mercoledì 3 settembre 2008

Dal Sito del Goveno sul problema Russia Georgia.






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COSIGLIO

DELL'UIOE EUROPEA

Bruxelles, 1° settembre 2008

(OR. fr)

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COCL 3

OTA DI TRASMISSIOE

della: presidenza

alle: delegazioni

Oggetto: COSIGLIO EUROPEO STRAORDIARIO DI BRUXELLES

1° SETTEMBRE 2008

COCLUSIOI DELLA PRESIDEZA

Si allegano per le delegazioni le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo straordinario di

Bruxelles (1° settembre 2008).

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La riunione del Consiglio europeo è stata preceduta da un intervento di Hans-Gert Pöttering,

presidente del Parlamento europeo, cui è seguito uno scambio di opinioni.

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1. Il Consiglio europeo è seriamente preoccupato per il conflitto aperto esploso in Georgia, per

le conseguenti violenze e per la reazione sproporzionata della Russia: il conflitto ha provocato

grande sofferenza da entrambe le parti. Interventi militari di questo tipo non costituiscono una

soluzione e non sono accettabili. Il Consiglio europeo deplora le perdite di vite umane, le

sofferenze inflitte alle popolazioni, il numero di sfollati o profughi, i danni materiali ingenti.

2. Il Consiglio europeo condanna fermamente la decisione unilaterale della Russia di riconoscere

l'indipendenza dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Questa decisione è inaccettabile e il

Consiglio europeo esorta gli altri Stati a non riconoscere questi proclami d'indipendenza e

chiede alla Commissione di esaminarne le conseguenze concrete. Rammenta che una

soluzione pacifica e duratura dei conflitti in Georgia deve essere basata sul pieno rispetto dei

principi d'indipendenza, sovranità e integrità territoriale riconosciuti dal diritto internazionale,

dall'atto finale della conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa e dalle

risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

3. Il Consiglio europeo sottolinea che ciascuno Stato in Europa ha diritto di decidere liberamente

della propria politica estera e delle proprie alleanze, nel rispetto del diritto internazionale e dei

principi di buon vicinato e di cooperazione pacifica. È parimenti legittimo tener conto degli

interessi di sicurezza di ciascuno, sempre nel rispetto dei principi fondamentali della

sovranità, dell'integrità territoriale e dell'indipendenza degli Stati.

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4. Il Consiglio europeo si rallegra che l'accordo in sei punti ottenuto il 12 agosto sulla base degli

sforzi di mediazione dell'Unione europea sia risultato nel cessate il fuoco, nel migliore inoltro

dell'aiuto umanitario alle vittime e in un sensibile ritiro delle forze militari russe. L'attuazione

di questo piano deve essere completa. Il Consiglio europeo esorta le parti a proseguire

l'attuazione integrale e in buona fede dell'accordo che hanno sottoscritto. Le forze militari che

non si sono ancora ritirate sulle linee precedenti all'inizio delle ostilità devono procedervi

senza indugio. Al di là dell'assistenza alle vittime, è ora urgente mettere a punto il

meccanismo internazionale di supervisione - cui l'Unione è pronta a partecipare - previsto al

punto 5 dell'accordo per sostituire le ulteriori misure di sicurezza russe nella zona adiacente

all'Ossezia del Sud. È altresì urgente avviare le discussioni internazionali previste al punto 6

dell'accordo sulle modalità di sicurezza e stabilità in Abkhazia e in Ossezia del Sud.

5. L'Unione europea è pronta ad impegnarsi, anche con una presenza sul terreno, per sostenere

tutte le iniziative volte ad una soluzione pacifica e duratura dei conflitti in Georgia. A tal fine

gli Stati membri dell'Unione europea apportano un contributo significativo al rafforzamento

della missione di osservazione dell'OSCE nell'Ossezia del Sud, sotto forma d'invio di

osservatori e d'ingenti contributi materiali e finanziari. L'Unione europea ha altresì deciso

d'inviare immediatamente una missione esplorativa incaricata di contribuire alla raccolta

d'informazioni e di precisare le modalità di un impegno rafforzato dell'Unione europea sul

terreno a titolo della politica europea in materia di sicurezza e di difesa. Il Consiglio europeo

invita gli organi competenti del Consiglio a svolgere tutti i lavori preparatori necessari

affinché il Consiglio possa eventualmente decidere, fin dal 15 settembre, l'invio di tale

missione d'osservazione, in funzione dell'evolversi della situazione e in stretto coordinamento

con l'OSCE e le Nazioni Unite. Il Consiglio europeo chiede a tal fine al presidente del

Consiglio e all'SG/AR di avviare tutti i contatti e i lavori necessari.

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6. L'Unione europea ha già corrisposto un aiuto d'urgenza. È disposta a fornire un aiuto alla

ricostruzione in Georgia, anche nelle zone dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia. È pronta a

sostenere misure miranti a rafforzare la fiducia e lo sviluppo della cooperazione regionale.

Decide altresì di rafforzare le sue relazioni con la Georgia, anche tramite un'agevolazione del

rilascio dei visti e l'eventuale instaurazione di una zona di libero scambio completa e

approfondita non appena le condizioni lo permetteranno. Assumerà l'iniziativa d'indire entro

breve una conferenza internazionale di aiuto alla ricostruzione della Georgia e chiede al

Consiglio e alla Commissione di avviarne i preparativi.

