mercoledì 20 agosto 2008

intervista a Scala Mercalli

Abbiamo mandato il nostro Trepassi ad intervistare il noto Luca Mercalli, a proposito dell'allarme sul riscaldamento globale.
Ebbene, Trepassi, hai trovato quest'insigne uomo di scienza ?
- Lui, no. Ma ho qui il suo quasi omonimo Luigi Scala Mercalli, che ne condivide completamente le idee -
Non mi sembra la stessa cosa
- Meglio di niente -
E va bene, sentiamo quest'intervista.
Trepassi si schiarì la voce, poi fece un cenno all'intervistato di avvicinarsi.
- Caro barone Scala Mercalli, può illustrarci la sua posizione ? -
- Bene, sono appoggiato su un bastone da passeggio, col corpo inclinato verso...-
- Ehm, ehm... intendevo "le sue idee" -
- Ah si, dunque questa società per male azioni che è l'umanità che lavora deve smetterla di percorrere la via del progresso, perché questa sua folle corsa verso l'ignoto tecnologico contiene inevitabilmente i germi della catastrofe ambientale.... -
- Perché mai ? -
- Perché "non riconosce il limite", ormai raggiunto e oltrepassato da tempo, del nostro territorio di sostenere ulteriori interventi di artificializzazione. -
- Si spieghi meglio -
- Vede, è tempo di finirla con l’appoggio a progetti faraonici e non prioritari quali l’alta velocità ferroviaria, ah che orrore tutto questo correre, questa mania della velocità... -
Qui il sensibile patrizio ebbe una smorfia di quasi sofferenza, se non disgusto, e poi proseguì, ancora più infervorato di prima
- Basta con la quarta corsia della tangenziale torinese, una ulteriore espansione urbana e industriale capillare.
Sono tutti interventi ormai non più difendibili, inseriti nel mito della crescita continua, che, per quanto mitigata, per quanto addolcita, non può essere sostenibile ! -
- E perché poi mai, mi scusi ? -
Scala Mercalli fulminò il povero Trepassi con un severo sguardo di condanna senza condizionale
- Ma per via dei meri vincoli fisici del sistema nel quale è concepita... mi pare ovvio. -
Trepassi non osava parlare, e il nobile ambientalista proseguì incalzando
- Non si rende forse conto di come, per esempio, il Piemonte e gran parte del nord-Italia abbiano ormai subito un ampio superamento di tutte le soglie di attenzione di natura ambientale e debbano ora guardare a come ridurre le conseguenze causate da un passo più lungo della gamba ? -
Trepassi si guardò le gambe, cercando di considerare se ce le avesse sufficientemente lunghe...
L'altro, ormai sicuro di averlo soggiogato, concluse trionfante
- Per fare questo ritengo dunque che l’unico mezzo sia ormai un serio approccio al concetto di "decrescita". -
- Decrescita ? Oh mamma mia... -
Trepassi, fattosi scuro in volto, congedò il suo ospite con la scusa della pausa pranzo, e con la promessa di una prossima continuazione dell'intervista, e, camminando perplesso per tutte quelle idee che aveva sentito, dopo aver salutato gli ascoltatori si avviò verso la sua automobile, mentre nell'aria volteggiava un piccione bianco, emettendo dei suoni rauchi come se ridacchiasse di lui.
Trepassi guardò un attimo verso di lui, poi sbuffò, si chiuse meglio il cappotto, entrò in macchina e mise in moto.
In pochi istanti il veicolo scomparve dietro l'angolo, mentre la gente intorno continuava a camminare, chiaccherare, e vivere la propria vita normale, ignara dei pericoli che incombevano su di essa...

:-)

2 commenti:

ambra ha detto...

Bene io ora sono istruita, ma continuo a passegiare come se niente fosse e mi domando quando rivedrò Trepassi. Mi è tanto simpatico.

Crystal ha detto...

A quando un Nobel a questa nobile e perspicace ?