sabato 8 marzo 2008

La favola dell'8 marzo


La festa dell'8 marzo, che in Italia si tramanda di anno in anno con l'immutabilità delle leggende, narra della lotta di classe, dello sfruttamento capitalista, del diritto al lavoro e, immancabilmente, dell'iniquità della società americana. Si tratta però di una mitologia indotta, un misto di fatti veri e meno veri ricostruiti con fantasia dal movimento sindacale, in piena Guerra Fredda, per dare corpo all'ideologia marxista e incanalare le donne il più possibile verso rivendicazioni di stampo comunista. La storia vera infatti è molto più articolata della sola iniziativa che si vuole lanciata da Clara Zetkin a Copenhagen nel 1910. L'incendio della Triangle Shirtwaist Factory di New York fu tragedia vera e immane, ma non fu riconducibile né a scioperi né a serrate, fece vittime anche fra gli uomini e oltretutto avvenne nel 1911, un anno dopo il supposto "proclama". Nella minuziosa ricostruzione storica offerta dal libro "8 marzo. Storie, miti, riti della giornata internazionale della donna" di Tilde Capomazza e Marisa Ombra (ed. Utopia, Roma, 1991), si scopre che la data dell'8 marzo fu stabilita a Mosca nel 1921, durante la "Seconda conferenza delle donne comuniste". Svoltasi all'interno della III Internazionale comunista, la conferenza decise di stabilire quella data come "Giornata internazionale dell'operaia" in onore della prima manifestazione delle operaie di Pietroburgo contro lo zarismo. La "Festa della donna" fu istituita quindi nel quadro ideologico e politico che vedeva i paesi comunisti di tutto il mondo uniti per la rivoluzione del proletariato, sotto la guida dell'Unione Sovietica. Perché allora questo fatto non viene tramandato ogni 8 marzo? Per capirlo bisogna andare alle radici del femminismo, che non nasce dalle lotte del proletariato ma dalle donne del ceto medio, che già dalla metà dell'800 avevano cominciato a mobilitarsi per il diritto di voto. Quando poi, al volgere del XX secolo, venne fondato il Partito Socialista internazionale, le sue donne si divisero fra quelle disposte ad allearsi con le femministe "borghesi", e quelle che invece ritenevano che, come scrisse nel 1910 «L'Avanti!», "il proletariato femminile non può schierarsi col femminismo delle donne borghesi [...] per ottenere quelle riforme civili e giuridiche che le tolgano alla tutela e alla dipendenza dall'uomo. Questa emancipazione di sesso non scuote e può piuttosto rafforzare i cardini della presente società economica: proprietà privata e sfruttamento di classe". In poche parole le donne di sinistra accusavano le borghesi di "non attaccare a fondo l'istituto familiare, luogo privilegiato di oppressione della donna". Questa divisione può spiegare la ricostruzione dell'8 marzo come iniziativa di protesta per il terribile incendio di New York, il cui taglio anti-americano risultava tanto più efficace quanto più ne rimaneva nascosta la radice sovietica. Questa versione fu riportata infatti per la prima volta in Italia dal settimanale «La lotta», edito dalla sezione bolognese del Partito Comunista Italiano. Era il 1952, e quell'anno l'Unione Donne Italiane, settore femminile della Cgil, distribuì alle sue iscritte una valanga di librettini minuscoli, 4 cm x 6, da attaccare agli abiti insieme a una mimosa. Nel libretto c'era un resoconto dell'incendio di New York. Due anni dopo, il settimanale della Cgil, «Il lavoro», perfezionò il racconto con un fotomontaggio che ritrae un signore arcigno in bombetta dal nome inventato che si fa largo fra masse di donne tenute indietro dalla polizia. Così la data dell'8 marzo si è diffusa a tappe alterne, soprattutto in Europa. In alcuni paesi è salita alla ribalta solo da pochi anni. Negli Stati Uniti, dove le manifestazioni delle donne hanno sempre incluso le più svariate associazioni femminili, le donne socialiste tenevano già una "Festa della donna" nel 1908, che però non è mai diventato un appuntamento diffuso. È da pochissimo che si tenta di far acquistare visibilità in USA all'"International Women's Day". Nonostante infatti la crescente pubblicistica degli studi femminili, presenti in tutti gli atenei, il livello di attenzione del pubblico per l'8 marzo continua ad essere quasi del tutto inesistente.

28 commenti:

Giovanna Montorsi ha detto...

Scusa Crystal ...l'hai scritto tu?

Crystal ha detto...

No, trovato su Storia Libera
Alessandra NUCCI
La favola dell'8 marzo. Atto II
tratto da: Tempi, anno VII, 5.04.2001, n. 14

http://www.storialibera.it/attualita/donna_e_donne/articolo.php?id=1429&titolo=La%20favola%20dell'8%20marzo.%20Atto%20II

Giovanna Montorsi ha detto...

Ok, così è meglio!

ambra ha detto...

Hai un tono un po' troppo ardito Francy.
I tuoi "OK, così è meglio" mi sanno tanto di prepotenza.
Esiste il "per favore vorrei sapere "

Giovanna Montorsi ha detto...

