venerdì 5 novembre 2010

la stazione di posta tra il mare e le nuvole

Cosa pensa di te l´esimio Franco Battiato?
Clio hai chiesto un consiglio a Franco
...
Tra le nuvole e il mare c´è una stazione di posta
(ed è lì che Franco ti dirà ciò che pensa, ora non ne ha voglia)
...
Clio Pedone
ok, ci sarò!

Guido Botteri
Ma dico, hanno fatto una stazione a posta tra il mare e le nuvole... ma a che altezza ? Come ci arrivo ? C'è l'ascensore, o si scende con lo scivolo ?
E per andarci ?...la mongolfiera delle cinque e un quarto.
Un bambino in partenza stava salutando i parenti venuti alla stazione. Tra la gente giù c'era un altro bimbo, biondo e con un palloncino in mano. Gli sfugge il palloncino che sale, sale, sale fino alla stazione tra le nuvole e il mare.
- Lungi dalla minuta mano,
Povero palloncino frale,
Dove vai tu? -
- Dalle dita
Dov'io stavo, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dal mare mi porta
alle nuvole bianche.
Seco perpetuamente
Vo pellegrino, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni palloncino,
Dove naturalmente
Va'l palloncin di Rosa,
E quello di Teodoro. -
- Ah, è così ? -
esclamò il bimbo del treno,
e lo prese al volo !

lunedì 1 novembre 2010

Trepassi e le molliche di pane.

Le interviste di Trepassi.

Quest'oggi, che è festa, l'indomito Trepassi è ancora in giro a fare le sue solite, strampalate, incredibili interviste, e oggi ci chiediamo chi abbia intervistato.
- Il conte Eustacchio Pistacchio de' Passi Postprandium -
Un nobile ?
- Credo di sì, capo, ma non lo garantirei. -
E cosa ti ha detto quest'illustre ospite ?
- Buongiorno -
Mi sembra corretto, per iniziare...e poi ?
- Poi ha detto che presenterà al Parlamento un disegno di legge. -
Un artista ?
- Capo, non scherzate sui "disegni", che son cosa seria. -
Va bene, va bene, e in cosa consisterebbe questo disegno di legge ?
- Qui devo fare una premessa. -
Ok, ma sii breve che i lettori vogliono ridere, non cose troppo lunghe e serie.
- Capo, siete in mano all'arte. -
Speriamo.
- Dunque, una persona molto preparata, un vero ricercatore, di cui non farò il nome perché si dice il peccato e non il peccatore... -
Perché, costui si è macchiato di qualcosa ?
- No, no, capo, è solo un modo di dire, lasciatemi lavorare, volevo solo difendere la privacy, non sia mai dovesse incavolarsi, meglio andare coi piedi di piombo -
Vada per i piedi di piombo, continua.
- Dunque, dicevo, costui, a proposito dell'argomento che la CO2 in atmosfera è solo circa 390 ppm, che vuol dire "parti per milioni"...-
Si, lo so, c'è anche un video inrete che mostra quanto sia minima questa quantità.
- Appunto, a proposito di questo, ha affermato che una quantità anche piccolissima di una sostanza non è detto che sia innocua, e ha portato l'evidenza delle tossine butoliniche che provocano guai seri anche in quantità piccolissime -
Non fa una piega, mi sembra che abbia detto una cosa giustissima. E' risaputo che non occorre farsi un chilo di cianuro per morire, ne basta molto meno, e con questo ?
- E, se ho capito bene, ma voi capo, lo sapete, io son testa dura e potrei aver equivocato...-
E sì che lo so, e allora ?
- Allora, se ho capito bene, questa vorrebbe essere una argomentazione per dire che è giusto mettere in atto politiche molto forti ed economicamente pesanti per impedire quello che "potrebbe" essere causato dalla piccolissima quantità di CO2. -
Questo non mi torna, però. Che c'entrano le tossine butoliniche ? Nel senso che, se son dannosissime quelle, giustificherebbero la pericolosità (presunta, ipotizzata e NON ancora dimostrata) della CO2 ?
- Sembrerebbe di si, capo. Se le tossine butoliniche sono pericolosissime in quantità piccolissime, allora anche al CO2... -
Oh oh, non mi pare una conseguenza lineare.
- Neanche a me, ma il nobile Eustacchio Pistacchio eccetera, ha recepito questo autorevole ragionamento, l'ha fatto suo, e ha dedotto che la tossicità delle quantità minime di tossine butoliniche giustifica la tossicità di qualunque altra quantità minima -
Ma che stai dicendo ? Vaneggi ?
- Io ? Mica è una proposta mia ! E' il mio nobile intervistato che ha portato alle estreme conseguenze quel ragionamento, e quindi ha dedotto che le briciole sono piccole e quindi pericolose. -
Le briciole ?
- Si, capo, le briciole di pane, sono piccole, o no ? -
Si, sono piccole, ma...
- E allora sono pericolose, sulla base del fatto che le tossine butoliniche sono pericolose perché sono piccole -
Ma quando mai ? Non puoi...
- Capo, questa è la proposta, assumere due coppie di sorveglianti, per coprire tutta la giornata, per ogni luogo dove si possano fare briciole. -
E a che servirebbero ?
- Capo, ma siete tuosto ! -
"Tuosto" ?
- Si, "duro di comprendonio". I sorveglianti alle briciole di pane dovrebbero intervenire per eliminarle ove mai si manifestasse la loro presenza. Sa, gente che spezza il pane, e via dicendo. In questo modo queste pericolose quantità piccole verrebbero eliminate prima che possano compiere i loro misfatti. -
Ma quali "misfatti", e poi, tutta quella gente, chi li paga ?
- Sono "crumb jobs", un po' come i "green jobs", sai quanti posti in più si possono fare in questa maniera ? Milioni. -
Ma quale "milioni"...son posti a carico di Pantalone, che non hanno una loro giustificazione economica, e resisterebbero finché durassero gli incentivi...
- Esatto, ed esattamente come per i green jobs. Non vedo sostanziali differenze. -
Guardai Trepassi con aria stralunata. No, non riuscivo a farmi capire, e ci rinunciai, allontanandomi nervosamente, mentre le nuvole scure e cariche di pioggia sembravano assecondare il mio stato d'animo scuro e tempestoso.

lunedì 11 ottobre 2010

L'acre profumo della repressione.

Cacciatori di dissidenti
rallegrano, anonimi, i potenti.

martedì 5 ottobre 2010

E' la fine del mondo !

Le interviste di Trepassi.
Gentili navigatori e navigatrici, sono il vostro Trepassi che vi parla per Teleshelburn dalla villa dell'illustre scienziato Augusto Settembrini de Passis, noto per la sua nuovissima teoria della fine del mondo.
- Buongiorno -
- Buongiorno a Lei. Le confesso però che sarei un po' scettico, sa, dopo tutte queste fini del mondo che non si verificano mai... -
- Dopo quella giusta, però, non potrebbe più fare interviste. La fine è la fine di tutto ! -
- Anche questo è vero, ma c'è una tale inflazione di allarmi e annunciate catastrofi, che la gente ormai stenta a credere -
- Male, male, bisogna essere pronti al Gran Momento, pentitevi tutti, pentitevi, che la fine è vicina. -
- Si, va bene, ma non poteva aspettare quella del 2012, prima di lanciare il Suo allarme ? -
- Oh, il 2012 è una sciocchezza, si figuri, il mondo che finisce perchè finisce un calendario... la mia, invece, è una teoria seria ! -
- Davvero ? -
- Perché è basata su una verità scientifica assolutamente indubitabile. -
- C'è chi dubita di tutto e di tutti -
- Negazionisti, non si curi di loro, sarebbero capaci di credere che non sia cambiato nulla, e invece... -
- E invece ? -
- E invece ci sono cose assolutamente "unprecedented". Lo dice la Scienza, e glielo potrà confermare qualsiasi ricercatore, qualsiasi scienziato. E lo sanno anche tante persone che non lavorano nel ramo della Scienza -
- E cos'è questa cosa senza precedenti che sarebbe successa ? -
- Siamo in una zona pericolosissima dell'Universo, oserei dire fatale, esiziale, mortale... se non di più, addirittura controindicata -
- Ma scusi, "mortale" non è più grave ? -
- Non mi faccia perdere la concentrazione. Dicevo che questo è un fatto scientifico, ed in più la certezza della fine ci viene dall'applicazione di un principio... -
- Eh, no, mi scusi, qui mi si contraddice, o parla della fine, o parla del principio... -
- Cosa capisce Lei, misero mortale ? -
- Va bene, andiamo con ordine, cosa sarebbe questa cosa senza precedenti che sarebbe successa ? -
- Cinico incredulo, legga qua:
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimenti_della_terra
[ Moti galattici
Altri movimenti coinvolgono la Terra in quanto facente parte del Sistema Solare, della Galassia e dell’Universo: il moto di translazione che il Sistema Solare esegue in direzione della costellazione di Ercole; la partecipazione al moto di recessione della Galassia, ossia alla probabile espansione dell’Universo ]
Vede, ce ne stiamo andando verso quella costellazione alla velocità di 20 km al secondo... sa cosa vuol dire ? -
- Va bene, ci stiamo muovendo nello spazio...e con questo ? -
- Vuol dire che stiamo percorrendo luoghi mai visitati prima, zone dello spazio dove chissà cosa ci può essere... -
- Cosa, secondo Lei ? -
- La fine del mondo ! - tuona de Passis, sbattendo il pugno sulla scrivania.
- E come fa a dirlo ? Non aveva detto che c'era un principio che provava le sue asserzioni ? -
- Infatti. Si tratta niente popo' di meno che del famoso pincipio di precauzione. Quando sei in una situazione nuova, può succedere di tutto ! -
- Si, va bene, ma... -
- Non c'è "ma" che tenga, lo spazio in cui stiamo viaggiando è zona totalmente nuova, o forse lo nega ? -
- No, no. Per essere nuova, è nuova. -
- E dunque... il principio di precauzione afferma che quando un evento è senza precedenti, può succedere di tutto. E quindi... - e qui altro pugno sulla scrivania - è la fine del mondo ! Lo dice la scienza, non io ! -
Signori, lo scienzato sta andando in escandescenza, è meglio che ci aggiorniamo. Da Trepassi è tutto -
S'era fatta notte, mentre il giornalista di Teleshelburn tornava a casa, alzò gli occhi al cielo stellato, e si aggiustò il bavero, inquieto...

martedì 28 settembre 2010

La pioggia nell'oceano.

Naviga. Sugli scogli
del mare non odo
parole che dici
umane;
[ 'sto caspita de frastuono che fan le onde non me fa capir niente, òstrega ! ]
ma odo
nubi più nuove
che parlano gocciole di pioggia
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le paratìe
salmastre e sparse,
piove su i pannelli
solari e belli,
piove,
òstrega, davvero
piove su i pannelli
bagnati,
su le finestre oblò-enti
di schizzi [ d'acqua ] accolti,
su i capelli folti
di marinai aulenti,
di profumoso
odor di mare,
piove su i nostri volti
marini,
piove su le nostre carte
nautiche,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
che se possa navigar
spinti dal sole,
o Ermione.

[ ringraziando il vate D'Annunzio ]

martedì 21 settembre 2010

Settembre

Settembre, andiamo, è tempo di studiare.
Ora in terra d'Amalfi i miei studenti
Lascian le stanze e vanno verso la scuola:
Scendono coll'ascensore selvaggio
Che lento è come i bradipi dei boschi.

Han bevuto profondamente ai fonti
Antichi, che la filosofia
Rimanga nei cuori esuli a conforto,
Che lungo illuda la lor sete in via,
Di saper, imparar, e di far di conto

E vanno pel tratturo antico al piano,
Entra in classe ognuno silente
Su le vestigia degli antichi padri,
O voce di colui che primamente
Conosce il tremar di Rossi Marina!

Ora per il registro l'occhio cammina
Si trema. Senza mutamento è l'aria.
Chi or sarà interrogato, la gente
Nascondendosi si domanda,
Che quasi dalla paura scomparirìa,
Preghiere, scongiuri, "proprio a me" ?

Ah perchè non son io co' miei studenti?
(Shelburn)

lunedì 20 settembre 2010

GUIDO, NUOVO D'ANNUNZIO

Settembre, andiamo.

