domenica 9 marzo 2008

Ancora sulle donne

8 marzo. Una melodia come omaggio
Siamo fatte così, apprezziamo le sorprese, anche quelle di un vecchio artista di strada.
Questa mattina nel cortile del palazzo dove lavoro, un uomo suonava con la tromba vecchie melodie.Ci ha strappato un sorriso con la sua insolita iniziativa.Noi donne siamo fatte così, apprezziamo le sorprese, anche quelle di un vecchio artista di strada.Quando l’ho raggiunto per ringraziarlo e versare un obolo mi ha raccontato che nel cortile accanto, un uomo era uscito e lo aveva cacciato - sciò, sciò - “non ride più nessuno, hanno tutti il muso, ma domani è la festa delle donne e io faccio solo un omaggio”,mi ha detto.Bravo, quest'anno niente mimose, niente auguri di circostanza, ma una bella melodia che porta con sè ricordi di un tempo passato, dove le donne erano "signorinella pallida". Sono stufa della parità che somiglia alla solitudine, ad una delega in bianco, mi piacerebbe una parità che riconosca e rispetti le differenze, una parità che riconosca il merito e lo gratifichi come se fosse "maschile", una parità che non sia "una quota" come per le foche nelle riserve, ma il riconoscimento di un ruolo. Le donne sono preziose, sia che lavorino fuori casa, sia che lavorino tra le mura domestiche, e la parità sarà "vera" solo quando questa sarà una scelta libera e non dettata dalle necessità. Quando i tempi del lavoro non chiederanno alle donne di rinunciare alla famiglia per non essere da meno dei colleghi uomini.Quando il corpo delle donne non sarà né in vendita, né nascosto da drappi imposti.Altro che manifestazioni per ribadire il diritto ad abortire, la libertà che vogliamo è quella di essere noi stesse, di non dover sempre dimostrare di essere come i maschi, perché siamo donne, diverse da loro grazie a Dio e qui sta la nostra forza e la nostra fragilità,.Siamo stufe di chi regala mimose per mettersi la coscienza in pace, ma poi in certe circostanze, quando servirebbe il suo sostegno, dice: "fai come vuoi" e in quelle parole c'è tutta la solitudine e la delega che non assomiglia neppure lontanamente alla libertà.Vorremmo che il mondo del lavoro si strutturasse in modo da essere più umano anche con chi vuole essere libera di non rinunciare a fare figli per poi ritrovarsi con una carriera e un figlio che non arriva, perché il ciclo biologico non conosce lifting e quando il tempo scade tutto diventa difficile e doloroso.Buon otto marzo.

Non l’ho scritta io, ma la condivido totalmente.

4 commenti:

ambra ha detto...

Ed io pure la condivido completamente.
Gli uomini non ci considerano pari, ma pretendono da noi che siamo le loro colonne, salvo poi a metterci da parte quando non ne hanno bisogno.
Si fanno forti della nostra forza e si guardano bene dal riconoscerla perché hanno paura che venga loro a mancare.

Voltaren ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Crystal ha detto...

Tutto qui?

ambra ha detto...

Come al solito Luchy.