Siccome con "il perfavore, vorrei..." non ottengo risposta, vado per le spicce.....!!!!
E tu, Ambra, mi sa che sei stanca...prova a riposare un po'.....
Notte!
Click!

ambra ha detto...

?!?!?!?!?!?!?!

Crystal ha detto...

Francy, perchè ce l'hai con me?
Ti ho detto tirati più in là?
Non mi pare.
Ambra, nella sua generosità, ha dato spazio a tutti voi e anche a me e io di questo la ringrazio.

Vogliamo ricominciare da capo?

Ciao Francy, sono Crystal, piacere di fare la tua conoscenza.

ambra ha detto...

Sono costernata.

Giovanna Montorsi ha detto...

Senti Crystal, non sono contro di te, ma diverse volte ti ho dato il benvenuto (non ho voglia di riandare a cercarli....) ma non hai mai risposto.....inizialmente credevo tu fossi Ilda, poi hai scritto che sei nonna e quindi mi sono chiesta chi eri....tutto qui! Era sufficiente che tu rispondessi....PUNTO!
Piacere di conoscerti.
Giovanna

P.S. Per Ambra
Costernati pure, ma internet ha un suo codice etico e siccome in molti, facciamo molta ,ma molta fatica a scrivere qualcosa di nostro...quando si copia si DEVE almeno dire da dove....OK?????

ambra ha detto...

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Allora sturati le orecchie : tu non puoi trattare qui me e i miei ospiti come se fossimo né più né meno che collaboratori domestici o uscieri della tua Ambasciata.
Cala Giovanna, perché risulti offensiva e maleducata.

Giovanna Montorsi ha detto...

Brutta mattinata, vero Ambra?

ambra ha detto...

La mia mattinata sarebbe stata magnifica se non mi fossi imbattuta in tanta protervia.
Ma se non ti accorgi di quanto risulti insultante con il tuo comportamento, non sarò certo io a volerti cambiare.
Fai tu.
Sei sufficientemente grande per capire che certi limiti non si possono valicare in una convivenza che voglia essere minimamente civile.
Nè io né i miei ospiti siamo da trattarsi alla stregua di animali domestici, per quanto io ritemga che anche a loro hanno diritto al massimo rispetto.

Crystal ha detto...

Scusami Francy, ma non ho letto il tuo benvenuto del quale, tardivamente, ti ringrazio.
Non so dove andare a cercarlo comunque direi di finirla qui.
Abbiamo già tanti altri problemi che non mi pare il caso di prendercela per sciocchezza.

Voltaren ha detto...
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Crystal ha detto...

Sicuramente con questa fantomatica parità le donne hanno perso molto, a parte la mascolinità da molte acquisita.
Indubbiamente esistono differenze che non possono essere annullate per legge e quelle è giusto che rimangano (mi verrebbe da aggiungere "secondo me", ma poi sembra che scimmiotti Due passi, invece è anche un mio modo di porgere il mio pensiero sugli argomenti)

Crystal ha detto...

Ho fatto un tour per i 4 blog ma il benvenuto di Francy non l'ho trovato.
I miei poveri occhi stanno facendo cilecca.

ambra ha detto...

Sarà meglio che ti occupi di loro, magari per letture più edificanti.
Bacioni Ambra

ambra ha detto...

Ah, Voltaren, non lo sai che l'abito non fa il monaco ?
E poi non sono mica i pantaloni che contano, dipende tutto dal contenuto e non parlo di quello materiale...

Voltaren ha detto...
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ambra ha detto...

Se non capisci che io non faccio battibecchi, ma parlo sul serio, allora credi di conoscermi o mi sottovaluti.
Non mi piace essere trattata in certi modi, specialmente quando non si è passata una vita insieme.
E' forse perché manca una certa dose di....rispetto e....pudore ?

ambra ha detto...

Vorrei aggiungere che quanto ho detto non si riferiva solo alla mia persona, verso la quale tuttavia non accetto certi atteggiamenti di sufficienza che non si permette di avere nemmeno mia sorella.

Crystal ha detto...

Voltaren, leggi un post sì e uno no, altrimenti, seguendo tutto avresti capito che Ambra si stava occupando dell'ultima arrivata, cioè la sottoscritta che ha già beccato qualche lisciatina contro pelo non appena si è affacciata.
Comunque spero che d'ora in avanti le acque si calmino e che la mia presenza non dia fastidio a nessuno.

Voltaren ha detto...
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ambra ha detto...

Prendo atto, ma non posso fare a meno di pensare che è inutile salare la carne quando la carne non vuole il sale.

Voltaren ha detto...
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ambra ha detto...

Che bisogno c'è di parlar sempre di organi genitali ?
Dove non ha pensato la natura è stato il processo di civiltà a metterli nascosti.

Luchy ha detto...

Di chi erano i commenti eleiminati, Ambra ?

Non mi interessa il contenuto, il nome era uno solo oppure 2 ?

Ciao.

ambra ha detto...

Luciano, i commenti cancellati sono di una sola persona e puoi capire benissimo chi, perché nelle risposte si cita chiaramente il nome.
Io il contenuto ce l'ho, ma siccome non l'ho cancellati io la discrezione mi impone di non ripubblicarli.