domenica 6 luglio 2008

Il rovescio delle medaglie. La Cina e le Olimpiadi, di BERNARDO CERVELLERA,


Il rovescio delle medaglie si rivela un’ottima guida per conoscere la realtà della Cina e per aiutare il popolo cinese.

Sotto i buoni auspici del numero 8, che in Cina è il numero fortunato, le Olimpiadi di Pechino saranno inaugurate l’8 Agosto 2008 alle 8 di sera, andando a coprire una serie di violenze e oppressioni avvenute durante la loro preparazione. Per la Cina e per il suo regime le Olimpiadi saranno una specie di grande vetrina pubblicitaria per abbagliare la comunità internazionale, per mostrare a tutto il mondo che il “Regno di mezzo” è ormai un Paese moderno, una superpotenza economica e atletica.

Ma ogni grande vetrina ha il suo retrobottega e anche le Olimpiadi di Pechino hanno i loro lati oscuri, tant’è che la popolazione di Pechino definisce le Olimpiadi «un vero disastro nazionale».

Il libro di padre Bernardo Cervellera – Direttore di AsiaNews, l’Agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) – mostra lo sfruttamento dei bambini per preparare le mascotte olimpiche; le distruzioni e i sequestri di case per creare stupefacenti impianti sportivi; l’imbavagliamento dei giornalisti (in vista delle Olimpiadi alla stampa locale è stato distribuito un decalogo di tematiche che non dovranno essere assolutamente trattate e non tutto il Paese sarà aperto a giornalisti stranieri e turisti), degli attivisti democratici, delle personalità religiose, per far “riuscire” il grande evento del 2008.

«Chi cerca di opporsi agli espropri – rivela Cervellera – difendendo i contadini o le persone meno abbienti, sostenendone le cause legali per ottenere giusti risarcimenti, o chi si oppone agli aborti forzati, o chi difende gli operai sfruttati viene arrestato e punito con anni di prigione», come «succede ad alcuni Vescovi cattolici».

Il tutto mentre l’Occidente, dimentico, plaude allo spettacolo, contribuendo a calare il velo di silenzi sulla repressione in Tibet e su vari episodi vergognosi, come il recente boicottaggio dei pellegrinaggi mariani in occasione della Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina istituita da Benedetto XVI.

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