É tempo di studiare.Ora in terra d'Amalfi i miei studenti
Lascian le stanze e vanno verso la scuola:
Scendono coll'ascensore selvaggio
Che lento è come i bradipi dei boschi.
Han bevuto profondamente ai fonti
Antichi, che la f...ilosofiaRimanga nei cuori esuli a conforto,
Che lungo illuda la lor sete in via,
Di saper, imparar, e di far di conto
E vanno pel tratturo antico al piano,
Entra in classe ognuno silenteSu le vestigia degli antichi padri,
O voce di colui che primamenteConosce il tremar di Rossi Marina!
Ora per il registro l'occhio camminaSi trema.
Senza mutamento è l'aria.Chi or sarà interrogato, la gente
Nascondendosi si domanda,
Che quasi dalla paura scomparirìa,
Preghiere, scongiuri, "proprio a me" ?
Ah perchè non son io co' miei studenti?(Shelburn)

domenica 15 agosto 2010

GIOVANNO GIOLITTI (click)


domenica 8 agosto 2010

Massacro in Afghanistan - Pietà per i poveri


In Afghanistan otto oculisti - sei erano americani - più due interpreti afghani sono stati allineati e uccisi a colpi di mitra perché cristiani. Un afghano che era con loro si è salvato perché ha recitato un paio di versetti del Corano. Grande lezione per l’Occidente.
Non basta sentire pietà per qualcuno: è necessario che costui la meriti. Degli oculisti occidentali avrebbero potuto guadagnarsi riccamente da vivere a casa loro mentre sono stati brutalmente massacrati per avere scelto di curare i poveri di un Paese sfortunato. La conclusione è che nessun cristiano mai dovrebbe avere pietà dei bambini musulmani.

Se sono affetti da tracoma, se rischiano di divenire ciechi per una mina o un altro incidente di guerra, i loro genitori non hanno che da fare appello alla pietà degli oculisti musulmani. E se poi questi in Afghanistan non ci vanno, non rimane che alzare le spalle.
Sembra un discorso molto duro ma non bisogna essere ipocriti. Basta chiedere a chiunque legga queste righe: sareste d’accordo che vostro figlio, medico, vada a curare i poveri in zone isolate dell’Afghanistan? Se la risposta è no, non dite che il paragrafo precedente è troppo duro. Quando c’è da rischiare la vita è troppo facile dire “andate”. È più prudente - e soprattutto più onesto - confessare: “La mano gliela porgerei, ma ho troppa paura che me la mordano”.
L’episodio ricorda un fatto analogo, anche se meno grave. Lasciando Gaza, i coloni israeliani hanno abbandonato le loro case e le loro floride imprese agricole. Gli abitanti del luogo hanno immediatamente distrutto sia le case che le serre e tutte le installazioni agricole. Come avere pietà di un popolo che da un lato mendica l’aiuto internazionale e dall’altro, invece di utilizzare un regalo, preferisce distruggerlo, talmente è malato di odio?
Il nobilissimo sentimento di pietà deve essere riscontrato dall’atteggiamento di chi è in bisogno. La vista di bambini che muoiono di fame non può che fare orrore a qualunque persona per bene e tuttavia è illusorio pensare di risolvere il problema con la carità. Non serve nascondersi la realtà: solo gli interessati possono fare qualcosa di risolutivo.
_____________


Un tempo, per spiegare i problemi della miseria nel mondo i più semplici avevano pronto lo stereotipo delle bettole: la colpa è del colonialismo. Inghilterra e Francia prosperano sulla pelle dei Paesi poveri. Poi il colonialismo finì e questi Paesi, divenuti indipendenti, non solo non stettero meglio, ma in molti stettero peggio. Basti pensare allo Zimbabwe: prima questo Paese era detto la Svizzera dell’Africa e si chiamava Rhodesia, oggi è un posto in cui si muore per denutrizione. Mentre Francia e Inghilterra sono prosperi come prima e più di prima. Fine dello stereotipo.
Dal momento che bisogna comunque condannare l’Occidente, sono nati altri miti. I Paesi ricchi comprano il ferro dai Paesi poveri pagandolo una miseria e si fanno pagare le automobili a prezzi altissimi. Dimenticando che il prezzo delle materie prime, fra cui il ferro, è internazionale e che un’automobile ha un’infinità di valore aggiunto. Anche una tonnellata di orologi avrebbero un prezzo stratosferico. In realtà il prezzo “equo” è quello che risulta dalla domanda e dall’offerta.
Ma - dicono le anime belle - i Paesi colonialisti avrebbero dovuto insegnare ai Paesi poveri ad arricchirsi. Facile a dirsi. L’Italia del Nord non è riuscita ad insegnare lo spirito imprenditoriale all’Italia del Sud - e si tratta della stessa nazione! - e avrebbe dovuto insegnarlo al Burkina Faso? Inoltre, uno Stato non è la San Vincenzo e non ha nessun dovere. Nessuno ha insegnato niente all’Inghilterra, che pure ha lanciato la Rivoluzione Industriale e nessuno ha insegnato niente alla Francia, che ha dato al mondo l’esempio dello Stato moderno.
Infine ci sono i capri espiatori precostituiti: le multinazionali. In realtà, se apre uno stabilimento in Mozambico, la Coca Cola dà lavoro a parecchia gente, mentre se non lo apre non distribuisce certo salari. Come diceva qualcuno, essere sfruttati dal colonialismo - o dalle multinazionali - è una disgrazia superata in dimensioni solo dalla disgrazia di non essere sfruttati dal colonialismo o dalle multinazionali. È ancora un vantaggio se una grande impresa si limita a vendere i suoi prodotti: quelli che li comprano reputano infatti che valgano più di quello che li pagano, diversamente non li comprerebbero. Si chiama “principio dell’utilità dello scambio”.
In parecchi Paesi si soffre la fame perché gli abitanti sono troppo numerosi per il territorio che sono capaci di sfruttare. E fanno troppi figli per poterli nutrire. Il rimedio in questo caso non è la carità internazionale: è una buona agronomia e un buon controllo delle nascite. In mancanza, gli indigeni continueranno a morire e a veder morire i loro figli.
Qualcuno per questo vorrebbe incrementare la carità internazionale ma l’unica soluzione sostenibile è l’autonomia alimentare. “Se ti do un pesce ti nutro per un giorno, se ti do una canna da pesca ti nutro per tutta la vita”. Naturalmente bisogna che il beneficiario si metta a pescare: e questo purtroppo è meno ovvio di quanto si creda.
Un’ipotesi è quella di imporgli di “andare a pescare”, ma a parte il fatto che non tutti i popoli sono abili tecnologicamente, quando la si è provata l’economia di Stato ha dato risultati molto negativi. Perfino quando si è trattato di popoli europei: per mettere rimedio al ritardo economico della Germania Est (che pure era il Paese più progredito del blocco sovietico) la Germania Ovest a momenti affondava.
Qualcuno depreca il consumismo e, con un pregiudizio da campionato del mondo di ignoranza dell’economia, crede che la miseria degli uni dipenda dalla prosperità degli altri.
Se un Paese consuma molto, significa che produce molto. Se non producesse, non potrebbe consumare: nessuno regala niente a nessuno. Inoltre il consumismo dei ricchi aiuta i poveri: se un Paese ricco consuma per snobismo frutta esotica che non può produrre, farà felici i Paesi poveri che possono vendergliela.
Molti sparano spensieratamente la baggianata della “ingiusta ripartizione delle ricchezze”, come se qualcuno avesse tagliato male una torta. Ma all’umanità non è stata mai regalata nessuna torta. La ricchezza bisogna innanzi produrla. Il problema non è la divisione, è la produzione: diversamente non c’è niente da distribuire. E questa distribuzione è naturale che avvenga fra coloro che quei beni li hanno prodotti.
La fame sparirà soltanto quando si limiterà la popolazione e si miglioreranno le tecniche di produzione del cibo.

giannipardo@libero.it

sabato 3 luglio 2010

QUESTO ACCADE IN ITALIA (click)

Un'intervista di Andrea Marcenaro al Giudice Carnevale.

domenica 13 giugno 2010

DA DUEPASSI, LEZIONE DI SCIENZE (click)

Ragioniamo sull'AGWT 13/06/2010 18:45
Tere.Della ha scritto:
Proviamo a riprendere la discussione.
Vorrei capire da chi ne sa più di me, tipo Sirro, CHE COSA vogliano davvero i sostenitori del Gwarming. Ho capito che non è vera questa teoria, ma non ho capito bene perché la spaccino in tutti i modi. Solo per guadagnarci sopra, o c’è dell’altro?
saluti

Cara Tere.Della,
in un fenomeno così vasto, come questo, buoni e cattivi non stanno tutti dalla stessa parte. Non solo, ma non c'è un'unica ragione a muovere le passioni, ma motivazioni diverse e a volte opposte.
Faccio un esempio.
Per esempio, ci sono ambientalisti fortemente contrari al nucleare, e ambientalisti che invece vedono nel nucleare l'unica fonte di energia "pulita".
In un post ad hoc vedremo come e perché.
Ma cerchiamo di vedere le cose con ordine.
In un problema così complesso, si potrebbe partire da molti punti, noi partiremo dal problema che ci viene indicato dal mainstream, e cioè dal potere mediatico e scientifico ufficiale, che da anni va dicendo che sarebbe in atto un riscaldamento globale di origine antropica, in inglese AGW (Anthropogenic Global Warming).
(D'ora in poi abbrevieremo "riscaldamento globale" in GW e quello di origine antropica, e cioè causato dall'uomo in AGW).
Cerchiamo bene di capire "cosa" ci stiano dicendo, prima di indagare sul "perché".
Cosa significa GW ? Significa che la Terra, nel suo complesso, si sta scaldando.
La temperatura o scende, o sale, o è stazionaria (magari con oscillazioni varie).
Non è poi così drammatico che in un certo periodo stia salendo, e non è detto che sia AGW, e cioè causata dall'uomo, ma potrebbe essere una semplice variazione naturale.
Se un uomo cammina in città, può star fermo, può andare dritto, a destra, a sinistra.
Ma, se sta andando dritto, non è mica detto che continuerà a farlo fino a buttarsi a mare...
La cosa più normale è che vari la sua direzione ogni tanto.
Dunque, cosa intendiamo per GW ? semplicemente che si sta scaldando ? E che magari tra poco si raffredderà, e poi tornerà a scaldarsi, e via dicendo ?
No, il mainstream vorrebbe farci capire che la temperatura salirà indefinitivamente, come l'uomo che va sempre dritto fino a buttarsi a mare.
Non basta vedere dunque un uomo che vada dritto per urlare "si vuole buttare a mare!"
...e non basta vedere una temperatura che sale per urlare al GW catastrofico, o addirittura all'AGW catastrofico.
E resta da verificare se questo aumento di temperatura sia comunque o non sia dovuto all'uomo in maniera significativa.
Nessuno nega che l'uomo abbia qualche influenza sul clima, ma anche un uomo che raccoglie acqua con un secchio da un lago ha influenza sul livello dell'acqua del lago (ma per misurarlo ci vorrebbero strumenti di ultraprecisione!).
L'ambientalismo si basa spesso su questi allarmi che partono da cose anche vere (ad esser pignoli), ma senza effetti significativi, come lo svuotamento di laghi e mari a suon di secchi.
Dunque, il dato reale è che questa temperatura oscilla e non si sta ferma, come vorrebbero coloro che vedono disastri al variare di pochi decimi di grado in un secolo. (Varia molto di più, ma molto, tra estate ed inverno).
Che ne deduciamo da questo ragionamento ? Che il fatto che la temperatura cresca, o diminuisca è da paragonare alla direzione in cui cammina l'uomo, e non è garanzia che si stia buttando a mare.
Quindi l'AGW è ancora tutto da dimostrare, ed è solo una "teoria" (in inglese AGWT, dove la "T" sta per "Theory").
Se si osservano i grafici della temperatura nel tempo, a partire da centinaia di migliaia di anni fa, si vede che ci sono state enormi variazioni di temperatura, anche molto più ripide, e quindi l'aumento che si è avuto negli ultimi 150 anni potrebbe essere assolutamente normale.
Qualcuno non lo crede ? Giusto monitorare il fenomeno, giusto studiarlo, ma non mi pare affatto che la Climatologia attuale sia una scienza esatta e potrebbe anche toppare alla grande.
Ma fermiamoci qui, e assimiliamo questo concetto di presunto AGW di cui il mondo scientifico ufficiale ha lanciato l'allarme.
Aggiungiamo solo che quello che si ipotizza e paventa in questo aumentare di temperatura, fin qui NON straordinario, è che esso possa continuare indefinitamente, e uscire dalle possibilità di controllo umane.
Condizione di partenza di questo discorso è la presunzione che l'uomo e non la Natura controlli e governi la temperatura, e possa farla aumentare o diminuire a suo piacimento solo agendo in maniera, diciamo, "virtuosa" (che consisterebbe in una de-crescita e in un de-sviluppo volontario), o "cattiva" (che consisterebbe nel continuare progresso e sviluppo).
Secondo me
continua...

DA MARCO DE TURRIS (click)

La prova ontologica d'Anselmo d'Aosta

“Questa cosa dunque esiste in modo così vero che non si può pensare che non esiste. Infatti si può pensare che esista qualcosa che non si può pensare non esistente; ma questo è maggiore di ciò che si può pensare non esistente. Perciò, se ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore può essere pensato non esistente, ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore non è ciò di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore. Allora, ciò è contraddittorio. Perciò qualcosa di cui non può pensarsi nessuna cosa maggiore esiste in modo così vero che non si può pensare non esistente.” [Anselmo, Proslogion, cap.III, BUR, Milano, Rizzoli, 1992, pp. 86.]

