time, Rossana erano forumisti di www.letterealdirettore.it

15-11-2001, 21:33
Play Time

Protesto vibratamente. Ho appena lasciato un forum dove, l'ultima volta, mi avevano infilato come protagonista di una specie di Star trek alla guida dell'astronave Demetra e per prima cosa in uno scontro a fuoco facevo fuori l'unica squinzia che mi piaceva (una perfidia dell'autore, geloso...) e qui non mi va meglio. Troppe analogie. E io di continuare a prenderlo sempre nell'analogo mi sono scocciato.
Ciao Shel, so long.


15-11-2001, 21:50
shelburn

Giuro, PT, mai fatto trekking, (sui prodotti Star stendiamo un velo pietoso..perché effettivamente qualcuno l'ho mangiato...confesso, ma non pensavo che fosse così grave..).
Mi dispiace che tu non abbia gradito, se dico "Ogni riferimento a personaggi di questo forum è fatto solo per scherzare bonariamente, senza malizia", mi perdoni?
Comunque, con quell'altro forum io non c'entro, assolutamente. Come fai ad associarmi ad altri? Io (nel bene o nel male) sono unico.

Comunque, la storia ti è piaciuta, almeno?

15-11-2001, 22:39
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Si, Shel, davvero gradevole. Sono convinto che se tu riscrivessi i testi di storia, credo che i testi divulgativi di Montanelli invecchierebbero di colpo.

So long.