venerdì 1 febbraio 2008

Nel Nulla senza capire

19-01-2002, 12:27
shelburn

Nel Nulla senza capire


Tutte le cose
che mi parean belle
appassiranno
come un timido fiore di primavera.

Tutte le cose
ch’amai son perdute,
e resteranno
solo il ricordo d’un inutile passato.

Tutte le cose
che mi sopravviveranno
son vani ricordi,
freddi nella pioggia e consumati.


S’io potessi svanire
nel Nulla senza capire…

non accarezzerebbe, dolce,
l’aura fresca il viso
né giocherebbero
festosi
i raggi caldi
con l’onda allegra
tra la gente
e il loro sorriso

Non sarebbe vana
quella tenera illusione
che di me si prese gioco..

io svanirei
nell’alba dell’infinito,
come effimera cosa,
che s’attenua e fugge lontana.

Il silenzio
del non ricordo
e del non essere,
il nulla di tutto,
mi accoglierebbe amico..


Ma dov’è la Speranza?
L’Incanto è fuggito,
e se piangi
potrai udire
la voce del Tempo che ride…

4 commenti:

duepassi ha detto...

Vorei chiarire che questa, pubblicata non molti anni fa su www.letterealdirettore.it,
è una mia poesia di un tempo giovanile che non mi appartiene più, e dai quali sentimenti crepuscolari, per quanto romantici, mi sono completamente allontano, per cui guardo a quel ragazzo infelice come quasi ad un'altra persona

ambra ha detto...

Se non avessi avuto quel tempo, non saresti oggi te stesso.
Se un uomo vive intensamente ogni suo tempo si accorgerà che a ciascuno sono date più vite.

mistral ha detto...

Entro senza capire dove, ma sicuramente altro dal nulla, ringraziando.
Francy mi palesò
Ambra mi catturò

.. chi mi virgiglierà ?

un saluto a tutti

ippolita (da sempre)

Ora, che mi abbiano dato più vite non so. Di chiodi sicuramente molti

duepassi ha detto...

benvenuta Ippolita,
spero che comunque questa poesia ti sia piaciuta
anche se personalmente le sono ormai molto distante
pur ricordando la sofferenza che mi ispirò
per fortuna quello è un periodo ormai passato