La prova ontologica è una dimostrazione logica dell'esistenza dell'essere parmenideo, poi divenuta nella teologia medievale una forma di dimostrazione a priori dell'esistenza di Dio. La paternità di tale prova risale al Proslogion dell’ecclesiastico Anselmo d'Aosta (1033-1109), scritto attorno al 1077.
Anselmo argomenta che anche l’ateo che nega Dio nella sua mente formula l’idea della divinità intesa quale Essere Supremo e Perfetto. Egli parte da ciò che sviluppare una forma di dimostrazione negativa o per absurdum. Si ammetta per ipotesi che Dio, «ciò di cui non si può pensare il maggiore» esista nel solo intelletto, e non nella realtà. Tuttavia, ciò comporta una contraddizione, in quanto ciò di cui non è possibile concepire nulla di superiore non può esistere soltanto nell’intelletto. Infatti, l’esistere nella realtà è ancora superiore a quello della semplice esistenza mentale. Se quindi ciò di cui è impossibile concepire un ente superiore esiste soltanto nel pensiero umano, si dice che ciò di cui è impossibile concepire un ente superiore è ciò di cui in realtà è possibile concepire un ente superiore, il che comporta una contraddizione. Pertanto, ne consegue che l’essere di cui è impossibile concepire un ente superiore esiste assieme nella mente e nella realtà.
Dovendo dimostrare l'esistenza di Dio, ovvero l’Ente Primo e Perfetto, Anselmo ritiene di dover compiere una dimostrazione a priori e quindi non basata sui sensi e l’empiria, ritenuta l'unica in grado di dimostrare il fondamento ontologico di tutto l’esistente. La sua scelta di compiere la dimostrazione in forma negativa ovvero per absurdum gli permette inoltre di svilupparla evitando di porre precedenti assiomi o teoremi e basandosi unicamente sulla ragione e la logica, coi suoi principi fondamentali di non contraddizione e del terzo escluso.
Le premesse intellettuali della dimostrazione anselmiana sono quelle del neo-platonismo, con la sua nozione di intellectus/nous, che comporta come l’esistere nel pensiero sia già realmente esistere. Da ciò consegue che l’esistenza della nozione di Dio nel pensiero esiga logicamente che si afferma l’esistenza divina effettiva nella realtà. Il neo-platonismo ha sempre postulato l’esistenza nell’uomo di una precisa gerarchia delle facoltà, organizzate in modo scalare (Classica quella di voluntas/affectus, mens/ratio, intellectus/spiritus; volontà ed emotività; mente e ragione; spirito. Tale distinzione è paragonabile, mutatis mutandis, a quella fra inconscio, conscio e trans-conscio.), in cui la gnoseologia ricalca l’ontologia, anzi l’opposto, poiché nel neo-platonismo il conoscere è superiore all'essere. Lo spirito permette di cogliere con conoscenza diretta ed assoluta le verità trascendenti, poiché esiste in esse. I principi metafisici sono quindi dimostrabili e conoscibili logicamente allo stesso modo di quelli matematici e trovano ambedue perfetta manifestazione razionale. Il neo-platonismo quindi può giungere ad esprimere l’idea di una gnosi, intesa quale conoscenza diretta della verità trascendente, che di per sé esclude la fede, considerata quale una forma gnoseologica inferiore ed imperfetta in quanto costituita appunto dal credere senza averne conoscenza ed esperienza intellettuale.
La prova ontologica di Anselmo d’Aosta a distanza di mille anni continua ad essere dibattuta, trovando favorevoli ed oppositori. Già quando il grande pensatore era in vita egli ebbe un avversario nel monaco Gaunilone. In seguito, grandi autori come Bonaventura da Bagnoregio, Cartesio, Leibniz, Hegel hanno accettato e riformulata a proprio modo la dimostrazione anselmiana, mentre invece altri, come Tommaso d’Aquino, Locke e Kant l’hanno respinta, ognuno a proprio modo.
Fra i sostenitori dell’argomentazione anselmiana si ritrova anche il grande logico Kurt Gödel. Egli, che rivoluzionò la matematica con i suoi principi, era filosoficamente un neo-platonico, e matematicamente un platonista: riteneva che le verità matematiche fossero universali, eterne e trascendenti, scoperte ma non create dall’uomo. Gödel tentò anche una prova filosofica dell’esistenza di Dio. Egli concepì l’Essere come una proprietà necessaria e costitutiva in sé e per sé, da porre a fondamento del pensiero logico e dell'ordine matematico dell'universo. La sua ontologisches Beweis, ossia la dimostrazione dell'esistenza di Dio, è strutturata su di un rigoroso teorema logico-formale, secondo i principi della logica modale.
È degno di nota che tali elaborazioni intellettuali europee trovino forti somiglianze nell’interpretazione filosofica della matematica indiana, a cui si deve, fra l’altro, l’invenzione dello “zero”. Anch’essa postula la possibilità di provare le verità metafisiche in forma logico-formale.

domenica 16 maggio 2010

Raccolta di fondi

Le interviste di Trepassi.
Oggi il nostro Trepassi ha intervistato il noto ricercatore Eski Mezi, che ha raggiunto addirittura nel suo igloo nell'isola di Baffin.
- Mister Eski Mezi, venendo da Lei, ho saputo che ha lanciato su internet una grande raccolta di fondi. Ci può spiegare a quale opera umanitaria sarà devoluta ? -
- All'acquisto di fucili di precisione di grosso calibro, munizioni, kayak armati... -
- Un momento, un momento. Non capisco. Pensavo che... ma andiamo per gradi. Che sarebbe un kayak armato ? -
- Per terra si usano i carri armati, in mare gli Eschimesi usano i kayak, e allora ci vuole un kayak rinforzato, a prova di attacco...-
- Ma perché ? Gli Inuit sono forse in guerra ? -
- In guerra proprio... no, ma devono pur difendersi, ecco perché intendo procurare loro fucili, cannoni, mitragliatori, missili terra terra, fionde, catapulte...-
- Ma che razza di armi son queste ? -
- Eh eh, mi son fatto prendere la mano dall'entusiasmo -
- Ma non capisco da chi dovrebbero difendersi -
- Ma come ? Non ha seguito TV7 ? -
- Si, perché ? -
- E non ha visto che nella spedizione scientifica italiana alle isole Svalbard c'è sempre un ricercatore armato di un potente fucile ? -
- Si, certo -
- E che guerra deve combattere quel ricercatore ? -
- Ma nessuna !, è lì per difendere il resto della spedizione da un eventuale attacco di qualche orso -
- Lo vede che l'attacco c'è ? E se si possono difendere i ricercatori italiani, non vedo perché non si debbano difendere gli Inuit (gli Eschimesi), ora come ora che la popolazione degli orsi è in aumento e sempre più minacciosa ed invadente. Se Lei avesse un orso che circola nei paraggi di casa sua, insidiando i suoi bambini, non vorrebbe avere anche Lei un potente fucile di precisione ? -
- Si, ma... -
- Non c'è ma che tenga. Qui ne va della vita di persone umane, e quindi ecco la mia iniziativa di raccogliere fondi per portar loro un po' di armi di difesa dagli orsi -
- Si, ma le fionde... -
- Era per ravvivare l'intervista, se no i miei lettori si annoiano. E allora gli diamo un po' di colore -
- Sarà, ma non credo che raccoglierà molti soldi -
- Lo so, lo so, la gente si commuove di più per un animale antropofago e pericoloso, che per i bambini Inuit, ma io ormai ho lanciato la mia campagna. E allora, me lo fa questo versamento ? Accetto di tutto, dollari, yen, sloti polacchi, e perfino euro greci... aspetti che vado a prendere una borsa in cui potrà versare il suo generoso contributo -
Vistolo allontanarsi, Trepassi colse l'occasione per sgattaiolare fuori, sbuffando, e prese in tutta fretta il primo taxi-kayak che trovò.
Lontano lontano si udì un orso rugliare spaventosamente... oppure stava bramendo...boh, fate voi, si, insomma fu uno spaventoso suono minaccioso che dette un brivido al povero Trepassi, nonostante fosse una bella giornata soleggiata.

lunedì 10 maggio 2010

DA DUEPASSI RICEVO E PUBBLICO (click)

La sensibilità climatica secondo Spencer

L'articolo che vi propongo tradotto col metodo Shelburn mi sembra fondamentale e centrale rispetto alla teoria del riscaldamento globale (AGWT).
Infatti l'aumento di temperatura indotto dalla CO2 di per sé è ben poca cosa, per cui si è detto che essa causasse un effetto moltiplicatore (una reazione, o "feedback" positiva) a causa di una presunta alta sensibilità del sistema climatico alle variazioni della CO2.
Questo articolo porta prova, da misurazioni satellitari, che invece questa "sensibilità climatica" è bassa. Cade così la base stessa su cui si fonda l'AGWT.

Per inciso, un sistema a reazione positiva, è tendenzialmente un sistema instabile, perché più aumenta l'ingresso, più aumenta la reazione, e una reazione positiva va nello stesso verso dell'ingresso. Quindi l'uscita aumenta sempre di più, senza trovare un punto di equilibrio.
Viceversa un sistema è tendenzialmente stabile quando la reazione è negativa, nel senso che si oppone ad aumenti dell'ingresso. Avrà delle oscillazioni, ma intorno ad un punto di equilibrio.
La storia miliardaria (d'anni) del nostro pianeta è di per sé dimostrazione evidente che le reazioni che governano il clima sono negative e non positive.
Infatti è ancora un pianeta "vivo", e non è diventato né una palla di fuoco, né una palla di ghiaccio, e questo è di per sé prova della presenza di stabilizzanti reazioni negative.
L'AGWT si basa invece sull'ipotesi di una presunta reazione positiva che governi il sistema climatico e che porterebbe il nostro pianeta ad essere un pianeta talmente caldo, da determinare la fine di ogni forma di vita.
Secondo me.
Essendo un articolo lungo, ve lo presento in più pezzi, più facilmente leggibili.

da:
http://www.drroyspencer.com/global-warming-natural-or-manmade/
Global Warming

“Global warming” - (il termine) "Global warming”
refers to - si riferisce a
(1) - l'aumento
the global-average temperature - globale della temperatura media
increase - (1)
that has been observed - che è stato osservato
over the last - negli ultimi
one hundred years or more. - 100 anni o più.
But to many politicians - Ma a molti politici
and the public, - e al pubblico
the term - il termine
carries the implication - porta l'implicazione
that mankind - che l'umanità
is responsible - sarebbe responsabile
for that warming. - di quel riscaldamento.
This website - Questo sito
describes evidence - fornisce le prove
from my group’s - dal mio gruppo
(2) - di ricerca
government-funded - finanziato dal governo
research - (2)
that suggests - che suggeriscono (che)
(in inglese il verbo è al singolare perché "evidence" è singolare,
mentre noi abbiamo preferito tradurlo "prove")
global warming - il riscaldamento globale
is mostly natural, - è in massima parte naturale
and that the climate system - e che il sistema climatico
is quite insensitive - è piuttosto insensibile
to humanity’s greenhouse gas emissions - alle emissioni umane di gas serra
and aerosol pollution. - e all'inquinamento da aerosol.

Believe it or not, - che ci crediate o no
very little research - molta poca ricerca
has ever been funded - è stata mai finanziata
to search for - per ricercare
natural mechanisms of warming…- meccanismi naturali di riscaldamento...
it has simply been assumed - si è semplicemente supposto
that global warming - che il riscaldamento globale
is manmade. - sia opera dell'uomo.
This assumption - Quest'assunzione
is rather easy for scientists - è molto facile (da farsi) per gli scienziati
since we do not have - perché non abbiamo
enough accurate global data - abbastanza dati accurati globali
for a long enough period of time - per un lungo periodo di tempo
to see whether there are - per vedere se ci siano
natural warming mechanisms - meccanismi naturali di riscaldamento
at work. - in gioco.

The United Nation’s Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) - L'IPCC
claims that the only way - pretende che il solo modo
they can get (3) - in cui possano far produrre
their computerized climate models - (ai) loro modelli climatici a computer
to produce - (3)
the observed warming - il riscaldamento osservato
is with (4) - sia con l'inquinamento
anthropogenic (human-caused) - antropogenico (causato dall'uomo)
pollution. - (4).
But they’re not going to find something - Ma non troveranno nulla
if they don’t search for it. - se non lo cercano.
More than one scientist has asked me, - Più di uno scienziato mi ha chiesto
“What else COULD it be?” - "Che altro POTREBBE essere ?"
Well, the answer to that - Bene, la risposta a questo
takes a little digging… - richiede di scavare un po'...
and as I show, - e come (vi) mostro
one doesn’t have to dig very far. - non si deve scavare molto lontano.