7. Il Consiglio europeo rileva con preoccupazione l'impatto della crisi attuale sulla regione nel

suo insieme. Secondo l'Unione europea è oggi più necessario che mai sostenere la

cooperazione regionale e potenziare le relazioni con i vicini orientali, in particolare mediante

la politica di vicinato, lo sviluppo della « sinergia del Mar Nero » e il « partenariato

orientale » che il Consiglio europeo intende adottare nel marzo 2009. A tal fine invita la

Commissione a presentargli proposte fin dal dicembre 2008. Il Consiglio europeo sottolinea in

questo contesto l'importanza del prossimo vertice del 9 settembre tra l'Unione europea e

l'Ucraina.

8. Il Consiglio europeo decide di nominare un rappresentante speciale dell'Unione europea per la

crisi georgiana e chiede al Consiglio di prendere le disposizioni necessarie a tal fine.

9. I recenti avvenimenti evidenziano la necessità che l'Europa intensifichi gli sforzi in materia di

sicurezza dell'approvvigionamento energetico. Il Consiglio europeo invita il Consiglio, in

collaborazione con la Commissione, a esaminare le iniziative necessarie a tal fine, in

particolare per quanto attiene alla diversificazione delle fonti di energia e delle rotte di

approvvigionamento.

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10. La crisi georgiana pone le relazioni fra l'UE e la Russia di fronte a un bivio. Il Consiglio

europeo ritiene che, dati sia l'interdipendenza fra Unione europea e Russia sia i problemi

globali ai quali entrambe sono confrontate, non vi sia alternativa auspicabile ad una relazione

forte, fondata sulla cooperazione, la fiducia e il dialogo, sul rispetto dello Stato di diritto e dei

principi riconosciuti dalla Carta delle Nazioni Unite e dall'OSCE. In quest'ottica abbiamo

avviato, lo scorso luglio, la negoziazione di un nuovo accordo quadro fra l'Unione e la Russia.

11. Esortiamo la Russia ad unirsi a noi in questa scelta fondamentale d'interesse reciproco,

d'intesa e di cooperazione. È nostra convinzione che sia nel suo stesso interesse non isolarsi

dall'Europa. L'Unione europea si è mostrata disposta al partenariato e alla cooperazione, nel

rispetto dei principi e valori che la animano. Ci aspettiamo che la Russia dia prova di

responsabilità e di fedeltà a tutti i suoi impegni. L'Unione resterà vigile; il Consiglio europeo

chiede al Consiglio, insieme alla Commissione, di esaminare attentamente e

approfonditamente la situazione e le diverse dimensioni delle relazioni UE-Russia. Questa

valutazione dovrà essere avviata da subito e proseguire, in particolare, nella prospettiva del

prossimo vertice previsto per il 14 novembre a Nizza. Il Consiglio europeo incarica il suo

presidente di proseguire le discussioni ai fini dell'applicazione integrale dell'accordo in sei

punti. A tale scopo il presidente del Consiglio europeo si recherà a Mosca l'8 settembre,

accompagnato dal presidente della Commissione e dall'Alto Rappresentante. Finché le truppe

non si saranno ritirate sulle posizioni antecedenti al 7 agosto, le riunioni di negoziato

dell'accordo di partenariato sono sospese.

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Nota di Silvio Berlusconi come Comunicato Stampa

''Abbiamo superato quello che poteva essere un momento pericoloso per l'Unione europea, che rischiava di accogliere la volonta' di alcuni paesi di imporre sanzioni contro la Russia sulla base di una versione dei fatti''. Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio europeo straordinario. ''Credo che l'Europa dovesse dare in questa situazione un segnale della sua presenza e dell'unita' dei suoi Stati membri. E lo ha fatto, come dimostra il mandato pieno dato al presidente di turno dell'Ue Nicholas Sarkozy''.

Il Presidente Berlusconi ha poi espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti:'' Noi ci consideriamo totalmente soddisfatti del risultato ottenuto al vertice europeo straordinario sulla Georgia e dell'attivita' che abbiamo messo in campo. C'e' continuita' – ha aggiunto Berlusconi - di una Russia che non guarda ad Oriente. L'Europa ha dato il segnale di una presenza importante. Ora continuera' a vigilare sulla situazione. C'e' volonta' di ontinuare ad occuparsi della vicenda, senza sanzioni e senza interruzioni di dialogo con la Russia". ''E' giusto essere molto equilibrati e riconoscere che c'era stata una provocazione grave a cui e' seguita una reazione. Qualcuno - ha aggiunto il premier - durante la riunione ha detto che la reazione russa e' stata sproporzionata e io gli ho chiesto che cosa si dovesse intendere eventualmente per reazione proporzionata. Nessuno mi ha risposto''. Il presidente russo Dmitri Medvedev, ha detto ancora il Presidente del Consiglio, ''ha dato ripetute assicurazioni a me e al presidente Sarkozy e ad altri della loro intenzione di un ritiro graduale dei soldati''.

1 Settembre 2008

Allegati

Documento conclusivo del Consiglio Europeo




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