venerdì 1 febbraio 2008

Ma che storie son queste...? 6

26-12-2002, 02:37
shelburn

Battaglia di Gargamella

detta anche di Gaugamela , ovvero "pascolo dei cammelli".
Dunque, i puffi di Alessandro (Magno ?, e per forza, siamo alle feste di Natale, mica vorrete che digiuno proprio adesso, no ?) avevano domato un fiume e attraversato delle Tigri... o sto facendo confusione ? Si dice che ci fossero a quella gita scolastica ben 40.000 puffi studenti, e 7.000 puffi professori, "cavalieri" del lavoro. Ma poi incontrarono un buon frate... "buon"... in greco potremmo dire "Eu"frate.
Gli passarono tutti sopra a quel poveraccio, che non gli restò che dire le preghiere, ma tanto era frate.
Nel frattempo Dario III Gargamella, il magaccio cattivone, aveva abbassato le persiane, perché c'era troppa luce, e posto il suo campo vicino alla bella Arbela, che oggi si chiama Irbil, e sta nell'Iraq settentrionale.
"Mo je menamo a sti ellenici", sghignazzò Dario III, mentre Franco I e Franco IV scrivevano "noi ce n'annamo" sulla sabbia... avendo subdorato aria di mazzate.
Il Gran Re non si scompose per la sparizione dei due cantanti, che da allora non si sono fatti più rivedere, e si stropicciò le mani, mormorando con fare furbesco
- ... tanto c'ho l'arma segreta di distruzione di massa ! -
- Non si faccia sentire, mio Re ! - Gli raccomandò il suo consigliere Archangelo VII, preoccupato che gli ispettori potessero sentirli.
- Ma di cosa ti preoccupi, amico mio - lo rassicurò il re dei re - tanto ormai siamo già in guerra. Guarda piuttosto questi elefanti... hai mai visto una potenza simile? Quindici bestioni indiani, pesantemente armati e corazzati... faranno 'na strage ! -
- Speriamo ! - mormorò il consigliere, dubbioso e perplesso.
Così, prima di andare a dormire si fece dare una camomilla da Maldestro III. Ma nonostante questa fece dei sogni orribili.
Il giorno dopo, i due eserciti si fronteggiarono... era l'anno 331 a.C.
Lo spettacolo era da mozzafiato. I quindici elefanti corrazzati, orgoglio della tecnologia persiana, erano schierati in prima fila, davanti ad una seconda fila di cinquanta carri falcati. No, i falchi non c'entrano... erano dotati, invece, di falci destinate a falciare i nemici... in teoria. Sembra, però che spesso finirono per essere più dannose agli amici che ai nemici, come rilevò anche Leonardo VI da Vinci IV.
Dietro questi carri c'era la terza linea, una composizione mista, da sinistra a destra guardandoli di fronte, di fanti, cinquanta carri falcati, fanti, cento carri falcati, fanti.
Seguivano altre due file.
L'esercito greco si era disposto su tre linee, ma la prima presentava come dei rinforzi, verso le ali, e piegava all'indietro sulle due ali.
Appena l'arbitro fischiò l'inizio, Alessandro ordinò ai suoi di caricare sul fianco sinistro dei persiani, sapendo che quella notte avevano dormito proprio su quel fianco, il furbone.
Riuscì dunque ad aprire un ampio squarcio al centro, che lui stesso sfondò, aggirando gli elefanti alle spalle.
- Eh no, non vale ! - imprecò Dario III stizzito e, vista la mala parata (i testi tacciono, però, sul nome del portiere che fece questa "mala parata") si ricordò di un impegno improvviso e irrinunciabile che aveva in Persia. Qualche maligno dice che fuggì: propaganda maligna di chi vuole male al coraggioso Dario III !
Le truppe persiane, vista la fug... visti gli impegni improrogabili del loro re condottiero, si ricordarono chi di aver dimenticato il fuoco acceso, chi la finestra aperta, chi un affare urgente, chi una scadenza di un debito... insomma tutti si dispersero chi qua e chi là.
Sul campo di battaglia rimasero, dicono, 40.000 Persiani e 500 Greci.

nota
Franco I e IV sono i cantanti attuali
Maldestro e Arcangelo erano forumisti di Lad

26-12-2002, 03:34
shelburn

ps
Mi viene il dubbio che quei reparti alternati ai carri falcati fossero di cavalleria e non di fanteria, ma i miei testi non lo specificano, e così non saprei risolvere la questione. Cercherò di approfondire la questione appena possibile.

26-12-2002, 03:46
shelburn

Eh eh, avevo un giusto sospetto. Dario aveva posto la cavalleria sulle ali, per tentare una manovra accerchiante con i suoi cavalieri. Ecco perché Alessandro aveva messo quella propria un po' ripiegata, a protezione dei fianchi. Ma una discussione seria e approfondita della battaglia non è negli intenti scherzosi di questo breve post. Solo che non mi convinceva il discorso dei fanti in quella posizione, e ho voluto vederci chiaro.

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