But first let’s examine - Ma per prima cosa esaminiamo
the basics of why - le basi del perché
so many scientists - così tanti scienziati
think global warming - pensano che il riscaldamento globale
is manmade. - sia causato dall'uomo.
Earth’s atmosphere contains - L'atmosfera della Terra contiene
natural greenhouse gases - gas serra naturali
(mostly water vapor, - (in massima parte vapor acqueo
carbon dioxide, and methane) - CO2, e metano)
which act to keep - che agiscono in modo da mantenere
the lower layers of the atmosphere - gli strati più bassi dell'atmosfera
warmer than - più caldi di (quanto)
they otherwise would be - sarebbero altrimenti
without those gases. - senza quei gas.
Greenhouse gases trap - I gas serra intrappolano
infrared radiation — - la radiazione infrarossa —
the radiant heat energy - l'energia di calore radiante
that the Earth naturally emits - che la Terra emette naturalmente
to outer space - verso lo spazio esterno
in response to solar heating. - in risposta al riscaldamento solare.
Mankind’s burning of - Il bruciare, da parte dell'umanità,
fossil fuels (mostly - combustibili fossili (massimamente
coal, petroleum, and natural gas) - carbone, petrolio, e gas naturale)
releases carbon dioxide - rilascia anidride carbonica
into the atmosphere - nell'atmosfera
and this is believed - e questo si pensa (che)
to be enhancing - faccia aumentare
the Earth’s natural greenhouse effect. - l'effetto serra naturale della Terra.
As of 2008, the concentration of - Al 2008, la concentrazione di
carbon dioxide in the atmosphere - anidride carbonica nell'atmosfera
was about 40% to 45% higher - era circa del 40-45% più alta
than it was before - di quel che era prima
the start of the industrial revolution - (del)l'inizio della rivoluzione industriale
in the 1800’s. - nel XIX secolo.

It is interesting to note that, - E' interessante notare che,
even though carbon dioxide - anche se l'anidride carbonica
is necessary - è necessaria
for life on Earth to exist, - perché esista vita sulla Terra,
there is precious little of it - ce n'è una piccola preziosa quantità
in Earth’s atmosphere. - nell'atmosfera terrestre.
As of 2008, only - Al 2008, solo
39 out of every 100,000 molecules of air - 39 su ogni 100 mila (100.000) molecole d'aria
were CO2, - erano (molecole di) CO2,
and it will take - e ci vorranno
mankind’s CO2 emissions 5 more years - altri 5 anni di emissioni umane
to increase that number by 1, to 40. - per aumentare quel numero di 1, a 40.

The “Holy Grail”: - Il "Santo Gral":
Climate Sensitivity - la sensibilità climatica
Figuring out - che immagina
how much past warming - quanto (del) passato riscaldamento
is due to mankind, - sia dovuto all'umanità,
and how much more - e quanto più
we can expect in the future, - ce ne possiamo aspettare in futuro,
depends upon something - dipende da qualcosa
called “climate sensitivity”. - chiamato "sensibilità climatica".
This is the temperature response - Quest'è la risposta in temperatura
of the Earth to a given amount - della Terra ad un dato ammontare
of ‘radiative forcing’, - di 'forzante radiativa'
of which there are two kinds: - delle quali ce ne sono di 2 tipi
a change - un cambiamento
in either the amount of sunlight - o nell'ammontare della luce solare
absorbed by the Earth, - assorbita dalla Terra
or in the infrared energy - o nell'energia ad infrarosso
the Earth emits - (che) la Terra emette
to outer space. - verso lo spazio esterno.

The ‘consensus’ of opinion - Il 'consenso' di opinione
is that the Earth’s climate sensitivity - è che la sensibilità climatica della Terra
is quite high, and so - sia piuttosto alta, e così
(5) - ci si aspetta
warming of about 0.25 deg. C - (un) riscaldamento da circa 0,25 gradi C
to 0.5 deg. C - a 0,5 gradi C
(about 0.5 deg. F to 0.9 deg. F) - (circa da 0,5 gradi F a 0,9 gradi F)
every 10 years - ogni 10 anni
can be expected - (5)
for as long as mankind continues - finché l'umanità continuerà
to use fossil fuels - ad usare combustibili fossili
as our primary source of energy. - come nostra primaria fonte di energia.
NASA’s James Hansen - James Hansen, della NASA,
claims that climate sensitivity - pretende che la sensibilità climatica
is very high, and that - sia molto alta, e che
we have already put - abbiamo immesso già
too much extra CO2 in the atmosphere. - troppa CO2 nell'atmosfera.
Presumably this is why - Presumibilmente questo è perché
he and Al Gore - lui e Al Gore
are campaigning - stanno facendo una campagna
for a moratorium on the construction - per la moratoria sulla costruzione
of any more coal-fired power plants - di ulteriori centrali a carbone
in the U.S. - negli USA.

You would think that - Pensereste che
we’d know the - conosceremmo la
Earth’s ‘climate sensitivity’ - 'sensibilità climatica' della Terra
by now, but - ormai, ma
it has been surprisingly - è stata sorprendentemente
difficult to determine. - difficile da determinare.
How atmospheric processes - Come processi atmosferici
like clouds and - come le nuvole e
precipitation systems - i sistemi della precipitazione
respond to warming - rispondano al riscaldamento
is critical, as they - è critico, perché essi
are either amplifying the warming, - o amplificano il riscaldamento
or reducing it. - o lo riducono.
This website - Questo sito
currently concentrates - al momento si concentra
on the response of clouds - sulle risposte delle nuvole
to warming, - al riscaldamento,
an issue which - una questione che,
I am now convinced - ne sono ora convinto,
the scientific community - la comunità scientifica
has totally misinterpreted - ha totalmente frainteso
when they have measured - quando hanno misurato
natural, year-to-year fluctuations - le fluttuazioni naturali, da anno ad anno
in the climate system. - nel sistema climatico.
As a result of that confusion, - Come risultato di quella confusione,
they have the mistaken belief - hanno l'errata convinzione
that climate sensitivity is high, - che la sensibilità climatica sia alta,
when in fact - mentre in effetti
the satellite evidence suggests - l'evidenza satellitare suggerisce
climate sensitivity is low. - (che) la sensibilità climatica sia bassa.

The case for natural climate change - Il motivo per (il) cambiamento climatico naturale.
I also present an analysis - Presento anche un'analisi
of the Pacific Decadal Oscillation - dell'Oscillazione decadale del Pacifico (PDO)
which shows that most - che mostra che la massima parte
climate change - (del ) cambiamento climatico
might well be the result of….the - può ben essere il risultato del...
climate system itself! - sistema climatico stesso !
Because - Perché
small, chaotic fluctuations - fluttuazioni piccole, caotiche
in (7) - nei sistemi di circolazione
atmospheric and oceanic - atmosferica ed oceanica
circulation systems - (7)
can cause small changes - possono causare piccoli cambiamenti
in global average cloudiness, - nella nuvolosità media globale
this is all that is necessary - (e) questo è tutto quello che è necessario
to cause climate change. - per causare (un) cambiamento climatico.
You don’t need the sun, - non hai bisogno del sole
or any other ‘external’ influence - o (di) qualsiasi altra influenza 'esterna'
(although these are also possible…- (sebbene queste siano anche possibili...
but for now - ma per ora
I’ll let others work on that). - lascerò che ci lavorino altri).
It is simply what - E' semplicemente quello che
the climate system does. - fa il sistema climatico.
This is actually quite easy - Questo è realmente molto facile
for meteorologists to believe, - da credere per i meteorologi,
since we understand - perché capiamo
how complex weather processes are. -come siano complessi i processi atmosferici
Your local TV meteorologist - Il meteorologo della vostra tv locale
is probably a closet ’skeptic’ - è probabilmente in segreto uno 'scettico'
regarding mankind’s influence - sull'influenza dell'uomo
on climate. - sul clima.

Climate change — it happens, - Il clima cambia — succede,
with or without our help. - con o senza il nostro aiuto.

giovedì 6 maggio 2010

Risolto il problema delle emissioni

Le interviste di Trepassi.

- Risolto il problema delle emissioni di CO2 italiane ! -
- Trepassi, ma che dici ? Una notizia così, se fosse vera, sarebbe uno scoop mondiale ! -
- Come no, capo, può già convocare una conferenza stampa mondiale -
- Calma, calma, Trepassi, ti conosco bene, e credo che sia bene andare coi piedi di piombo -
- Ma così come fa a correre ? -
- Meglio non essere precipitosi, fammi prima capire la plausibilità della notizia -
- Ma capo, è semplice -
- E allora spiegalo -
- L'Italia è un Paese carogna perché emette troppa CO2 -
- Così dicono, io avrei un'altra opinione, ma va avanti -
- La Cina invece è un Paese virtuoso perché emette solo 4,6 procapite contro gli 8,5 dell'Italia -
- E allora ? -
- Allora è semplice, capo. Ogni Italiano fa un figlio, e così raddoppiamo la popolazione -
- Ma che stai a di' ? -
- Se la popolazione fosse doppia, il procapite diventerebbe 4,25, addirittura inferiore alla Cina, e saremmo più virtuosi dei Cinesi.
Non solo, ma se raddoppiassimo ancora la popolazione, potremmo addirittura emettere il doppio di quello che emettiamo ora, e invece di carogne saremmo virtuosi ! -
- Ma Trepassi, cosa dici mai ! -
- Vado subito a darmi da fare -
- Fermo Trepassi, fermo ! Quello che dici è assur... oh dio, è andato !
Signori miei, non lo prendete sul serio quel mattacchione. Eppure non ha detto bugie, ha detto solo un'enorme cavolata, ma vera...una vera cavolata.
Come può essere possibile che emettendo di più saremmo più virtuosi ?
Ci deve esser un problema in quel che dice Trepassi...
Non so, ora vado nel pensatoio a rifletterci su.
Nel frattempo datemi una mano anche voi a risolvere questo arcano, di come sia possibile diventar virtuosi emettendo molto di più... -
mentre Duepassi si allontanava, gracchiò un gabbiano alto nel cielo,
sembrava che se la ridesse...

sabato 1 maggio 2010

UNA STORIA, UN ESEMPIO, UN MONITO (click)


Dottor Sergio Godi
nato a Verona il 13 settembre 1933, tuttora vivo e lucido, che misura il tempo a settimane, se non a giorni, ed è sicuro di non avere un altro compleanno davanti a sé.

martedì 27 aprile 2010

Lo scioglimento dei ghiaccioli.

L'intervista di Trepassi.

- Trepassi, ci deve essere un errore, volevi dire "lo scioglimento dei ghiacci", bell'argomento assai discusso e contestato... -
- No, capo, volevo proprio dire lo scioglimento dei ghiaccioli -
- Ma che stai a di' ? -
- La piccola unna devastratrice ha imparato ad aprire il freezer, e si frega i ghiaccioli, lasciando tutto a scongelarsi, un vero disastro -
- Ma Trepassi, questi sono piccoli guai familiari, a chi vuoi che interessino ? -
- Interessano e come, vedessi la signopra Trepassi come le interessa che tutto il ghiaccio si sta sciogliendo ! -
In quel momento si sentì la voce di un sostenitore dell'AGWT
- Avete visto che ora lo ammettete anche voi che i ghiacci si stanno sciogliendo ! -
- Vedi che hai combinato ? Ora quelli si stanno a credere che stai parlando dell'Artico o dell'Antartide -
- Ma no, capo, ghiacci di famiglia, sono. E poi s'è mangiata una carota -
Un urlo venne dal sostenitore dell'AGWT
- Truffa, truffa, qui si nascondono le prove, si nascondono le carote ! -
- Tranquillo, raga', son carote di mercato, non carote di ghiacciaio ! -
- Insomma, com'è finita, 'sta storia ? -
- Tutta una sedia imbrattata di gelato alla fragola. - E qui Trepassi si avvicinò e disse sotto voce
- Un vero disastro -
- Ma perché lo dici sottovoce ? -
- Per non farmi sentire dal ricercatore, se no chissà che si crede ! -
...e si allontanò fischiettando "fin che la barca va"

