sabato 28 giugno 2008

LA PREGHIERA DEL MARINAIO


A Te, grande eterno Iddio, Signore del cielo e dell'abisso
cui obbediscono i venti e le onde
noi, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d'Italia
da questa sacra nave armata dalla Patria leviamo i cuori.

Salva ed esalta nella Tua Fede, o gran Dio la nostra Nazione.
Da' giusta gloria e potenza alla nostra Bandiera.

Comanda che le tempeste e i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terroredi lei;
fa che sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave;
a lei per sempre dona vittoria!

Benedici o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo.
Benedici noi che per esso vegliamo in armi sul mare.

Benedici!

2 commenti:

duepassi ha detto...

Su quella nave, la Vespucci, ho fatto una crociera di due mesi, toccando Malaga, Plymouth, Brema, Anversa e Tangeri, prendendo un turno di permesso straordinario per la guida al timone, e un ciclone di nome Cloe, durante il quale affondò una nave tedesca, la Fite Schulze, a poco (atlanticamente parlando) da noi, che però eravamo nel pallone, nel senso che cercavamo solo di non affondare anche noi, e non potemmo far niente per aiutarli.

ambra ha detto...

Mi hanno passato queste informazioni :
La preghiera del Marinaio
Autore della "Preghiera del marinaio" fu lo scrittore Antonio Fogazzaro, nato a Vicenza il 25 Marzo 1842. Fogazzaro la scrisse nel 1901, sollecitato dal vescovo di Cremona, Bonomelli, cui stava a cuore lo spirito religioso dei marinai.
Il comandante del “Giuseppe Garibaldi” Capitano di Vascello Cesari Agnelli, colpito dalle parole della preghiera del Fogazzaro, chiese e ottenne nel Marzo di quell’anno, dall'allora ministro della Marina, Ammiraglio Costantino Morin, l’autorizzazione a recitarla in navigazione prima dell’ammaina bandiera, quando l’equipaggio è schierato a poppa. Da allora tale consuetudine si diffuse rapidamente su tutte le navi della flotta, tanto che nel 1909 la “Preghiera Vespertina” era già comunemente conosciuta come “Preghiera del marinaio italiano” e ne era stata resa obbligatoria la lettura a bordo.

La “Preghiera del marinaio” viene attualmente letta, oltre che prima dell’ammaina bandiera in navigazione, anche al termine delle messe a bordo, nelle caserme e negli stabilimenti della marina e alla conclusione delle funzioni religiose celebrate in suffragio di marinai deceduti.