mercoledì 30 gennaio 2008

l'alfabeto, ma che storia è ?

da:
http://www.letterealdirettore.it/forum/showthread.php?t=273

20-10-2000, 01:56
shelburn

alfabeto, storia un pò seria, e un pò scherzosa

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Com’è nato l’alfabeto? Mumble, mumble, argomento interessantissimo, ma troppo vasto.
Per quanto riguarda la preistoria, diremo solo che l’uomo ha sempre, e tuttora, mandato messaggi tramite l’arte, non sempre comunicativi, anche se belli. Credo che lentamente l’arte sia diventata comunicazione; tuttora il sistema di scrittura cinese è, anche, una forma d’arte. I due concetti di arte e comunicazione, non sono stati sempre concordi. I messaggi pittorici sono diventati sempre più standardizzati, sempre più comunicativi, sempre più pittogrammi, piutosto che simboli artistici.

Gli storici sono concordi nell’attribuire ai fenici l’invenzione dell’alfabeto. Il bello è che più di un passo avanti, fu un passo indietro. Infatti, prima di loro, gli egizi, nella loro smania faraonica di grandezza, non si erano limitati a rappresentare tutti i suoni alfabetici (o unilitteri), ma avevano anche rappresentato suoni bilitteri, come “st”, e trilitteri, come “ntr”.

Quando il grande scriba TuthTe-makkis (nome di fantasia shelburniana) si alzò, tutto sporco, sudato e stanco, dopo aver creato l’ultimo segno, disse:
“basta, le vocali le inventerò domani”
la notte stessa fu rapito da ignoti illetterati, e venduto agli ossimori, che non so che popolo sia, né se sia adatto a fare rima.
Pare che un giorno un suo discendente sarebbe stato venduto schiavo a dei mercanti greci.

Qualcun altro, più dotto di me, vorrà magari avvalorare quell’altra tesi fondata sulle particolarità linguistiche delle differenti lingue (tuttora i semiti fanno un uso molto parco delle vocali, cosa che renderebbe la lingua greca non intelleggibile)

Un giorno alcuni mercanti fenici comprarono in saldo alcune lettere dagli egizi, e per risparmiare, abbandonarono bilitteri e trilitteri, e rappresentarono tutti i suoni con i soli unilitteri. Quindi, quella fenicia, più che un’invenzione, fu una semplificazione, destinata a costituire una svolta fondamentale nella storia dell’umanità.
Infatti, sembra che le cose semplici siano meno complicate (eh eh), e quindi destinate ad un sicuro successo (ma pare che questo concetto non sia chiaro a tutti).

La lingua greca, poi, ricca di vocali, fu costretta a trasformare alcuni segni consonantici in vocali, fissando un tipo di modello da cui gli altri alfabeti, venuti dopo, si sono discostati per forma, ma non per concetto.

Tutti i popoli vennero a conoscenza di queste straordinarie invenzioni, ed elaborarono un proprio alfabeto, compreso etruschi e romani. Ad onor del vero dobbiamo dire che l’alfabeto latino costituisce solo uno di questi esempi, senza costituire alcuna particolare importante novità, se non quella di essere molto diffuso.

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