domenica 25 aprile 2010

La votazione per la Terra piatta

L'araldo suonò la tromba.
Un fremito scorse tra i cavalieri, incolonnati sul lato orientale della piazza, sotto la grande statua del paladino Rolando.
Il popolo affollava il centro, chiassoso, agitato come sempre, gente che aveva interrotto gli affari quotidiani per venire ad assistere alla grande disputa scientifica.
Da quando era stato abbattuto il governo del tiranno, il nuovo governo della città di Gollandia voleva che tutto fosse deciso dal popolo, e per questo l'aveva convocato nella grande piazza.
So che siete tutti uomini impegnati, e vi risparmierò i dettagli dei preparativi, per proiettarvi direttamente alla parte finale della disputa, subito dopo l'arringa di Gherardo di Vattelapesca, sostenitore della sfericità della Terra, ma in tempo per ascoltare quella di Ottone di Rame, sostenitore della Terra Piatta.
Ecco dunque le sue parole.
- Cari amici, non vengo qui per onorare Cesare, ma per seppel... che c'è ? Ah, si, mi dicono che quello era un'altro processo. Ehm, scusate. Dunque, il mio esimio collega ha voluto farvi credere che la Terra sarebbe tonda. Ma per carità. Ecco qui una palla, ed ecco una prova convincente. Ci metto su un soldatino di piombo, faccio girare la palla (perché la Terra, dice il mio collega, gira) ed ecco, avete visto, il soldatino è caduto miseramente, come cadremmo noi tutti se davvero il nostro mondo fosse una palla che gira...oh che idea assurda !
Ma dirò di più, vi ha raccontato che il raggio di questa palla sarebbe di oltre seimila km. L'orizzonte, vi ha raccontato, guardando il mare dalla spiaggia, si troverebbe a 8 km... e che sono 8 km rispetto ai circa 40 mila km del meridiano terrestre, secondo quanto l'illustre mio avversario dice ? Sono lo zero, dico zero, virgola zero zero zero (tre zeri) due. Anche volendo contare gli 8 km dall'altra parte, arriviamo allo 0,0004... cioè, praticamente niente. Voglio dire, amici miei, che se anche fosse una palla, quale curvatura potrebbe mai avere in uno 0,0004 ? Possiamo dunque considerare la Terra... piatta ! -
L'oratore venne qui interrotto dagli applausi del pubblico.
S'era fatto tardi, minacciava di piovere, e il signore del castello incominciava a spazientirsi, per cui colse l'occasione dell'interruzione per alzarsi e dire con voce stentorea
- Possiamo ora venire alle votazioni.
Popolo di Gollandia, cosa volete voi...? -
e prima che potesse completare il suo pensiero il popolo rispose a gran voce tumultuando
- Vogliamo Barabba, vogliamo Barabba ! -
- Popolo, ma che state a di' ? Qui si sta a discutere di Scienza, se la Terra è piatta o è una sfera ! -
Il popolo allora mormorò deluso
- Ah, va be'... -
- Popolo, siate seri, siate scientifici, qui si decide, democraticamente un fatto scientifico ! -
- Si, si ! - urla il popolo entusiasta, sentendosi già anche lui scienziato.
- E allora, cosa volete che sia la Terra, una palla, o piatta ? -
- Piatta, piatta ! - strepitò il popolo con foga.
- E piatta sia ! -
L'araldo suonò ancora la tromba, mentre il popolo lasciava la piazza tra canti e danze improvvisate.
La democrazia aveva trionfato, anche nella Scienza !

venerdì 23 aprile 2010

Parliamo di media.

Le interviste di Trepassi.

Questa volta il buon Trepassi ha intervistato un valente ricercatore (è tutto il giorno che ricerca i suoi occhiali e non li trova) di nome Moltipassi.
Lo ha trovato affogato in una marea di carte. Dopo una minuziosa eliminazione degli ostacoli, ha verificato che l'eminente studioso stava giocando con la playstation
- Sa, è il mio momento di relax - ha spiegato lo scienziato
- Oh certo, chiedo scusa del disturbo, ma ero qui per l'intervista...sa, quel suo studio sulla correlazione tra le nascite e l'AGW, può spiegare ai nostri lettori di cosa si tratta ? -
- Ecco, si tratta di un studio statistico, con uso di un supercalcolatore dell'ultima generazione...un vero mostro l'assicuro -
- Oh bene, chissà cosa avrà scoperto, allora -
- Abbiamo verificato una evidente correlazione tra le nascite e l'aumento della CO2. Sa, nel corso degli anni quel venefico gas inquinante e altamente pericoloso è andato aumentando costantemente -
- Eh, si, purtroppo -
- E di pari grado sono aumentati gli anni di nascita, quindi è evidente che è la CO2 che li fa aumentare -
- Mi scusi, stento a capire, può spiegarsi meglio ? -
- Lo farò con dei dati. Cosa c'è di meglio e di più convincente di un bel grafico ? Ecco qui, osservi, l'aumento della CO2, ed ecco qui l'aumento degli anni dei bambini di Roccacannuccia, un paese da me preso in esame per verificare questi fatti. -
- Mica starà dicendo che...? -
- Aspetti, non faccia conclusioni affrettate, guardi qui questi dati, ho preso come campione una famiglia di quel paese, ed ecco i loro anni di nascita:
1940, 1943, 1945, 1947, 1952, 1954, 1978, 1981, 1986
come vede è evidente che man mano che la CO2 è cresciuta sono cresciuti anche gli anni di nascita, tanto che ultimamente, a causa dell'inquinamento termico dovuto alla CO2 di origine antropica, è nata una bambina, nel 2008, un vero pericolosissimo picco ! -
- Sono frastornato, professore, ma mi perdoni se stento a credere quanto mi dice -
- Dubita forse che quella brava gente sia nata in quegli anni ? -
- No, no, dubito che la CO2 c'entri qualcosa -
- La convincerò con la forza delle prove. Io stesso stentavo a crederlo, ma i dati sono sotto gli occhi di tutti, e l'aumento, proporzionale all'aumento della CO2, è evidente.
Ma uno scienziato serio non si ferma alle prime evidenze -
- Ah no ? Meno male - Trepassi tirò un sospiro di sollievo
- Non conoscendo le date complete, ma sapendo che mi sarebbero state fornite in seguito, ho rappresentato queste date come numero di giorni dal primo gennaio 1940 -
- Perché proprio quella data ? -
- Me ne serviva una, per trasformare le date in singoli numeri, e ho scelto quella perché rappresenta l'inizio dell'anno del dato più vecchio -
- Questa cosa non ha alcun senso, ma vada avanti -
- Non conoscendo le date precise, ho stabilito di aggiugere la costante 183 (in pratica mezzo anno) per l'anno di nascita. La somma delle prime 9 nascite è 61.282 che ho diviso per 9, il numero dei dati, per ottenere la media. Essendo una persona molto precisa, ho calcolato il dato alla quarta cifra decimale, così è più preciso 6.809,1111 -
- E cosa se ne è fatto di questa media ? -
- Ho aggiunto il dato 2008, ottenendo come somma 86.302, che ho diviso per 10, ottenendo 8.630,2000 -
- Lei sta dando i numeri -
- Aspetti, prima di giudicare. Fatto cento il primo valore, questo nuovo valore ottenuto è esattamente 126,7449 -
- E allora ? -
- Questo vuol dire che a causa dell'uomo si è avuto un incremento del 26,7449 ! -
- Ma che sta a dire ? Tutto il suo procedimento è arbitrario, fasullo !
E poi, quella precisione alla quarta cifra decimale...su date che avevano un'incertezza di mezzo anno ! -
- Oh quella dopo l'ho eliminata, ho avuto le date esatte. E con queste date esatte la somma dei primi nove numeri è diventata 61.879, e quella delle dieci date 86.740, con un incremento del 26,1591 -
- Mi scusi, ma non aveva detto di avere una precisione alla quarta cifra decimale ? -
- Oh, ma quella vale per quelle altre date ! -
- Ma non sono le stesse date ? Il valore ottenuto non doveva far variare al massimo l'ultima cifra ? -
- Ho capito, da tempo lo sospettavo, confessi: Lei è un negazionista ! -
- Io ? - Il professore aveva brandito minacciosamente un ombrello e lo agitava furiosamente.
Trepassi tentò di calmarlo
- Pensi che sono stato io a tagliare gli alberi per Michael Mann, e gli ho ho fatto il caffè mentre disegnava la mazza da hockey... -
Trepassi sudava freddo. Il professore non sembrava convinto
- Sarà, ma mica sarà tifoso dell'inter ? -
- No, questo, mai ! -
a questa rasicurante notizia il professore si acquietò.
Fuori volava una rondine alta nel cielo, e sorvolò un albero di ciliegi.

martedì 20 aprile 2010

L'Omogenizzazione dei dati.

Le interviste di Trepassi.

- Oggi ho intervistato il famoso prof. Trentapassi dell'Università di Gofishing, esperto statistico di statura mondiale, infatti è alto 2,04 cm -
- Che c'entra ? E poi che razza di università è mai questa ? Non conosco né lui né lei. -
- Capo, sono un'accoppiata destinata a grandi successi -
- Sarà. Che ha fatto di particolare ? -
- Uno studio sulle eruzioni dei vulcani -
- Oh bene, argomento attuale e di grande interesse. Ha scoperto qualcosa ? -
- Beh, capo, a dir la verità... -
- Che c'è, ti vedo titubante, parla. -
- Vede, capo, più che "scoprire" ha "coperto" -
- Non ti seguo -
- Insomma, voi sapete che i dati sperimentali vanno, come dire, "preparati", "omogeneizzati"...-
- Certo, è normale. -
- E così, ha preso in considerazione un grafico dell'influenza di grandi eruzioni vulcaniche sulla radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre...-
- Si, si, è argomento di questi giorni, vai avanti -
- Il grafico originario è questo


- Interessante -
- E lui ha notato questi due picchi che non ci azzeccano niente, e li ha levati. Ecco qui

- Ma come ? Ha levato i picchi del Chichòn e del Pinatubo ? E come si è permesso ? -
- Ma capo, erano dati non omogenei col resto del grafico ! -
- Ma che dici ? Queis picchi sono proprio la parte più significativa del grafico, e quel buffone li ha tolti ? -
- Ma capo, così il grafico è più omogeneo ! -
- Ma chi se ne frega, questo è un falso, un abominio, una truffa, una cavolata pazzesca ! E poi si vede benissimo che il grafico è stato truccato, ci sono anche i segni...guarda qua, e qua... non ha fatto nemmeno un lavoro pulito ! -
- No capo, questo non lo potete dire. Il ragazzo è giovane e si farà, e le mani se le lava sempre...pulito, dovreste vedere com'è pulito...-
- Fuori, fuori ! -
- Capo, calmatevi, siete tutto rosso -
- Fuooori ! -
Trepassi si allontanò velocemente, un po' turbato, e nell'uscire chiuse la porta, delicatamente.

mercoledì 14 aprile 2010

Per chi non credesse a Trepassi (click)


Un gambero in gamba


L’intervista di Trepassi.

- Oggi ho intervistato un personaggio famosissimo, Sebastian -
- Sebastian, chi ? -
- Ma come non lo conosce, capo ? Sebastian, il granchietto di Ariel, la Sirenetta… -
- Ah, quello. E che ti ha detto ? -
- Abbiamo parlato dell’avventura di un suo amico, tale Eros Gamba, detto anche gambaeros, un tipo molto in gamba, oltre che molto in gambero. -
- E che ha fatto costui di così notevole ? -
- Ma capo, come fate a non conoscere queste notizie così importanti ? Si tratta nientemeno che del gambero che hanno trovato gli scienziati in Antartide. La NASA stava effettuando delle trivellazioni nella calotta glaciale Antartica occidentale, a circa 200 metri di profondità e a 20 chilometri dalle prime acque libere da ghiacci. -
- E cosa hanno trovato ? -
- Il nostro amico gamberetto. -
- Stai a di’ che questo gambaeros è un fossile ? -
- Quando mai! Gli hanno sparato addosso una trivella, poi, quando hanno guardato nella telecamera, si son visti apparire davanti lui, nella sua forma migliore e più smagliante, che nuotava come Michael Phelps, sorridendo e compiacendosi della fresca notorietà. Sai, a tutti fa piacere apparire in tv, e da quelle parti non è che ce ne siano molte di occasioni…-
- Roba da non credere -
- Non mi credete ? Ecco qui la registrazione dei commenti degli scienziati al momento dell’incontro col nostro amico:
We were like little kids – eravamo come ragazzini
huddling around, – ci accalcavamo intorno
just oohing – facendo semplicemente “oh”
(come i bambini di Povia, ma con pronuncia inglese)
and aahing – e “ah”
(i bambini scienziati inglesi sono più fantasiosi di quelli di Povia)
at this little creature – a questa piccola creatura
swimming around – che nuotava intorno
and giving us – e ci dava
a little show [...] – un piccolo spettacolo [...]
It was the thrill of discovery – E’ stato il fremito della scoperta
that made us giddy; – che ci ha dato le vertigini;
just totally unexpected – semplicemente del tutto inaspettata -
- Tutto questo per un gamberetto ? -
- Un gamberetto a circa 200 metri di profondità e a 20 chilometri dalle prime acque libere da ghiacci. -
- Mio dio, dovrò disdire il mio risotto ai gamberi ! -
Duepassi si allontanò imbarazzato e rosso come l’amico gamberetto.

mercoledì 7 aprile 2010

Corso di nuoto.

Le interviste di Trepassi.

- Oggi ho intervistato uno straordinario personaggio, il dott. Millepassi -
- Millepassi ? Che nome impegnativo. -
- Gliel'ho detto anch'io, ed ecco cosa mi ha risposto:
"Lei si chiama Trepassi, perché gira qua attorno, ma io vado al circolo..."
"Ed è così lontano questo circolo ? Perché non prende il tassì ?"
"Ragazzo, io parlavo del circolo polare artico, e di quello antartico"
"Ah, allora capisco, ma saranno ben più di mille i passi fino a quei circoli"
"Può ben dirlo"
"E cosa va a fare laggiù, l'esploratore, lo scienziato ambientale ?"
"Niente di tutto questo. Vado a fare il maestro di nuoto, voglio aprire delle grandi scuole di nuoto."
"Nuoto, ai circoli polari ? Ma non è fredda l'acqua in quei posti ?"
"Freddissima."
"E chi si fa il bagnetto in quelle gelide acque ?"
"Orsi bianchi, foche, pinguini..."
"Mica vorrà dire che..."
"Ma certo, voglio insegnare a queste povere bestiole a nuotare, unica loro salvezza quando si scioglieranno tutti gli iceberg !"
"Lei vuole scherzare ?"
"Si, ma non è forse vero che al gore ci ha vinto due oscar e un premio nobel mostrando un cartone animato in cui gli orsi polari annegavano perché il ghiaccio si spezzava ?"
"Si..."
"E non è forse recentissima la notizia data dai tg della RAI che le foche annegano per la stessa ragione ?"
"Si, ma..."
"E non ha visto la pubblicità di quel pinguino salvato dal pinguino adulto mentre, orrore, stava per cadere in acqua ?"
"Si, ma..."
"E allora cosa ci trova di strano che io vada ad insegnare loro a nuotare, visto che annegano ?"
"In verità, sono confuso... e quando intende partire, oggi stesso ?"
"Con calma, con calma, prima devo finire io il corso di nuoto che ho appena iniziato."

martedì 6 aprile 2010

IL PROGETTO DELLA VITA (click)

yapi ha scritto:
ho trovato il seguente articolo, quasi per caso fra i miei files
[
Definiti nelle prime 24 ore

Il "progetto" di un embrione è già definito 24 ore dopo il concepimento. Quando lo zigote, la prima cellula nel nuovo organismo, si è moltiplicata appena due volte, già ha un asse che resterà riconoscibile nell’asse di sviluppo dell’individuo. E già è definito esattamente da quali cellule si svilupperà la nuova creatura, e quali invece formeranno la placenta.

Lo afferma una ricerca dell’Università di Cambridge - anticipata da «Nature» - che dopo lunghi studi sugli embrioni dei topi contraddice quella che era fino a pochi anni fa convinzione generale dell’embriologia: e cioè che per diversi giorni dopo il concepimento l’embrione sia semplicemente una massa informe di cellule, destinate a una differenziazione solo dopo l’annidamento nell’utero materno.

Il lavoro potrebbe avere delle ripercussioni sulla ricerca con le staminali, e anche sulla medicina prenatale. Una "differenziazione" cellulare così precoce porrebbe il problema di quei prelievi tendenti a accertare malattie genetiche ereditarie, che vengono effettuati quando l’embrione si è moltiplicato a otto cellule. Benché sia conosciuta la "flessibilità" dell’embrione nei suoi primi stadi, il dubbio che insorge è che si debba prestare attenzione a "quali" di queste cellule vengono prelevate.

Ma, al di là delle conseguenze pratiche, l’annuncio di Cambridge assume un altro valore: nei mammiferi, e dunque nell’uomo, l’embrione non è, nemmeno nelle primissime duplicazioni, massa amorfa, non è materia grezza in attesa di essere organizzata. Non è "cosa", ma - fin dal principio - disegno. Già 24 ore dopo i compiti sono stabiliti, la mappa del nuovo individuo segnata e, diremmo anzi, scritta.

Addirittura si fa l’ipotesi che il punto stesso della penetrazione dello spermatozoo nell’ovocita "indirizzi" lo sviluppo dell’organismo. Quel punto infinitesimale nel buio non cadrebbe dunque dove vuole, nella casualità di una natura cieca. Invece, si tratterebbe di un luogo preciso, come voluto - quello e non un altr o, perché già da tale particolare inclinazione nella sfera dello zigote verrebbe la prima traccia del nascituro. «C’è la memoria della prima scissione cellulare, nella nostra vita», ha scritto commentando un lavoro precedente Magdalena Zernicka-Goetz, autrice del lavoro pubblicato da «Nature».

La memoria di una impronta originaria, diversa da ogni altra fin dal primo giorno. In nessun momento un uomo uguale alla pura materia, o indistinguibile da ogni altro suo simile. Già nell’oscurità profonda dell’inizio, un disegno unico, mai ripetuto né più ripetibile. Quattro cellule e dentro, pronto a dispiegarsi, il cervello, le mani, gli occhi di un figlio.

Gli uomini, in questo buio di cui ancora sanno così poco vanno a mettere le loro mani orgogliose: tolgono, manipolano, selezionano. Come se fosse "roba". Come se fosse un niente. Mentre c’è tutto, lì dentro, nascosto in un microscopico infinito: un altro uomo, dunque un mondo intero.
C’è una scienza, oggi, che dopo la pretesa arrogante comincia a dirci: eppure, il primo giorno già c’è un disegno. Commuove, una scienza capace di essere così grande, e umile insieme. Ma che già tutto fosse scritto, il primo giorno e, crediamo anzi, fin dal primo istante, altri uomini l’avevano intuito. «Non ti era occulto il mio essere/ allorché io fui formato nel segreto/ ed ero intessuto nelle profondità della terra», cantava un ignoto salmista ebreo, forse tremila anni fa.

domenica 4 aprile 2010

La tempesta

La tempesto = La tempesta = 暴风 Bàofēng
(19.5.64)

Falas intense la pluvo = Cade fitta la pioggia, =下暴雨xià bào yǔ,
impetaj ventoj = venti impetuosi = 鲁莽的 风 lǔmǎngde fēng
freneze hantas = inseguono pazzamente = 狂怒的 追逐 kuángnùde zhuīzhú
(1) = 死者的 森林 sǐzhěde sēnlín
velkintaj folioj = foglie appassite =枯萎的 叶子 kūwěide yèzi
de arbaro mortanta = d’una foresta morente. = (1)

...mi volus = …vorrei, = 我 想 ...wǒ xiǎng
sed ne povas, = ma non posso, = 但是 不 能 dànshì bù néng
atendi maltrankvile = aspettar con ansia = 焦急的 等待 jiāojìde děngdài
iun horon, = una qualche ora, = 某时 mǒushí
kelkajn momentojn, = 暂时 zànshí
felicxajn... = dei momenti felici... = 幸福的 xìngfúde
Mi ne esperas, = Non spero, = 我 不 希望 Wǒ bù xīwàng,
mi ne timas, = non temo, = 我 不 害怕 wǒ bù hàipà,
mi vidas pasigxi = vedo passare = 我 见证 wǒ jiànzhèng
cxi mian jarojn = questi miei anni = 今年的 jīnniánde
sen neniu = senza nessuno. = 独自。 dúzì.

kaj ululas nun la vento, = Ulula ora il vento,
= 现在 风 在 叫 xiànzài fēng zài jiào,
skuegas la foliojn de la brancxoj, = squassando le foglie tra i rami,
= 扔 支 叶 rēng zhī yè,
falas pli dense la gutoj = cadon più fitte le gocce
= 雨滴 更加 下降 yǔdī gèngjiā, xiàjiàng
en lasta fajrero de vivo = in un ultimo sprazzo di vita
= 在 生活的 火花 中 zài shēnghuóde huǒhuā zhōng,
kiu krias kaj fugxas lontane? = che grida e fugge lontano.
= 风 叫 远 奔跑 fēng jiào, yuǎn bēnpǎo

di Shelburn Kenderman
traduzione in Esperanto di duepassi
traduzione in cinese di Jun Liu e duepassi

sabato 3 aprile 2010

PAGINE IMPORTANTI (click)

Questa Italia che fu
Resa piena giustizia al noto avvocato Vittorio Trupiano?
Siamo vivi e vegeti, malgrado le Italiche Europuttanate
Ritorniamo alla "Cabala del Doge"!
Questa Italia che fu
di Adalberto Pizzato

Rassicuratevi. Ho scritto "a braccio". Non ho fatto la brutta copia costipata di noiose aggiunte e correzioni.
Lasciatemi solo dire concisamente che sotto il pretesto di una ecumenica accoglienza umanitaria (ma cosa bolle sottobanco
tra il Palazzo e i Paesi fornitori di petrolio mentre continuiamo a pagare esosamente la benzina?) Non stiamo perdendo forse giorno dopo giorno la nostra identità nazionale malgrado il tricolorato "Fratelli d'Italia" di Azeglio tutto giacchetta e Sora Franca?
Governi ladri o... assassini degli italiani? "L'Italia "deve" diventare "il villaggio dell'universo", ha esordito alla TV "un prete in borghese" vendutosi alle direttive vaticanesche di un papabile cardinale (che Iddio ce ne guardi!). E pensare che non ho mai,
dico mai visto un prete far l'elemosina a un povero per la strada! Certo! E' facile pontificare sul destino degli altri!
(Un ritorno di fiamma del Potere Temporale a suo tempo scardinato a Porta Pia?) Dall'altra parte della stessa barricata, il Palazzo non piagnucola più "vota per chi vuoi, ma vota!". Un formidabile serbatoio di voti più o meno extracomunitari, dato le nostre esacerbate disattese, è già stato programmato. E mentre quegli Oltramontani che ben pensano agli affaracci loro ci ridono dietro per una filosofia da calabraghe (quella che a Torino e a Milano privilegia ad Abdul l'assegnazione delle abitazioni, lasciando per la strada gli italiani, e si erigono moschee e locali pubblici islamici "off limits"), assistiamo impotenti e ovattati dal piagnisteo ecumenico dell'accoglienza (quella che secondo i politici ci porterebbe il benessere!), al fatale tramonto di questa Patria Italia. (Cosa "promettono" ora i residenti in grigioverde di tante Redipuglia?) Orbene ritenete sia ancora presto insorgere con unanime decisione al grido: "Fuori i barbari! Difendiamo col forcone le nostre case?".
Che faranno in questo caso le poliziesche testuggini? Spareranno sugli italiani? O come il conte Ugolino aspetteremo pazientemente negli inferi il momento opportuno per poter disossare col permesso divino il cranio dei nostrani traditori politici di Palazzo? Al punto come siamo giunti, io preferirei la seconda soluzione. E voi? Adalberto
mnb
Resa piena giustizia al noto avvocato Vittorio Trupiano?
Amarezza e rabbia nelle dichiarazioni di Trupiano sulle motivazioni della sentenza
"Solo oggi mi rendo conto dell'immane tragedia che mi ha coinvolto, unitamente ai miei cari
Per il resto è opportuno e preferibile che io non faccia commenti"
di Paolo Carotenuto

Non sappiamo se gioire o piangere, ma la lettura delle motivazioni della scarcerazione del noto avvocato partenopeo,
Vittorio Trupiano, arrestato in una operazione anticamorra contro il clan dei Nuvoletta, rende giustizia al professionista detenuto ingiustamente ed a quanti si sono resi conto dell'assurdità delle accuse degli inquirenti e convalidate dal gip Ceppaluni che condannò Trupiano alla galera. Noi siamo tra questi, non ci siamo fatti intimidire dalla delicatezza del caso. Quando si parla
di camorra ogni scelta può essere mal vista o fraintesa, ma abbiamo corso il rischio e ci siamo opposti anche al "singolare" silenzio dei media seguito alla scarcerazione del legale, dopo che la sua foto campeggiava sulle prime pagine di tutti i giornali e dei TG nazionali nel giorno dell'arresto. Come da copione, l'onestà intellettuale della stampa "ufficiale" è ben poca cosa, oggi che possiamo affermare a voce alta che l'arresto di Trupiano è stata una vigliaccata, non aveva ragione di essere e si è trattato di un chiaro attacco ad un personaggio scomodo per le mai accettate posizioni politiche. E' questo che traspare dall'ordinanza che segna la piena riabilitazione di Trupiano. Il Tribunale del riesame, dopo aver chiosato che il periodo in contestazione al Trupiano
era limitato all'aprile-maggio 2001, si è così espresso nel merito, annullando la custodia cautelare: "Tanto premesso il collegio ritiene che nel caso in esame manchino elementi da cui desumere il contributo specifico, consapevole, effettivo e causalmente idoneo, alla conservazione o al rafforzamento dell'associazione ed alla realizzazione della medesima, recato dal concorrente (...) non può considerarsi a parere del collegio, attività idonea concretamente (ma al più solo astrattamente ed ipoteticamente) ad incidere sulla vita del sodalizio considerando anche che il ricorrente non appare essere già un politico di elevata statura capace
di garantire anche indirettamente un apporto politico alla cosca anche in mancanza di elezione". Un'ordinanza quella del Riesame che si è calata nel merito dell'intricata vicenda processuale destinata a provocare ulteriori polemiche nel Palazzo di Giustizia di Napoli. Le reazioni a caldo degli avvocati di Trupiano, Sergio Simpatico e Bruno Spiezia sono pubblicate in un comunicato in cui si legge: "La giustizia del Tribunale del Riesame ha restituito decoro, dignità ed onore di avvocato ad un collega che con la propria reazione ferma e dignitosa aveva già dato adeguata risposta alle accuse che gli venivano mosse. E' la vittoria del Diritto e dello Stato di Diritto". Ma restano i 15 giorni di carcere ingiusto e immotivato. Amarezza e rabbia sono tangibili nelle dichiarazioni di Trupiano sulle motivazioni della sentenza con cui ha riacquistato la libertà: "Solo oggi mi rendo conto dell'immane tragedia che mi ha coinvolto, unitamente ai miei cari. Per il resto è opportuno e preferibile che io non faccia commenti". Del resto non se ne vede il bisogno, perché a parlare è l'ordinanza del Tribunale e costituisce un vero e proprio atto di accusa e censura contro l'operato del p.m. Giuseppe Borrelli che ha richiesto la carcerazione preventiva e il gip Ceppaluni che ne firmò il decreto.

Siamo vivi e vegeti, malgrado le Italiche Europuttanate
di PL. de Piccoli & Figallo

Caro Virus, siamo ancora vivi e vegeti malgrado le batoste e malgrdo tutto ciò che succede in Italia. Da amici ad amici dobbiamo dire che siamo molto delusi da quest'Italietta da copertina, ci sembra di sfogliare quei settimanali patinati dove la pubblicità supera
gli scarsissimi articoli e quei pochi paiono scritti per dei deficienti cronici. Eurolandia prosegue nella sua furia distruttrice di ogni parvenza di identità Nazionale. I giornali continuano a parlare di come siamo forti e quanto siamo amati nel mondo occidentale ma "non si accorgono" che siamo entrati in un circolo vizioso che ci porterà alla rovina. La giustizia è alla frutta. Gli scioperi ci "spezzano le reni" (vedi Milano). La microcriminalità (orribile parola) è in aumento. Le vacanze Natalizie si passeranno all'estero perché costa meno e i pensionati continueranno a vivere con 300 Europuttanate al mese. La ciliegina sulla torta la ha messa quel figlio di paragnosta di Fini sputando ignobilmente sulla nostra storia...Tutto bene insomma, a parte una manciata di morti ammazzati su cui si sono scagliati alcuni sciacalli. Caro Virus ma cosa si può scrivere su quest'accozzaglia di menzogne e tradimenti? Una sola parola, anzi sei: "andate tutti a fare in.....c......" Naturalmente l'appello è rivolto ai nostri cari e democratici governanti che sniffano e vanno a puttane (con tutto il rispetto per le adorabili Signore) con i soldi dei contribuenti.
Un caro saluto dai tuoi "delusi": PL. de Piccoli & Figallo

Ritorniamo alla "Cabala del Doge"!
La "Cabala" del Doge: 30 - 9 - 40 - 12 - 25 - 9 - 45 - 11 - 41 Suonate le trombe.....! Fate rullare i tamburi....!

"Questo xe el vostro Doge, se ve piase". E con questa formula el Doge de Venexia venne presentato al popolo per 7 secoli,
finchè Napoleone non istituì in laguna il gioco di rubamazzetta. Coniata il 25 agosto del 1205 quando elessero Pietro Ziani,
i Patrizi si ripromettevano con quella formula, pronunciata coram populum di far zittire gli esagitati mugugni della gente che si sentiva sempre più emarginata dalla cosa pubblica. La "cabala dei 9 numeri" fu istituita invece il 23 luglio del 1268 quando il Maggior Consiglio elesse missier Lorenzo Tiepolo. Ma ecco la ricetta con la quale venivano somministrati quei numeri.
Di 30 rimangono 9, i quali ne eleggono 40 che poi rimangono in 12 che ne eleggeranno 25 per rimanere in 9 che a loro volta ne eleggeranno 45 che si ridurranno a 11 per eleggerne 41 che alla fine eleggeranno il Doge... con almeno 25 suffragi. Tutto qui. Come vedete, una semplicissima successione di combinazioni in parte fortuite e in parte intenzionali al fine di evitare qualsiasi broglio. Ma a questo punto è forse opportuno leggervi il foglietto illustrativo. Dovete sapere (direbbe Marco Polo) che un bel giorno
il Consigliere più giovane, ducatu vacante, veniva spedito a San Marco per invocare la Grazia Celeste sulla scelta del Principe. Quindi doveva condurre in Palazzo il primo fanciullo in cui si fosse imbattuto, per invitarlo a estrarre dalle urne le ballotte per la elezione del nuovo Doge; da qui il suo nome di ballottino. Raccoltosi il Maggior Consiglio e allontanati i minori di 30t'anni, si poneva in un bossolo tante ballotte di cera (poi di "ormesin" ossia di seta ed argento) quanti erano i Consiglieri presenti e in 30 di esse (poi di oro) si racchiudeva un ritaglio di pergamena con su scritto Elector. Il ballottino procedeva alla estrazione consegnando a ciascun Consigliere una ballotta. Quei 30 che estraevano la parola Elector ponevano in un'altra urna altre 30 ballotte su 9 delle quali era scritto Elector. I nuovi 9 eletti si adunavano quindi in strettissimo conclave per nominarne, con almeno 7 voti, i 40 che la sorte riduceva a 12 i quali con almeno nove voti ne eleggevano 25 che si riducevano per estrazione a 9 che a loro volta..........
Ma a questo punto avete capito tutto. E la ricetta gastronomica del Doge? - vi chiederete. Alla prossima puntata! Adalberto

lunedì 29 marzo 2010

venerdì 26 marzo 2010

LETTERA DI UN UOMO ONESTO


Cara Emma,

sono rientrato ieri mattina da un tour di force di tre giorni, con prima tappa a Miami dove, su invito del Dipartimento di Stato USA (quello della Signora Clinton così offesa con me, tanto per capirci), ho raccontato la nostra esperienza dell'Aquila davanti ad una platea di tecnici ed esperti che volevano capire come ricostruire Haiti. Mi pare che siano rimasti a bocca aperta davanti al nostro lavoro.
bertolaso papa jpegbonino vista da PDL

Poi sono stato a Port-au-Prince, dove ho toccato con mano l'affetto e l'amore che gli haitiani nutrono oggi per l'Italia, dopo aver visto all'opera il nostro team, la nostra squadra composta da volontari, medici, infermieri, tecnici, vigili del fuoco, marinai, piloti, alpini, genio militare, carabinieri, che usando come piattaforma tecnologica la nostra Ammiraglia, Nave Cavour, hanno svolto un lavoro esemplare che ha riscosso l'ammirazione della popolazione locale e di tutte le organizzazioni bilaterali e internazionali presenti sui luoghi di quel tremendo terremoto.

Abbiamo fatto vedere cosa sia davvero il Sistema Italia, una squadra compatta, coesa, che ha lavorato con il sincronismo di un orologio svizzero e si è meritata le lodi della Signora Ministro degli Esteri Europea, scritte in un telegramma di sintesi della riunione dei Ministri degli Esteri dei Paesi Europei, tenuta a Bruxelles, di cui troverai traccia sul nostro sito.

Abbiamo dimostrato, ad Haiti, come si può coniugare la passione e la disponibilità dei civili con l'organizzazione e la competenza dei militari. Abbiamo, ancora una volta con i fatti, presentato un modello Italia che è il migliore per prestare aiuto in tempi brevi e in modo efficace in qualsiasi parte del mondo indifferente alle telecamere e ai taccuini di chi vuole raccontare verità non vere.

Prima di partire da Haiti ho incontrato Bill Clinton, che mi ha detto:" I love Italy, I love your job", e mi ha chiesto di venire a L'Aquila per capire come abbiamo potuto gestire un terremoto fra i peggiori della nostra storia moderna.

Al mio arrivo in ufficio, ieri mattina, ho trovato ad accogliermi il volantino elettorale che Ti allego.

Un volantino a sostegno della Tua candidatura, quella che conosco come una donna in gamba, preparata, capace e, come noi, abituata a lottare per i propri ideali senza guardare in faccia a nessuno.

Ma sono rimasto sconvolto aprendo il volantino e leggendone il testo, che fa commenti vergognosi, allusioni, riferimenti alla vicenda che mi ha devastato la vita a titolo personale, ma che nulla ha a che vedere con il sistema della Protezione Civile che tutti insieme abbiamo contribuito a realizzare e che si è imposto all'ammirazione dell'opinione pubblica internazionale.

La Protezione Civile viene derisa in modo squallido. Quelli "che lavorano con la Protezione Civile... se la ridono!" è una frase inaccettabile, indegna, di una bassezza paurosa. Chi sarebbero quelli che ridono? Io? I miei collaboratori, quelli che vestono la maglietta bordata con il tricolore che tu conosci benissimo per averla anche indossata quando eri con noi in Sri Lanka? Le migliaia di italiani che hanno "lavorato con la Protezione Civile" dal 6 aprile del 2009 per assistere ed aiutare in ogni modo la popolazione colpita dal sisma?

Alle 3.32 di quella notte io non ridevo, nessuno di noi lo ha fatto. Con l'angoscia e l'ansia nel cuore, con la consapevolezza che ci attendevano giorni drammatici ci siamo tutti precipitati a garantire quei soccorsi e quegli interventi, ai quali moltissimi di noi hanno fornito un contributo determinante.

Basta rivedere le immagini della nostra sala operativa quella notte per capire l'enorme impegno con il quale tutta la Protezione Civile si è precipitata a dare il meglio di sé.

Lo abbiamo fatto per giorni e notti, per settimane e mesi senza mai guardare l'orologio e il calendario, senza sosta, crollando dalla stanchezza e dalla fatica ma andando avanti sempre con totale determinazione, condividendo ogni istante con i terremotati sole, caldo, neve, fango, pioggia e tanta fatica, coinvolgendo in questo sforzo decine di migliaia di persone di ogni parte d'Italia che non si sono risparmiati dando il massimo e il meglio di se stessi. L'abbiamo fatto con sacrifici personali, sul piano dei rapporti famigliari, della nostra vita normale che ci siamo lasciati sconvolgere sapendo perchè lo facevamo e con quale spirito stavamo all'Aquila.

In questi ultimi mesi sono stato oggetto d'indagine, e lo sono tuttora, e intendo precisare che i magistrati non hanno formulato né a carico mio né di altri del Dipartimento nessun capo di imputazione in relazione a fatti accaduti nel corso di esecuzione dei lavori previsti per fronteggiare l'emergenza terremoto in Abruzzo.

I media si sono incaricati di gestire un loro processo, nel quale intercettazioni raccolte a titolo di indizio sono state contrabbandate come prove assolute e inconfutabili sia della mia personale colpevolezza, sia del rischio di lesione grave alla democrazia derivante dal ruolo svolto dal Dipartimento in relazione alla gestione dei Grandi Eventi.

Mi sono limitato, in tutto questo periodo, a difendere la mia onorabilità e la mia estraneità ai fatti di cui si pretendeva fossi il protagonista, senza reagire a strumentalizzazioni ad uso politico peraltro evidenti, giunte sino alla menzogna usata nelle sedi istituzionali, come nel caso delle dichiarazioni infervorate che ho ascoltato in Parlamento nei giorni di discussione del decreto legge, che mi accusavano di voler privatizzare la Protezione Civile senza provare la minima vergogna, quando bastava leggere i testi che questi illustri Parlamentari stavano discutendo per essere sicuri del contrario.

Non ho reagito quando è venuta fuori la storia di questi ignobili faccendieri che ridevano pensando ai futuri guadagni, se non per associarmi alla condanna più ferma di un comportamento semplicemente inumano, che tu sai bene quanto io possa aver gradito. Non ho reagito neppure quando nella tela disegnata dai miei diffamatori si è cominciato a capire che non ero certo io al centro dell'inchiesta, ed anche il Corriere della Sera ha smesso di rubricare le notizie sotto la voce Protezione Civile.

L'ho fatto per rispetto delle Istituzioni ed anche del momento politico, segnato da una campagna elettorale che resterà nella memoria degli italiani come una delle più ricche di offese tra gli schieramenti e più povere di contenuti, offuscati dalle grida e dalle ingiurie scambiate a gran voce tra i contendenti.

Questo non è bastato, con buona evidenza. Oggi non posso accettare che si faccia campagna elettorale usando frasi allusive e gravissime, che denigrano una realtà come la Protezione Civile del nostro Paese, che la stragrande maggioranza dei nostri connazionali stima ed apprezza per quello che ha saputo dimostrare in ogni situazione, per presentarla come una appendice di un circolo di "amicizie pericolose", dove convivono la mia maglietta, le divise dei volontari e gli infami imbecilli che ridono delle sofferenze altrui.

Questo non è giusto né è serio, questa ignobile strumentalizzazione mi scandalizza, come ha sconvolto i miei collaboratori più diretti, compresi quelli che non si riconoscono nella attuale maggioranza di governo.

Per questo ho dato mandato ai miei uffici di chiedere il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato per attuare ogni occorrente azione a tutela del prestigio del Dipartimento stesso a fronte della gratuita diffamazione del PD romano, che "firma" con logo ed indirizzo di posta elettronica il volantino.

So bene che, con ogni probabilità, non hai neppure visto il volantino con la Tua fotografia in copertina. Sono anche certo che, se Tu lo avessi intercettato in tempo, non avresti dato il Tuo ok ad un simile testo. Ma resta il fatto che il volantino è stato prodotto e firmato e considerato legittimo da chi l'ha redatto perchè, con le vicende sia mediatiche che politiche che mi hanno riguardato, è stata data l'impressione che fosse diventato lecito a chiunque sparare sulla Croce Rossa, come si diceva una volta, e tirare in ballo la Protezione Civile per rendere più appetitose notizie false costruite ad arte.

"Lavorare con la Protezione Civile" si può fare in tanti modi, a vario titolo. Siamo in tanti a farlo con onestà e pulizia, sia che si tratti di catastrofi, sia che ci si debba occupare di Grandi Eventi. Poi ci sono i fornitori della Protezione Civile, coloro che vincono gare per le forniture di beni e servizi. Sarà forse necessario rivedere i criteri di ammissione delle imprese alle gare, per individuare anche clausole che escludano le iene che ridono di notte e che impediscano ai servitori dello Stato infedeli di fare danni. Ma, allo stato, considero le accuse che ricevo al riguardo alla stregua delle credibilità che potrebbe avere, per farmi cambiare giudizio su di Te, apprendere che il Tuo parrucchiere picchia la moglie, che l'idraulico che ti ha risistemato il bagno ha rubato, che il Tuo autista è razzista.

Credo sia responsabilità prima ed assoluta di chiunque si occupi delle Istituzioni, di chi si candida a governarle, salvaguardarne l'onorabilità, la credibilità, il buon nome, che costituiscono un patrimonio che chiunque vinca la elezioni deve trovare disponibile. Non si può fare campagna distruggendo la macchina che ci si candida a guidare, legittimando i comportamenti di chi prende senza prove le Istituzioni a martellate e a calci, derubricando la gravità di questi fatti perchè chi li compie è critico verso l'attuale conducente.

Questo non è amore per la democrazia, è pazzia irresponsabile.

Io non ci sto. Se la prendano pure con me, ma nessuno è autorizzato a diffamare la Protezione Civile, che deve continuare ad essere una Istituzione che gode della fiducia dei cittadini, guadagnata sul campo, che ci sia io oppure un altro alla guida del Dipartimento.

Se non ci fosse di mezzo la campagna elettorale, so che ti sentirei e che mi daresti ragione. Aspetto volentieri che prima si voti.

Guido Bertolaso

[26-03-2010]

martedì 23 marzo 2010

A FUTURA MEMORIA


Un articolo a orologeria
Scritto da Marco Cavallotti
martedì 23 marzo 2010

Da sin. Molotov, Stalin, Ezov
Si parla e si straparla di sentenze e di denunce "a orologeria". Questo articolo lo è, senza dubbio. Ma non si lamentino le "vittime" del PD: se avessero saputo ripensare seriamente agli errori ed ai crimini che hanno commesso ed a quelli che hanno consentito di commettere negli ultimi decenni, senza fare una piega e senza minimamente vergognarsi, questo articolo – o meglio, questo promemoria – sarebbe del tutto inutile. Sarebbe una cartuccia a salve. Se spara davvero è tutta colpa loro.

Riportiamo pari pari una lettera del Procuratore sovietico Višinskij: la sua statua troneggiava, fino al 1991, nel bel mezzo della piazza della Lubjanka, sulla quale si affaccia il palazzo del famigerato KGB. Fu uno dei più crudeli e fanatici persecutori del suo popolo, mandò ai Gulag e alla morte centinaia di migliaia di persone, collaborò con un ruolo di primo piano – quello della pubblica accusa – alla persecuzione e allo sterminio di intere categorie di cittadini invisi al regime staliniano.

La lettera che riportiamo, a firma di questo gentiluomo, è indirizzata ad un altro famoso carnefice e coprotagonista del Grande Terrore del 1937-38, Nikolaj Ežov, responsabile del Commissariato del popolo per gli affari interni (Nkvd). Essa riporta un lungo brano di una missiva del Procuratore del Bamlag (il Campo di lavoro correttivo della regione Baikal-Amur), che denuncia orrori e misfatti. Visti mittente e destinatario, nasce il dubbio che la missiva fosse stata concepita, più che per deplorare le condizioni di vita (?) nei Gulag, per denunciare lo "spreco" di manodopera gratuita, sfruttabile per i lavori più gravosi e più folli, come si usava fare in quegli anni, in cui una percentuale rilevante della produzione sovietica era dovuto ai lavori forzati dei prigionieri. Insomma, più che una denuncia – da parte di un personaggio che nei Gulag aveva mandato centinaia di migliaia di persone ben conoscendo la loro fine – la lettera appare come un regolamento di conti tra carnefici. Come è noto, Ežov fu silurato nel '38 e fucilato nel '40.

In quegli anni, Palmiro Togliatti, il Migliore, viveva a Mosca, era perfettamente in grado di vedere tutto dato il suo alto ruolo direttivo, ma evidentemente guardava da un'altra parte. E anche qui, varrà la pena di aprire una parentesi: un partito capace di autocritica e di discussione seria sui propri errori non consente senza proposte di rettifica la pubblicazione di una voce "Palmiro Togliatti", come quella che si trova ancor oggi su Wikipedia in italiano, piena di preterizioni e falsità. E non si dica che queste voci di Wikipedia Italia sono state scritte da altri, magari da "nemici interessati". Ma questa è un'altra storia, della quale parleremo con calma.

Per intanto, converrà soffermarci su un'osservazione generale: questo documento – e il volume che lo contiene – è stato tradotto e pubblicato in Italia in un contesto che sembra tenda a vedere i crimini dello stalinismo non come terribile normalità, ma solo come aberrazione eccezionale, propria del pur vasto mondo del Gulag, e non della società intera dei cittadini sovietici. Sembra spesso che si tenda a mostrare gli orrori del Gulag per farci dimenticare gli altri… E questo è il più grande imbroglio che oggi possa essere tentato nei riguardi nostri, e l'insulto più vergognoso per una popolazione che anche fuori da questi mostruosi campi di sfruttamento e di morte ebbero la sventura di vivere in quei Paesi in quei tempi.

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Nota del Procuratore dell'Urss A. Ja. Višinskij per il Commissario del Popolo agli affari interni N. I. Ežov sui risultati dell'ispezione condotta nel lager dell'NKVD dell'Urss.

19 febbraio 1938

Segretissimo

Al Commissario del Popolo agli affari interni dell'Unione Sovietica Commissario generale della Sicurezza dello Stato

L'ispezione condotta dalla Procura dell'Urss sulle condizioni di detenzione nel lager Bajkalo-Amurskij, Dal'ne-Vostičnyj, Ussurijskij-Pečorskij ha accertato che in alcune sottosezioni di questi campi le condizioni di detenzione sono insoddisfacenti, e in singoli casi assolutamente intollerabili.

Così per esempio nella colonna [ovvero unità] n° 52 della diciassettesima sezione (nella zona della stazione di Bikin, a 8 km dal confine con la Manciuria), sono custoditi 500 detenuti. Essi sono alloggiati in baracche fredde e sporche, con tavolacci sudici. A causa della mancanza di criteri precisi nella distribuzione dei detenuti nelle baracche, gli elementi più corrotti si sono creati le condizioni migliori, hanno occupato i posti migliori (vicino alla stufa), sottraggono la razione e gli abiti di coloro che lavorano, ragion per cui i detenuti non sono stimolati a uscire al lavoro. 222 detenuti non escono affatto; di questi, 98 non lavorano perché sono completamente privi di calzature e vestiti. Fra questi detenuti c'è un gruppo talmente miserabile e infestato dai pidocchi da rappresentare un vero pericolo per quelli che lo circondano dal punto di vista sanitario. Questo gruppo di detenuti si è talmente abbrutito che ha perduto ogni sembianza umana. Per l'insufficienza di cibo (data la razione punitiva), raccolgono rifiuti di cucina e, secondo le parole di alcuni detenuti, queste persone mangiano ratti, cani e, come ha comunicato il capo-colonna, nella zona della colonna è rimasto vivo un solo cane, che appartiene a lui personalmente. A causa del vitto insoddisfacente nell'infermeria sono ricoverati detenuti estremamente deperiti, e anche con le estremità congelate. […]

Il procuratore del Bamlag con la lettera 26 gennaio1938 mi ha comunicato quanto segue:

«Nell'infermeria dormono nudi sui tavolacci comuni, come sardine in scatola (letteralmente, non è un'eagerazione). Per settimane non vengono portati a fare il bagno per mancanza di biancheria. In alcuni reparti ci sono donne (su giacigli di legno) ricoverate insieme agli uomini. La malata di sifilide sta accanto al tubercolotico. Nella corsia comune, sul tavolaccio, ammassati l'uno sull'altro, giacciono insieme malati di risipola (contagiosa) e di malattie gastrointestinali. I tubercolotici insieme ai pazienti chirurgici. Dagli scaglioni in arrivo si prelevano i morti congelati (scaglione di Mosca).

I nuovi venuti non hanno addosso neanche la biancheria, nient'altro che stracci, e il guaio è che nel Bamlag non c'è un solo cambio di biancheria, né un paio di stivali, né un abito di scorta. Hanno il corpo coperto di croste, non vanno a fare il bagno, dato ch non viene data loro la biancheria, sui loro cenci strisciano a centinaia i pidocchi. Non c'è sapone. Molti non hanno nulla da mettersi per uscire alla latrina. La cosiddetta squadra dei convalescenti è costituita […] da una baracca buia in cui vivono senza alcuna biancheria, né giubbe, ma solo con delle giacchette lacere, delle parvenze di uomini, o più esattamente di selvaggi, o uomini dell'età della pietra, e gli scaglioni di gente seminuda continuano ad arrivare, e la gente raggiunge la nuova strada senza vestiti, senza scarpe, e da noi ci sono 20-50 gradi sotto zero. Non ci sono alloggi. Non abbiamo di che costruire alloggi, non ci sono strumenti, seghe, asce. Che fare? Dagli ultimi scaglioni prelevano i malati di tifo petecchiale. Qualcuno, qualcuno di ostile, fa in modo che la gente muoia per strada, muoia una volta arrivata alla destinazione.

Per non trattenere un vagone e non creare un ingorgo sulla linea ferroviaria, gli zelanti direttori della quattordicesima sezione hanno deciso di inviare a piedi per 17 km i detenuti, vestiti così com'erano arrivati, col risultato che del primo gruppo di 750 persone 5 sono morte per strada, e 92 hanno avuto le membra congelate (soprattutto i piedi). Nel secondo gruppo ci sono state 42 persone con segni di congelamento, e 30 nel terzo.

Per lunghi periodi non vengono distribuiti grassi. I malati di stomaco più deboli ricevono lo stesso vitto degli altri. Nell'infermeria non c'è zucchero (quattordicesima sezione). La situazione alimentare è disastrosa. Adesso, prima che le strade diventino impraticabili, 60.000-70.000 detenuti saranno spediti nella profondità della tajga, e i viveri sono garantiti per un solo mese. La gente si può ritrovare senza cibo, tagliata fuori dal mondo da paludi impraticabili, fino al mese di novembre. Centinaia di telegrammi inviati al GULAG sulla situazione catastrofica del campo restano senza risposta. Gli uomini sembrano bestie selvatiche, alcuni sono semifolli. Non ci sono ortaggi freschi. Fra due o tre mesi comincerà lo scorbuto, e intanto continuano a mandare e mandare uomini. In tre mesi e mezzo ne sono arrivati 75.000, e altrettanti sono in viaggio» […]

Sulla base dell'ispezione condotta all'Uchtpečlag ho accertato che anche in quel campo le condizioni di vita dei detenuti sono palesemente insoddisfacenti. Solo al 60% dei detenuti viene fornito un alloggio gli altri durante la stagione invernale sono distribuiti in tende inadatte alla vita in inverno. Neanche il 50% dei detenuti è fornito di abiti pesanti e scarpe. Per tale motivo durante il trasferimento di 2086 detenuti dal lagernyi punkt di Sindor al settore di Tobys, avvenuto il 4 novembre 1937 per disposizione dell'ingegnere capo dell'Uchtpečlag, Maksimovič, 16 detenuti rimasero assiderati durante il tragitto e morirono per il freddo e lo sfinimento. Contro i colpevoli di questo delitto, Maksimovič e altri, la procura del lager ha avviato un procedimento […]

da Oleg V. Chlevnjuk, Storia del Gulag. Dalla collettivizzazione al Grande Terrore, Torino, Einaudi, 1993.